ATP Madrid: ottimo esordio per Fabio Fognini, impresa di Vanni che batte Tomic!

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ATP Madrid: ottimo esordio per Fabio Fognini, impresa di Vanni che batte Tomic!

Incontri di primo turno al torneo ATP Masters 1000 di Madrid: nessun problema per Fabio Fognini al debutto nel torneo contro Santiago Giraldo. Luca Vanni compie una grande impresa rimontando un set di svantaggio e chiudendo poi al tie break del terzo contro il numero 26 del mondo Bernard Tomic. Vincono soffrendo Feliciano Lopez e Sam Querrey contro Benjamin Becker e Thanasi Kokkinakis mentre John Isner elimina in 2 set Adrian Mannarino. In serata David Goffin elimina in 3 set Ernests Gulbis mentre Marin Cilic batte Jiri Vesely

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Luca Vanni, dal pane duro dei Challenger alla prima finale ATP, per amore del tennis

[Q] L. Vanni b. B. Tomic 3-6 6-4 7-6(1) (Ferruccio Roberti)

Termina con una clamorosa sorpresa ed una splendida notizia per il movimento tennistico italiano la sfida fra due tra i più alti tennisti del circuito professionistico (entrambi i giocatori sfiorano i due metri di altezza). Luca Vanni sconfigge per 3-6 6-4 7-6(1) Bernard Tomic in un 1h48’. Come prevedibile, l’atleta toscano all’inizio del match soffre la tensione di calcare per la prima volta un palcoscenico così importante come quello madrileno ed in un batter d’ occhio si trova sotto 0-3: senza conquistare palle break per tutto il primo parziale,  ma crescendo di rendimento col passare dei minuti, si ritrova però sotto di un set in appena ventiquattro minuti di gioco. La seconda partita si apre con Vanni al servizio, il quale, potendo contare su una maggiore percentuale di prime palle in campo, riesce a mantenere i servizi ed a guidare il punteggio, pur dovendo salvare in totale sei palle break nei primi due turni di servizio e continuando a non avere chance di rubare il servizio all’ australiano. Nel decimo game arriva la grande sorpresa per quanto visto sino a quel momento nel match: tre meritate palle break consecutive per il nostro giocatore, bravissimo a trasformarle alla prima occasione e portare a casa il secondo parziale, grazie ad un brillante parziale di otto punti consecutivi. L’ ultimo e decisivo set inizia seguendo l’ inerzia positiva per l’ azzurro, capace di guadagnarsi una palla per un benaugurante 2-0, annullata da un Tomic sempre più nervoso per un match da dover vincere sudando, come probabilmente non si aspettava capitasse. Senza particolari altri sussulti, il parziale segue i servizi sino al tie-break finale, dove il nostro giocatore con freddezza e disinvoltura si aggiudica il match tra la sorpresa e gli applausi dei pochi spettatori presenti sul Campo 3 della Caja Magica. Quel che il tie-break decisivo a febbraio aveva tolto nella sfortunata finale di San Paolo contro Cuevas, lo ha restituito stasera: Vanni, che nel prossimo turno incontrerà in un match tutto italiano Simone Bolelli (con la prospettiva prestigiosa di dover poi affrontare molto probabilmente Nadal) ha offerto davvero una grande prova, sebbene il Tomic odierno sia stato pigro e deludente.

F. Fognini b. S. Giraldo 6-2 6-3 (Carlo Carnevale)

Tutto facile per il nostro Fabio Fognini nel suo match di esordio contro il numero 49 del mondo Santiago Giraldo, che a Madrid difendeva i quarti di finale raggiunti lo scorso anno. Sotto gli occhi attenti di Flavia Pennetta e Simone Bolelli, Fabio parte bene, a tratti annichilisce il colombiano, si distrae leggermente nel secondo set ma alla fine vince con merito, surclassando il suo avversario nei colpi vincenti (23 a 8 in favore dell’azzurro).

