Anteprima ATP e WTA: la (Caja) magica Madrid

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Anteprima ATP e WTA: la (Caja) magica Madrid

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Alla Caja Magica di Madrid è tutto pronto per celebrare la quattordicesima edizione del Mutua Madrid Open, quarto Masters 1000 ATP nonché Premier WTA

ATP Madrid – La capitale spagnola ha ospitato a più riprese uno o più eventi legati al grande tennis. Nell’Era Open, dal 1968 al 1971 ci sono stati alcuni tornei che non appartenevano ad alcun circuito mentre dal ’72 Madrid è entrata a far parte del Grand Prix con una prova che si è svolta sulla terra rossa tra aprile e maggio per ventitre anni consecutivi. L’unica eccezione fu quella del 1984, quando il torneo venne anticipato in febbraio e disputato sul sintetico indoor. Dopo sette anni di assenza, Madrid è rientrata nel circuito dalla porta principale ereditando il Masters 1000 di Stoccarda. Per sette stagioni (2002/2008) si è giocato in ottobre sul duro indoor della Madrid Arena; nel 2009 il trasferimento alla Caja Magica, sulla terra rossa (blu, nella tanto discussa edizione del 2012) in maggio in sostituzione del torneo di Amburgo.

Naturalmente, pur trattandosi della stessa città, le due strisce di tornei vanno considerate a parte sia per l’importanza che hanno assunto nel calendario che per campo di partecipazione. Tuttavia, la qualità dell’albo d’oro è molto alta anche nel primo periodo con diversi vincitori di slam (Nastase, Kodes, Orantes, Borg, Noah, Lendl, Vilas, McEnroe, Gomez, Bruguera, Edberg e Muster) e grandi specialisti della terra rossa (Higueras, Clerc, Emilio Sanchez, Carlsson e Jaite).

Sempre relativamente al primo periodo, in due sole occasioni (ma consecutive) la testa di serie n°1 del torneo è stata eliminata al primo turno; è successo a Jay Berger nel 1990 e ad Emilio Sanchez l’anno successivo. Il maggiore dei fratelli Sanchez è stato protagonista, nel 1987, di una delle sole tre finali ATP disputate tra fratelli nell’Era Open; sconfisse Javier per 6-2 al terzo set.

Passando invece alle tredici stagioni del Mutua Madrid, l’albo d’oro è di qualità assoluta: otto i campioni, di cui solo Nalbandian non ha mai vinto un titolo dello slam. Il record di titoli spetta a Nadal (4), seguito da Federer (3) che però è e rimarrà l’unico ad aver vinto su ogni superficie: duro, terra rossa e terra blu.

Tornando a Nalbandian, l’argentino nel 2007 è stato l’unico campione non inserito tra le teste di serie e per ottenere questo risultato ha battuto (impresa mai riuscita ad alcun altro) Nadal, Djokovic e Federer. Più in generale, hanno perso al debutto nel torneo da primi favoriti il tedesco Tommy Haas nel 2002 e Novak Djokovic nel 2013 mentre l’unico campione in carica sconfitto subito è stato Ferrero nel 2004.

Federer e Nadal detengono in coabitazione il miglior record: +28 (35-7 per lo svizzero, 36-8 per lo spagnolo). Non ci sono mai state semifinali tra le prime quattro teste di serie e nemmeno una finale senza almeno una testa di serie. Nadal vanta la miglior striscia di vittorie consecutive (10, ma può migliorarla quest’anno) mentre al connazionale Albert Montanes spetta il record di ko consecutivi: 6, dal 2007 al 2012.

Così l’anno scorso – L’idolo di Spagna Rafael Nadal incamera il quarto titolo nella capitale ma quanta fatica! Il torneo inizia male con il doppio forfait pressoché contemporaneo di Djokovic (2) e Federer (4) e finisce peggio con il ritiro del giapponese Kei Nishikori nel terzo set della finale. In mezzo, qualche emozione sparsa ma poche partite indimenticabili. Gli eroi delle prime giornate sono il giovane austriaco Dominic Thiem e il qualificato colombiano Santiago Giraldo; il primo elimina il campione degli Australian Open Stan Wawrinka al secondo turno poi si infortuna e non scende nemmeno in campo contro Feliciano Lopez mentre “Santi” si impone a Hewitt, Tsonga e Murray prima di imbattersi nel solido ma poco appariscente Bautista Agut.

