Ci sono voluti 36 tornei sul rosso ad Andy Murray per cogliere il primo successo su una superficie che finora non gli aveva regalato grandi soddisfazioni, nonostante le quattro semifinali raggiunte in carriera tra Montecarlo (2011), Roma (2011) e Roland Garros (2011, 2014). Lo scozzese ha così accolto il trionfo su Phillip Kohlschreiber, che fanno di lui il primo britannico a vincere un torneo su terra battuta dai tempi di Buster Mottram nel 1976: “Non sapevo d’essere il primo britannico a vincere sulla terra da così tanto tempo, ovviamente è un onore“ ha commentato Murray, numero 2 nella Race. “È stato incredibile. Phillip si è rivelato un avversario duro da battere. La pioggia ha reso le cose più difficili, ma da buon scozzese sono abituato a questo. Sono stati due giorni difficili, quindi sono molto felice d’aver vinto, soprattutto sulla terra rossa”. 

Kohlschreiber avrà subito la sua chanche per vendicare questa sconfitta, potrebbe essere lui infatti l’avversario di Murray al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. Prima però dovrà battere il colombiano Alejandro Falla all’esordio.

SP