ATP Istanbul: un brutto Federer tiene col fiato in sospeso la Koza Arena

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ATP Istanbul: un brutto Federer tiene col fiato in sospeso la Koza Arena

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Dopo la semi-esibizione contro Nieminen, partita vera per Federer all’ATP di Istanbul. Lo svizzero se la cava, ma in finale sarà dura. In semi (domani alle 14.30, contro l’argentino Schwartzman) forse no. Dimitrov facile su Dodig

In questo blindato primo maggio istanbulese (si dirà così?) è sin troppo scontato dire che un lavoratore stava compiendo un regicidio. Daniel Gimeno Traver, uno  che in carriera ha battuto appena 3 topten ma che viene da un buon momento, avendo perso la finale di Bucarest appena 5 giorni fa – tutto è relativo –  ha rischiato di regalarci un semifinale che avrebbe indotto alla disperazione i generosi organizzatori turchi. Più che merito suo sarebbe stato in realtà colpa di un Federer estremamente solidale con l’avversario, che dopo averlo battuto – non crederete davvero che sul 6-5 del secondo sia stato un nastro fortunoso su una volée a distrarlo vero? – ha deciso di regalargli un supplemento di partita, facendo sprofondare in un depresso silenzio i 6.000 (a occhio) spettatori del Re, non certo della partita. E buon per lui, per Federer, che Gimeno, tipetto che non pare tranquillissimo, si è letteralmente sciolto ogni volta che il match presentava un punteggio interessante. Ovviamente ci si riferisce al primo game del terzo quando Federer ha fatto e disfatto qualsiasi cosa, portandolo a casa non si capisce come, e solo dopo aver annullato 4 palle break. In quel momento “ho pensato di poter perdere la partita“.

Non che passato quello, tutto sia filato liscio; ma un Federer così brutto non poteva essere vero. Le prime di Gimeno Traver spesso non raggiungevano i 150 km/h e su cotante bordate lo svizzero non trovava di meglio che affondare la risposta in rete o tirarla lunga. Uno strazio.

Il match era cominciato come doveva, con il break immediato dello svizzero. Solo che, sorpresa, Federer pagava un disastroso inizio con la prima (1 su 8) e permetteva allo spagnolo di riportarsi in parità. Sorprendentemente la partita si incanalava su binari abbastanza tranquilli, e con l’eccezione del nono game, quando Federer faceva vedere com’era bravo una volta a gettare al vento le palle break, il risultato seguiva i servizi senza sussulti. Tutto sommato anche il tiebreak non si discostava dal tranquillo tran tran e lo svizzero chiudeva tra le urla non convintissime di un pubblico che forse si aspettava meglio. Ma il peggio doveva venire. Federer mancava altre due palle break nel terzo game e stavolta le pagava care. Nel gioco successivo Gimeno si porta 15-40 e alla prima occasione brekka lo svizzero. Non sembra niente di preoccupante, se non fosse che Federer continua a sciupare palle break sia nel quinto che nel settimo game. Va bene che “queste partite mi servono per conquistare fiducia, per vedere a che punto sono arrivato con la preparazione” ma è andata bene che quando il momento si faceva decisivo, Gimeno sembrava crollare. Parziale di 16 punti a 2 e si ritrova – complice forse un fastidio alla coscia che sembrava distrarlo – sul 5 pari e 0-40. Federer ha un vero e proprio black out, “molto infastidito da quella volée corretta dal nastro, avevo fatto 11 punti di fila, mi sono distratto“. Regala game e tiebreak con una incomprensibile risposta su una prima – non è la prima, non sarà l’ultima – a 125 kmh e si ritrova invischiato nel terzo. Stavolta è riuscito ad uscirne lo svizzero e domani l’onesto Schwartzman non è l’ostacolo peggiore che poteva capitare. Domenica chissà.

Tutto facile invece per Grigori Dimitrov, che ha superato Dodig senza particolari problemi. Partita così semplice che il bulgaro ha trovato modo di distrarsi un paio di volte nella metà di entrambi i set. Giocare dopo Federer non è semplice, e l’incontro comincia con gli spettatori della Koza in piena pausa fisiologica (mangiare o altro). Non solo gli spettatori, ad essere sinceri, si prendono 10 minuti di pausa. Quando tornano (alcuni, lo stadio rimarrà con ampi spazi vuoti) Grigor è avanti 4 a 1, con i giocatori che hanno ceduto 3 servizi su 5. Faranno 4 su 7, perché Dodig riesce di nuovo a recuperare il break, ma a Dimitrov è sufficiente un po’ d’attenzione per chiudere al primo set point infilando un parziale di 8 punti a 1.

Nel secondo set più o meno la stessa musica. Dimitrov brekka al quarto game e si fa riprendere quando serve con palle nuove sul 4 a 2. Stavolta il bulgaro si riprende subito il vantaggio con una splendida risposta bloccata su una buona prima del croato e chiude nel game successivo.

Un Dimitrov in vena di allegrie, ma che ha mostrato una notevole sicurezza nella conduzione del match. Adesso attende il vincente dell’ultimo quarto della giornata, che si era aperta con le emozioni di Giraldo-Schwartzman. Il colombiano era andato avanti 8-0 ha avuto la palla per il nono game di fila, l’ha giocata malissimo e da lì è iniziata un’altra partita con l’incredibile ritorno dell’argentino che ha vinto 6 game di fila. Il terzo set si è aperto con addirittura 4 break di fila, poi Giraldo è crollato e Schwartzman ha raggiunto la prima semifinale di un torneo ATP. Quando gli hanno chiesto di Federer, suo prossimo avversario, ha riso….

 

Risultati

[8] D. Schwartzman b. [4] S. Giraldo 0-6 6-2 6-2
[1] R. Federer b. D. Gimeno Traver 7-6(3) 6-7(5) 6-3
[2] G. Dimitrov b. I. Dodig 6-4 6-3
[3] P. Cuevas vs T. Bellucci

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