Per la gioia del pubblico di casa ci sono tre spagnoli in semifinale ma il timore che il quarto incomodo possa beffarli è più che giustificato. Kei Nishikori (10) punta nientemeno che alla doppietta Barcellona-Madrid e la vittoria negli ottavi su Raonic con un doppio tie-break fa aumentare le sue quotazioni. Dopo la vittoria di Nadal su Bautista Agut, il Manolo Santana è tutto per Ferrer nella semifinale in notturna ma David, nel match più bello del torneo, riesce solo a strappare a Nishikori il set centrale dopo aver ceduto al tie-break il primo e prima di perdere 6-3 il terzo.

Involontariamente, Ferrer ha fatto gioco di squadra (o di nazione) perché la schiena del giapponese, sollecitata a dismisura il giorno precedente, regge solo un’ora nella finale contro Nadal. Nishikori domina finché sta bene, si trova avanti di un set e un break ma alla lunga deve cedere e sul 3-0 Nadal del terzo si dà per vinto. Un successo, il quarto di Rafa, che non fuga i dubbi sulla condizione non ottimale del n°1 del mondo.

ALBO D’ORO

1972 Ilie Nastase-Frantisek Pala 6-0 6-0 6-1
1973 Tom Okker-Jaime Fillol 4-6 6-3 6-3 7-5
1974 Ilie Nastase-Bjorn Borg 6-4 5-7 6-2 6-4
1975 Jan Kodes-Adriano Panatta 6-2 3-6 7-6 6-2
1976 Manuel Orantes-Eddie Dibbs 7-6 6-2 6-1
1977 Bjorn Borg-Jaime Fillol 6-3 6-0 6-7 7-6
1978 Josè Higueras-Tomas Smid 6-7 6-3 6-3 6-4
1979 Yannick Noah-Manuel Orantes 6-3 6-7 6-3 6-2
1980 Josè Luis Clerc-Guillermo Vilas 6-3 1-6 1-6 6-4 6-2
1981 Ivan Lendl-Pablo Arraya 6-3 6-2 6-2
1982 Guillermo Vilas-Ivan Lendl 6-7 4-6 6-0 6-3 6-3
1983 Yannick Noah-Henrik Sundstrom 3-6 6-0 6-2 6-4
1984 John McEnroe-Tomas Smid 6-0 6-4
1985 Andreas Maurer-Lawson Duncan 7-5 6-2
1986 Joakim Nystrom-Kent Carlsson 6-1 6-1
1987 Emilio Sanchez-Javier Sanchez 6-3 3-6 6-2
1988 Kent Carlsson-Fernando Luna 6-2 6-1
1989 Martin Jaite-Jordi Arrese 6-3 6-2
1990 Andres Gomez-Marc Rosset 6-3 7-6
1991 Jordi Arrese-Marcelo Filippini 6-2 6-4
1992 Sergi Bruguera-Carlos Costa 7-6 6-2 6-2
1993 Stefan Edberg-Sergi Bruguera 6-3 6-3 6-2
1994 Thomas Muster-Sergi Bruguera6-2 3-6 6-4 7-5
Mutua Madrid Open (Masters 1000)
2002 Andre Agassi-Jiri Novak w.o.
2003 Juan Carlos Ferrero-Nicolas Massu 6-3 6-4 6-3
2004 Marat Safin-David Nalbandian 6-2 6-4 6-3
2005 Rafael Nadal-Ivan Ljubicic 3-6 2-6 6-3 6-4 7-6
2006 Roger Federer-Fernando Gonzalez 7-5 6-1 6-0
2007 David Nalbandian-Roger Federer 1-6 6-3 6-3
2008 Andy Murray-Gilles Simon 6-4 7-6
2009 Roger Federer-Rafael Nadal 6-4 6-4
2010 Rafael Nadal-Roger Federer 6-4 7-6
2011 Novak Djokovic-Rafael Nadal 7-5 6-4
2012 Roger Federer-Tomas Berdych 3-6 7-5 7-5
2013 Rafael Nadal-Stanislas Wawrinka 6-2 6-4
2014 Rafael Nadal-Kei Nishikori 2-6 6-4 3-0 ritiro

WTA Madrid – Dopo aver ospitato alcune edizioni di tornei indipendenti nei primi anni settanta, nel 1996 la capitale spagnola ha preso il posto di Barcellona nel circuito WTA mantenendolo per otto stagioni consecutive. Dal 2009, in concomitanza con lo spostamento del torneo maschile nel mese di maggio alla Caja Magica e l’istituzione del combined ATP-WTA, è salito di categoria entrando tra i Premier.

