Wiktorowski si dimette dalla FedCup, papà-Radwanska: "Deve lasciare anche mia figlia!"

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Wiktorowski si dimette dalla FedCup, papà-Radwanska: “Deve lasciare anche mia figlia!”

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Robert Radwanski, padre di Agniezska e Urzsula Radwanska, aveva tuonato contro il capitano di Fed Cup polacco Tomasz Wiktorowski dopo la sconfitta con la Svizzera. Risultato? Wiktorowski s’è dimesso dal ruolo di capitano. Ma per Radwanski non basta: “Dovrebbe dimettersi anche come coach di mia figlia”

Dopo la recente sconfitta della Polonia contro la Svizzera in Fed Cup, Robert Radwanski, padre ed ex-coach di Agniezska e Urzsula Radwanska, ha rilasciato un’intervista ai media polacchi dove ha sparato a zero sull’allenatore di Aga, Tomasz Wiktorowski, che proprio di recente si è dimesso dal ruolo di Capitano della squadra polacca. “Se Mr. Wiktorowski avesse un pizzico di onore, rassegnerebbe le dimissioni (come poi è successo, ndR) non solo come coach di FedCup, ma anche come allenatore di mia figlia!” – ha dichiarato Radwanski – “Probabilmente non lo farà perché sarebbe a mio vantaggio. Ci sono anche problemi finanziari, può anche viaggiare per il mondo, vivere con Agniezska. Soprattutto, ci sono persone che lo proteggono, che accrescono la sua posizione, ma non voglio dire altro…”

Witkorowski è diventato coach di Agniezska Radwanska nel 2011, togliendo proprio il posto al padre. Da allora Agniezska ha iniziato una parabola che l’ha portata alla finale di Wimbledon 2012 salvo poi farla sprofondare ai risultati deludenti del 2015. “Quello che conta in uno sport professionale, sono i risultati. Agniezska non ne ha avuti di recente, ecco perché il coach dovrebbe assumersene la responsabilità in primo luogo. Questo club di ammirazione reciproca deve finire se mia figlia si preoccupa dei risultati.”

Radwanska aveva di recente assunto anche Martina Navratilova nel suo staff, salvo poi annunciare la fine della partnership per gli evidenti problemi logistici riguardo l’impegno full-time del ruolo, che Martina non può sottoscrivere. “Non parlerò per mia figlia, ma la Bibbia dice: ‘Li riconoscerai dai loro frutti’ . Quindi, io giudico Tomasz dai risultati recenti di Agniezska, e tutti sappiamo come sono. Agniezska è una giocatrice completa, ma sono le sfumature a determinare lo stato di forma di una giocatrice. Witkorowski ha già avuto tempo per mostrare il suo temperamento. Quando ho smesso di lavorare con le mie figlie nel 2013, ha continuato con la nostra impostazione per un po’, poi è iniziato il declino. Non c’era progresso, ma stagnazione e ora lei sta tornando indietro. Se c’è qualcuno che non riesce a vederlo, dovrebbero dare uno sguardo al ranking, ai risultati recenti ed allora vedrebbero la luce.”

La Polonia di FedCup ha perso 3-2 lo spareggio con la Svizzera per evitare la retrocessione nel Gruppo B. Radwanska ha fatto appena due game contro Timea Bacsinszski ed ha perso anche il doppio. “Non è una novità – ha continuato Robert – avevo già fatto notare le cose che non andavano bene un anno e mezzo fa. Navratilova è stata assunta quest’anno per portarla su un binario differente, risolvere questa stagnazione e cambiare questo vettore che punta all’indietro. Ma come tutti sappiamo, molte stanno facendo progressi, e non solo le più giovani, ma anche le coetanee di mia figlia, che invece sta tornando indietro. Il migliore esempio è Bacsinszski che a Zielona Gora per la FedCup ha perso tre game contro Ula e due contro Aga. Due o tre anni fa sarebbe stata Aga a perdere due game contro queste ragazze. Ed ora stiamo vedendo cosa accade. C’è un gap enorme tra ieri ed oggi. Ecco perché per me è stato tempo sprecato.”

Potrebbe in realtà questo sfogo nascondere la delusione di essere stato escluso dal team della figlia? “Assolutamente no – risponde Radwanski – è stata una mia decisione di andarmene quando ho visto che Wiktorowski non era leale e i soldi erano l’unica cosa che contava. Quindi ora non è una “opinione del padre pazzo”, ma un calcolo ragionevole dei risultati di entrambe le mie figlie nell’ultimo anno e mezzo. Ula è più giustificabile perché ha problemi di salute a lungo periodo, ma nel caso di Aga, non ci sono scuse. È una giocatrice brillante, devi solo sapere come intagliare quel diamante. E se on ci riesci, te ne vai e fai fare a qualcun altro. Non sto dicendo che dovrei essere io perché non so se, per problemi personali, potrei puntare il dito io stesso. Ci sono molti coach WTA bravi che già hanno fatto le loro prime esperienze così da potersi prendere cura di Agniezska e salvare la situazione.Vorrei sottolineare che mi preoccupo per le mie figlie. Il loro benessere è la mia priorità, non faccio nulla contro di loro. Wiktorowski ha sprecato troppo tempo comunque. Nella mia opinione, Agniezska deve ripensare tutto, guardare indietro, capire certe cose e prendere una decisione. Perché è lei al comando.”

Radwanska è stata di recente eliminata al primo turno del WTA Premier di Stoccarda da Sara Errani, ed ora è ad un passo da scivolare fuori dalla top10. “Aga ha bisogno di essere diretta in una strada che non faccia sparire quelle cose con cui stupiva il pubblico: la sua grande difesa, la mancanza di errori, colpire le palle più difficili e così via. Quindi bisognerebbe aggiungere approcci a rete aggressivi e tentativi di vincere gli scambi in anticipo. Manteniamo il suo tennis precedente, che utilizziamo quando siamo in crisi, e facciamo progressi nei suoi punti deboli, ai quali non eravamo abituati, come un tennis aggressivo e offensivo, con discese a rete e Serve&Volley. Ma tutto è stato danneggiato. Agniezska era solita fare quattro errori non forzati, ora ne fa quaranta. Non voglio che Aga realizzi che il treno è passato quando sarà una trentenne. Lei è ancora giovane, ha 26 anni, quindi può fare ancora molto. Ma tra un po’ diventerà una trentenne e allora tutto sarà finito”

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