Fognini parte tranquillo, sbaglia pochissimo e con pazienza colpisce in top e piatto dimostrando ottime variazioni; Giraldo dal suo conto spinge in continuazione, sbraccia senza troppo criterio e in più occasioni regala la palla ai corridoi. Fabio per due volte costringe il colombiano alla difesa estrema in lob nel quinto gioco, e al secondo tentativo riesce a forzargli l’errore che vale il break: da fondo l’azzurro è evidentemente superiore, le fiondate avversarie non fanno male tanto che Giraldo resta fermo con lo sguardo confuso dopo un gratuito, come a chiedersi cos’altro ci sia da fare per ottenere un quindici. Doppio break e 6-2 in un lampo, con Fognini che allunga la striscia di giochi vinti in fila anche nel secondo parziale, portandosi subito avanti per 2 a 0. Fabio gioca bene, comanda gli scambi, colpisce con grande anticipo togliendo il tempo al suo avversario che appare sempre più in difficoltà. Bravo Fognini a rimanere tranquillo e concentrato anche quando sul 4-1 “pesante” in suo favore, subisce un piccolo passaggio a vuoto, cede un break di vantaggio e permette a Giraldo di rimanere attaccato nel punteggio. Nell’ottavo game annulla addirittura 6 palle break che avrebbero definitivamente rimesso il colombiano in partita. Fognini tiene il servizio e strappa nuovamente la battuta a Giraldo, chiudendo per 6-3 al secondo match point e al prossimo turno attende il vincitore del match di domani fra Dimitrov e Young.

[9] M. Cilic b. J. Vesely  7-5 6-1 (Ciro Battifarano)

Dura un set la resistenza di Jiri Vesely alla testa di serie n. 9 Marin Cilic e nona eliminazione al primo turno per il mancino ceco quest’anno. Il primo set, come prevedibile, si gioca sul servizio con entrambi i giocatori che tengono i propri turni di battuta molto agevolmente, ad eccezione di un paio di occasioni, nel terzo e nel nono gioco, in cui il giocatore croato  offre palla break che annulla in entrambi i casi con un ace. Il tie-break sembrerebbe l’epilogo scontato del set se non che nel dodicesimo gioco e servizio Vesely, che fino a quel momento aveva servito con una percentuale di prime vicina al 90%, il ceco serve 4 seconde quante ne aveva servite nell’intero set (oltre al doppio fallo nel sesto gioco) e consegna il set nelle mani di Cilic.

Il ceco non terrà più alcun turno di servizio nel secondo set e con un’ultima ventata di aggressività riesce a recuperare soltanto il primo break nel terzo gioco. Con qualche errore di troppo Cilic offre palle break anche nei suoi successivi turni di battuta ma ne esce grazie al servizio ed a buone accelerazioni in lungo linea. Poco indicativo questo match sulle condizioni di Cilic, bisognerà vederlo al secondo turno contro il vincente dell’unico derby spagnolo nel primo turno di Madrid tra Verdasco e Garcia-Lopez.

D. Goffin b. E. Gulbis 3-6 6-1 7-5 (Francesco Scurci)

Match interessante sulla carta, quello serale fra il belga David Goffin ed il lettone Ernest Gulbis; partita caratterizzata dalla discontinuità e letteralmente sulle montagne russe come spesso accade quando in campo scende Dr Jekyll e Mr Gulbis. Inizia molto centrato il lettone che si aggiudica il primo parziale operando il break nel quinto gioco e chiudendo agevolmente 6-3 supportato da un ottima percentuale di prime (72%, a fine partita saranno il 70%). A questo punto si spegne la luce nel gioco di Gulbis che non tiene più una palla in campo soprattutto dal lato del dritto, colpo dalla nota meccanica inusuale ma poco efficace e Goffin ovviamente ne approfitta infilando un parziale di 5 giochi a 1 volando a chiudere 6-1. Quando il belga prende il break di vantaggio all’inizio del terzo nessuno scommetterebbe un centesimo su Gulbis ma improvvisamente il lettone si risveglia dal torpore, controbreakka immediatamente Goffin sommergendolo di vincenti e tiene rocambolescamente una serie di game al servizio, annullando con coraggio 8 palle break; sul 5 pari però commette 4 gratuiti di fila (saranno 49 alla fine dell’incontro!! a fronte di 34 vincenti) e cede la battuta, perdendo irrimediabilmente il treno del match che il belga chiude senza esitazione 7-5 al terzo in 2 ore e 12 minuti. Per Gulbis continua quindi la caduta libera della stagione (10L – 1W) e si spera, per il bene del tennis, che il ragazzo abbia voglia di applicarsi aiutato anche dal nuovo coach Thomas Enqvist. Dal canto suo Goffin porta a casa il risultato pur senza brillare trascinato nell’altalena degli errori dall’imprevedibilità di Gulbis; il belga affronterà nel prossimo turno Kei Nishiokori, testa di serie nr. 4 e finalista lo scorso anno.