Nella prima fase, due titoli per Jana Novotna e due finali (una vinta e l’altra persa) per le americane Seles e Rubin. Paola Suarez, nel 1999, raggiunse la finale da lucky-looser. Nelle sei edizioni Premier, due finali per Serena Williams (entrambe vinte), Sharapova (1-1) e Azarenka (due sconfitte) con la francese Aravane Rezai che è l’unica non testa di serie ad essersi spinta fino all’atto conclusivo. Petra Kvitova (n°16 nel 2011) è la campionessa con la testa di serie più bassa.

Nel biennio 2006/07, sul duro della Madrid Arena, sono andati in scena anche i WTA Championships che hanno visto la vittoria, in entrambe le occasioni, di Justine Henin. Nel 2006 la belga ha battuto in finale Amelie Mauresmo 6-4 6-3 mentre l’anno dopo ha sconfitto Maria Sharapova 5-7 7-5 6-3.

Così l’anno scorso – Per il secondo anno consecutivo Madrid anticipa la finale del Roland Garros e ne mantiene l’esito conclusivo. Maria Sharapova, finalista l’anno precedente, conquista il suo primo trofeo madrileno recuperando un set a Simona Halep. Mantiene aperta la striscia di partite vinte (15) la bi-campionessa uscente Serena Williams, costretta al forfait nei quarti di finale dopo aver lasciato per strada appena tredici giochi in tre match.

Torneo nel complesso piuttosto regolare, con pochi risultati davvero sorprendenti. Due delle prime quattro regolarmente in semifinale insieme alla n°5 Kvitova (che prende il posto di Serena) e alla n°8 Sharapova, autrice dell’eliminazione di Li Na (2) per 6-3 al terzo.

Notevole il cammino di Caroline Garcia, qualificata e capace di spingersi fino ai quarti anche se nel tabellone principale beneficia del ritiro di Angelique Kerber a partita in corso e del forfait di Maria Kirilenko nel secondo turno. Poi però la transalpina sorprende la specialista Errani in tre set e fa paura anche ad Agnieszka Radwanska, vincitrice per 6-4 al terzo. La polacca, che veniva da una netta vittoria sulla Vinci (brava Roberta ad eliminare la Wozniacki) e da una maratona con Sveta Kuznetsova, raccoglie appena cinque giochi con la Sharapova.

In finale la siberiana trova Simona Halep. La connazionale del patron Ion Tiriac ha dovuto recuperare un set sia alla Lisicki che alla Kvitova ma nel primo set domina (6-1) una Sharapova fallosa e poco reattiva. Maria però cambia marcia nella seconda frazione (6-2) e nella terza contiene il tentativo di reazione dell’avversaria (6-3). Ora, di grandi tornei, alla Sharapova manca solo Miami. Come detto, un mese dopo le due si ritroveranno a Parigi e l’esito, pur con un diverso andamento, sarà il medesimo.

ALBO D’ORO

1996 Jana Novotna-Magdalena Maleeva 4-6 6-4 6-3
1997 Jana Novotna-Monica Seles 7-5 6-1
1998 Patty Schnyder-Dominique Van Roost 3-6 6-4 6-0
1999 Lindsay Davenport-Paola Suarez 6-1 6-3
2000 Gala Leon Garcia-Fabiola Zuluaga 4-6 6-2 6-2
2001 Arantxa Sanchez Vicario-Angeles Montolio 7-5 6-0
2002 Monica Seles-Chanda Rubin 6-4 6-2
2003 Chanda Rubin-Maria Sanchez Lorenzo 6-4 5-7 6-4
Mutua Madrid Open
2009 Dinara Safina-Caroline Wozniacki 6-2 6-4
2010 Aravane Rezai-Venus Williams 6-2 7-5
2011 Petra Kvitova-Victoria Azarenka 7-6 6-4
2012 Serena Williams-Victoria Azarenka 6-1 6-3
2013 Serena Williams-Maria Sharapova 6-1 6-4
2014 Maria Sharapova-Simona Halep 1-6 6-2 6-3

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