WTA Madrid: Errani perde da Pavlyuchenkova! Kvitova a fatica, facile Sharapova

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WTA Madrid: Errani perde da Pavlyuchenkova! Kvitova a fatica, facile Sharapova

A Madrid Sara Errani serve 2 volte per il match nel secondo set (mancando anche 3 match point) e poi cede per 6-4 al terzo contro Pavlyuchenkova. Petra Kvitova batte Vandeweghe al terzo set mentre Sharapova lascia appena 3 giochi alla qualificata Duque-Marino. Tutto facile per Azarenka contro Tomljanovic ed Ivanovic contro Svitolina. Garcia elimina in 3 set Karolina Pliskova

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A. Pavlyuchenkova b. [15] S. Errani 3-6 7-6(7) 6-4 (da Madrid, Matteo Gallo)

Si conclude con una clamorosa eliminazione al secondo turno l’avventura di Sara Errani a Madrid, in un torneo che non le ha mai portato molta fortuna negli ultimi anni. È la russa Pavlyuchenkova a festeggiare dopo un match lunghissimo (2h39) in cui l’italiana è stata vicinissima a vincere e ha sprecato 3 match-point nel secondo set (6-3, 6-7, 6-4 il finale). Nonostante l’avversaria fosse alla sua portata ed Errani l’avesse già battuta due volte nel 2015, l’italiana ha ceduto clamorosamente nella seconda parte del match, spegnendosi alla distanza.

Eppure il primo set era cominciato benissimo, con la Errani che vinceva cinque dei primi sei giochi. Perdeva un po’ di mordente sul finale del set, ma riusciva comunque a chiudere 6-3. Nel secondo set la partita si è fatta molto più dura sotto il sole implacabile del campo nº5. La Pavlyuchenkova decideva di non mollare e si arrivava al 4-4 con la Errani pronta a piazzare la zampata decisiva. La russa si complicava la vita e con un dritto in rete e un doppio fallo mandava l’italiana a servire per il match. Da quel momento si annebbiava la mente di Errani e cominciava un calvario che terminerà solo un’ora dopo con la sconfitta. L’italiana infatti serviva sul 5-4 ma non riusciva a chiudere e sprecava anche un matchpoint. 5-5. La Pavlyuchenkova si faceva di nuovo breakkare ma continuava a giocare benissimo i games di risposta: sul 5-6 attaccava procurandosi una palla break, trasformata con una perfetta volée di rovescio. Si andava clamorosamente al tie-break. Saranno due i matchpoint sprecati da Errani nel tie-break, mentre la russa trova colpi vincenti ogni volta che va sotto nel punteggio. Il karma della partita gira e la Pavlyuchenkova trascina tutti al terzo set.

Il match diventava ancora più brutto, e la Errani perdeva colpi inesorabilmente. Si arrivava senza break al 4-4, con Sara al servizio. Un momento decisivo, perchè la russa attaccava e si procurava una palla break preziosissima: poco dopo con un gran dritto vincente sulla linea si guadagnava il diritto a servire per la partita. E a differenza di Errani non sbagliava.

[7] A. Ivanovic b. E. Svitolina 6-3 6-4 (Ciro Battifarano)

Nell’intervallo tra la partita appena vinta sul campo 3 da Caroline Garcia su Pliskova ed il match che sta per iniziare tra Ana Ivanovic ed Elina Svitolina, in tv mandano le immagini del tie-break perso dalla Ivanovic contro la Garcia a Stoccarda, immagini poco incoraggianti per la serba che quest’anno ha nella francese (tre sconfitte consecutive ) e nella tensione nei momenti chiave le sue bestie nere. Ma la bella Ana conferma la tradizione positiva che vede lei bestia nera della Svitolina, fresca vincitrice a Marrakesh,  e sempre vincente nei cinque precedenti. Una Ivanovic determinata e già aggressiva dal servizio, con il quale non dà riferimenti alla sua avversaria, comanda il primo set spostandosi sul dritto appena ne ha l’occasione e chiudendo tanti punti con il dritto lungo linea anomalo. Realizza il break nel quarto gioco a zero e non offre alcuna occasione a Svitolina per rientrare nel set.

Ivanovic rallenta ad inizio secondo set e cede il suo primo turno di battuta ma, tornata subito reattiva, recupera il break immediatamente nel gioco successivo, il gioco più lungo dell’incontro che forse convince l’ucraina che anche oggi ci sarà poco da fare. Con continui cambi di ritmo e molto propositiva ancora col dritto (38 vincenti a fine partita per Ana), riesce a strappare nuovamente il servizio a Svitolina nel nono gioco e va a servire per il match. Qualche fantasma compare anche oggi e con due doppi falli offre all’ucraina l’opportunità per rientrare in partita, ma il servizio toglie ed il servizio dà, Ana non trema e con l’ennesimo dritto vincente chiude il match ed in fiducia avanza al terzo turno dove attende la vincitrice tra Goerges e Suàrez Navarro.

C. Garcia b. [14] K. Pliskova 6-2 4-6 6-1 (Giorgio Laurenti)

Caroline batte Karolina. Sul terzo campo della Caja Magica la Garcia vince nettamente, molto più di quanto non dica il secondo set perso 6-4, contro la testa di serie numero 14 Pliskova. Match quasi perfetto della ventunenne francese, quasi perché il piccolo passaggio a vuoto nel primo game del secondo set l’ha costretta a giocarsi il passaggio del turno al terzo. Ora agli ottavi se la vedrà con la campionessa in carica Maria Sharapova. Deludente invece la prova della ceca che gioca forse il peggior match di quest’anno.