S. Querrey b. [Q] T. Kokkinakis 6-4 6-7 (6) 6-3 (Riccardo Urbani)

Partita decisamente avvincente in questo primo turno del torneo madrileno, a tratti si potrebbe anche definire ben giocata, tra un Sam Querrey in ripresa, attuale numero 39 al mondo e il giovane Thanasi Kokkinakis, proveniente dalle qualificazioni. In avvio il californiano fa valere la sua solidità nei fondamentali, strappa il servizio al diciannovenne rivale e lo seppellisce sotto una grandine di ace e servizi vincenti con percentuali da bombardiere di lusso. Il tutto fila via veloce e la terra battuta spagnola si conferma nella sua anomalia, tanto che sembra di assistere ad un incontro da prati verdi più che da rincorse su campi argillosi: 6-4 per un Querrey che si limita a rimanere attento nei propri turni di battuta e nulla più. Il secondo set pare riproporre la stessa modesta trama, break in apertura e di nuovo l’americano a timbrare il cartellino al servizio con il povero ragazzino incapace di leggere le traiettorie in risposta. Quando allora Querrey si appresta a chiudere sul 5-4 in suo favore, la sensazione è quella di aver assistito ad un match mancato e che la nuova speranza australiana non sia ancora pronto a questi livelli. Ma proprio all’approssimarsi di questi pensieri, Sua Maestà il Tennis ci ricorda di che diabolico gioco si tratti: all’improvviso il giovane Thanasi impara a leggere la battuta del rivale, gli strappa il servizio e porta tutti al tie break, rianimando una partita che sembrava già consegnata agli archivi e facilmente dimenticabile. Con l’incertezza sale anche il livello del gioco e i due cominciano a menare fendenti di buona fattura. Il californiano sembra non scomporsi nel tie break, si issa fino a due match point per chiudere un affare che si sta maledettamente complicando. Niente da fare: l’australiano non ne vuole sapere, annulla entrambi i match point e chiude 8-6 una vicenda che pare giustamente esaltare la sua naturale esuberanza giovanile. Nel terzo set ci si potrebbe aspettare un Querrey dimesso e provato dalla vicenda ed invece dimostra grande solidità, dimenticando il passato e le occasioni perdute come impone il manuale di psicologia applicata al tennis. Sul 4-3 in suo favore si procura 5 palle break consecutive, sconfigge i demoni di un incontro che pareva stregato e strappa il servizio a Kokkinakis in uno scambio che scuote anche il suo carattere in genere compassato, dopo una difesa a pendolare da una parte all’altra del campo. Questa volta il braccio non trema e chiude 6-3 quello che sembrava già chiuso più di un’ora prima. Alla fine i vincenti superano gli errori non forzati per entrambi, segno del buon livello che la partita ha saputo esprimere dal momento della svolta in poi. In definitiva uno dei migliori Querrey degli ultimi tempi, nonostante i passaggi a vuoto. Quanto alla nostra giovane promessa, ha mostrato buoni punti di forza, il rovescio bimane lungolinea su tutti, e qualcosa da migliorare, in particolare la risposta, ma soprattutto ha impressionato la capacità di giocare bene i punti importanti e l’atteggiamento pugnace di quei frangenti. È una dote innata che alcuni posseggono, altri non avranno mai. E nel nostro sport, di solito, porta lontano.

Risultati:

[11] F. Lopez b. B. Becker 7-5 3-6 6-4
F. Fognini b. S. Giraldo 6-2 6-3
[9] M. Cilic b. J. Vesely 7-5 6-1
[16] J. Isner b. A. Mannarino 7-6(2) 6-4
[Q] T. Bellucci b. J. Chardy 6-4 7-5
G. Goffin b. E. Gulbis 3-6 6-1 7-5
S. Querrey b. [Q] T. Kokkinakis 6-4 6-7(6) 6-3
S. Johnson b. [Q] A. Gonzalez 4-6 6-3 7-6(4)
[LL] J. Sousa b. J. Janowicz 6-4 7-5
[Q] L. Vanni b. B. Tomic 3-6 6-4 7-6(1)

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