Primo set velocissimo. La Garcia entra meglio della Pliskova nel match e va avanti 3-0 strappandole il servizio nel secondo gioco grazie a un doppio fallo della ceca. Nel resto del set le due tenniste tengono agevolmente i rispettivi turni di battuta fino al 5-2, quando la Garcia strappa di nuovo il servizio all’avversaria. A far tornare in partita la Pliskova ci pensa la numero 28 del mondo. Nel primo gioco, dopo aver avuto una palla per andare 1-0, la Garcia cede il servizio su un vincente di rovescio della ceca, la quale non sbaglia più niente sui suoi turni di servizio, così come la Garcia d’altronde, e a suon di ace vince il decimo gioco chiudendo 6-4. La francese però non si abbatte e gioca un terzo set sui livelli del primo. Strappa il servizio alla Pliskova nel secondo gioco (alla quinta palla break) e dopo aver sprecato due occasioni per andare sul 4-0 si porta sul 5-1 prima di chiudere con il dodicesimo ace 6-1.

[3] M. Sharapova b. [Q] M. Duque-Marino 6-1 6-2 (Carlo Carnevale)

Morbido secondo turno per Maria Sharapova, che praticamente in pantofole supera la colombiana Duque-Marino in due set, replicando esito e punteggio del loro ultimo scontro diretto ad Acapulco in Febbraio. La siberiana è straripante quando colpisce da ferma, con le traiettorie della Duque che non la impensieriscono neanche per sbaglio, e sopratutto sembra non avere problema a raggiungere le frequenti palle corte della colombiana. Tutto questo si traduce in un assolo russo, con Sharapova che al decimo gioco è già a quota venti vincenti, contro l’unico dell’avversaria arrivato su un drop shot comunque pregevole: Masha non si preoccupa di palleggiare, a volte incappa in qualche eccesso di foga che lascia il segno oltre le righe di fondo, ma concede appena le briciole alla Duque, che deve accontentarsi di due palle break sprecate nel game d’apertura del match, entrambe risolte dal servizio della Sharapova, più un’altra nel secondo parziale su cui la russa è brava a manovrare con il dritto. La sudamericana sembra buttare la palla di là come può, e si vede respingere qualsiasi tentativo di attacco, anche nelle rare volte in cui riesce a muovere l’avversaria; Sharapova serve benissimo sopratutto in fuori da destra, rendendosi la vita se possibile ancor più facile a campo aperto, e chiude in un’ora e un quarto. Al prossimo turno la siberiana avrà Caroline Garcia. 

[4] P. Kvitova b. C. Vandeweghe 6-4 2-6 6-3 (Marco Lauria)

Primo match del terzo turno sul Manolo Santana per lo scontro fra Petra Kvitova e Coco Vanderweghe. Nel primo set la newyorkese mostra tutte le sue qualità di all-court player, aggredendo la trionfatrice della scorsa edizione di Wimbledon in risposta e spingendo costantemente da fondo campo. La ceca serve cercando il rovescio dell’avversaria, che fatica a trovare le distanze e concede qualche gratuito di troppo, come nell’occasione della prima palla break del terzo game, che la Vandeweghe spedisce in corridoio. L’ottavo gioco concede alla Kvitova la ghiotta opportunità di strappare il servizio all’americana, fino a quel momento eccellente nei turni di battuta, e andare a servire per il set, ma la ceca spreca malamente le tre palle break concesse senza la complicità dell’avversaria. L’appuntamento con il break è solo rimandato, le percentuali di prime in campo della Vanderweghe crollano (chiuderà il primo parziale con un avvilente 34% contro il 71% della Kvitova) e la n.4 del seeding ne approfitta chiudendo 6-4.

Nei primi game del secondo set l’americana ritrova il servizio che le consente di superare al quinto gioco la Kvitova, quando un orrore della ceca in avanzamento concede la seconda palla break del match alla Vanderweghe, che la trasforma agevolata dal nastro. Arriverà poi un secondo break e quindi il terzo set, dove  la Vanderweghe fatica più dell’avversaria a mantenere il servizio, ma non concede palle break ad una Kvitova che comincia insistentemente a martellare sulla diagonale mancina. All’ottavo game la svolta con Petra che conquista il break. L’americana depone così le armi con un pizzico di rammarico e la sensazione di non aver tratto vantaggio dalla prestazione incolore di una Kvitova appena sopra la sufficienza. 

Risultati:

[4] P. Kvitova b. C. Vandeweghe 6-4 2-6 6-3
[3] M. Sharapova b. [Q] M. Duque-Marino 6-1 6-2
[10] C. Suarez Navarro b. [Q] J. Goerges 6-3 7-5
V. Azarenka b. A. Tomljanovic 6-3 6-3
B. Strycova b. V. Lepchenko 6-4 6-2
C. Garcia b. [14] K. Pliskova 6-2 4-6 6-1
[7] A. Ivanovic b. E. Svitolina 6-3 6-4
A. Pavlyuchenkova b. [15] S. Errani 3-6 7-6(7) 6-4

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