ATP Madrid: Murray batte Kohlschreiber alle 3 di notte! Vincono Nadal e Nishikori, a Bolelli il derby con Vanni. Fuori Fognini (audio)

ATP

ATP Madrid: Murray batte Kohlschreiber alle 3 di notte! Vincono Nadal e Nishikori, a Bolelli il derby con Vanni. Fuori Fognini (audio)

Simone Bolelli vince 4-6 6-3 6-2 su Luca Vanni. Resta l’unico italiano ancora in gara, vista l’eliminazione di Fabio Fognini per mano di Grigor Dimitrov. Nessun problema per Rafael Nadal contro Steve Johnson mentre Fernando Verdasco elimina in 3 set la testa di serie numero 9 Marin Cilic. Vincono anche Tsonga e Berdych contro Sock e Gasquet. Subito fuori la testa di serie numero 1 Roger Federer, eliminato al tiebreak decisivo da Nick Kyrgios. Nishikori fatica ma alla fine la spunta al terzo set contro Goffin e anche Murray deve ricorrere al terzo per aver ragione di Kohlschreiber in chiusura di giornata

Pubblicato

il

 

[5] R. Nadal b. S. Johnson 6-4 6-3 (Milena Ferrante)

Nadal alla prova del nove delle proprie incertezze con un avversario in discreta ascesa, il californiano Johnson. Nella sostanza, la parabola di Nadal sembra la copia carbone di quella dell’anno scorso, salvo che lo scenario 2015 è, almeno sinora, sensibilmente più rannuvolato. Il match procede inizialmente con regolarità e con qualche sussulto del campione in difesa. È con un passante di rovescio del repertorio classico, infatti, che Nadal si procura il primo break e Johnson per sua fortuna si scioglie immediatamente, consentendo allo spagnolo di mettere il primo set in cascina senza troppi patemi in 37’. Le nuvole, però, non sembrano del tutto dissipate, perché i colpi di Nadal difettano sempre di propulsione o di controllo: sembra che lo spagnolo stia giocando sul ghiaccio, considerando che la sua posizione di impatto con la palla non è quasi mai quella ideale. Johnson, in ogni caso, continua a regalare come da copione, mandando Nadal 40-15 sul proprio servizio nel settimo gioco del secondo set. Nadal accetta di buon grado e porta a casa la partita senza perdere la battuta, consolandosi con buone percentuali al servizio. Un confronto in definitiva non del tutto probante in vista del match con Bolelli che lo attende nel prossimo turno.

[10] G. Dimitrov b. F. Fognini 3-6 6-2 7-5 (Da Madrid, Matteo Gallo)

Non riesce l’impresa a Fabio Fognini nel secondo turno a Madrid: alla distanza Dimitrov si rivela più centrato e migliore nei punti decisivi. Pesano le tante palle break sprecate dall’italiano, soprattutto quelle del terzo game del secondo set, che avrebbero dato a Fognini un vantaggio non decisivo ma importante. In quel lunghissimo game si è giocato gran parte del match: Dimitrov ha camminato sul filo del rasoio tirando fuori il meglio nel momento del bisogno, ma dovrá giocare molto meglio di cosí per essere protagonista nel torneo.

Il match è iniziato benissimo per Fabio, che ha vinto i primi tre game e poi il set (6-3) con scioltezza e coraggio, giocando molto profondo e aggressivo per la gioia di Perlas. Il coach spagnolo ha mantenuto un dialogo continuo con il suo allievo, come quasi sempre accade durante i match importanti. “Bien Fabio, bien” dice alla fine del parziale, commentando quasi ogni punto.

In quel lunghissimo game del secondo set Fognini perde diverse occasioni e Perlas cerca di mantenerlo in linea con la concentrazione che esige una partita del genere. “Dai Fa’, dai Fa’!” lo incita. “Sta spingendo e noi no” dice quando Dimitrov comincia la rimonta.

Intanto in tribuna la maggioranza è bulgara: Grigor si pronuncia “Grishor” e sono per lui i cori nei momenti difficili. Tifosi italiani ce ne sono, ma molto meno compatti della curva bulgara. Dimitrov vince il secondo set 6-2 giocando quasi un surplace gli ultimi games e si va al terzo con la sensazione che tutto puó ancora succedere. E che questo Dimitrov si può battere. Arriva anche Flavia Pennetta, e Perlas le riassume la situazione. “Vai mimi!” grida la Penna. Il lato B di Fognini è sempre nell’aria: parte il primo Vaffa.. e poi dopo un magnifico smash di Dimitrov dice: “Come Federer, è il tuo ídolo no?”.

Dimitrov inizia meglio il terzo set e breakka Fabio per portarsi 3-0. Sembra finita ma l’italiano reagisce e contro-breakka, prima di affrontare un complicatissimo sesto game: Dimitrov va 15-40 ma non chiude, anche grazie a un fantastico rovescio vincente di Fogna giocato due metri fuori dal campo. Il bulgaro è sempre lí a spingere da entrambi i lati del campo e Fognini, che sembra ormai vicino alla sconfitta, lascia andare il braccio. Il risultato sono 3 palle break consecutive, ma ne basta una: altro contro-break a tutto di nuovo in discussione.

Il match si allinea con quello del campo centrale, dove Serena e Azarenka si stanno scannando e vanno verso il tie-break del terzo set. Dimitrov tiene il servizio per il 5-4, Fognini risponde per il 5-5 e sarà l’ultimo game che vincerà.

S. Bolelli b. [Q] L. Vanni 4-6 6-3 6-2 (Da Madrid, Matteo Gallo)

Simone Bolelli vince il derby italiano con Luca Vanni nel secondo turno del torneo di Madrid, al termine di un match ben giocato, in cui Vanni è stato competitivo solo nel primo set.

La partita è bella fin dall’inizio, con pochi errori e una sensazione di equilibrio che rende difficile un pronostico. Bolelli partiva senz’altro favorito, ma bastano pochi minuti per capire che Vanni ha portato nella borsa tutta la fiducia conquistata battendo Tomic. È chiaro che con 29 anni non ha più niente da perdere e gioca molto rilassato. Si arriva al 3-3 senza break, e poi è Vanni a piazzare la zampata. Con una dolcissima smorzata di rovescio trasforma la palla break che risulterà decisiva per vincere il primo set. Un colpo giocato con la naturalezza di un veterano: Vanni è il migliore durante il primo parziale e se lo aggiudica meritatamente per 6-4.

Ma se Vanni non ha niente da perdere, Bolelli ha delle aspettative da compiere. Per essere un Masters 1000, il sorteggio gli è andato di lusso. Anche per lui è un’occasione e il tennis mostrato nel 2015 da Bolelli parla benissimo di lui. Cosí inizia il secondo set all’attacco e viene subito premiato: un break lo porta sul 3-1 e poi 4-1, ed ora è lui che gioca di fino e vince i punti a rete. In questo frangente Vanni barcolla, e sembra quasi quasi tentato dall’idea di lasciar passare il set e concentrarsi sul terzo. Tiene il servizio sul 1-4 ma il set sembra davvero andato quando Simone tiene il suo turno e sale sul 5-2. Si va al terzo.

Poca gente in tribuna, il sole picchia selvaggio: ma sono quasi tutti italiani! Tantissimi i tifosi del nostro Belpaese che ogni anno vengono a Madrid a godersi un tabellone di grande livello e installazioni che assicurano una giornata di divertimento per grandi e piccini. In contemporanea giocano Ferrer e S.Williams, ma gli italiani sgomitano per raggiungere il campo nº5 e godersi questo insolito derby: due 29enni che hanno perso il treno da tempo ma possono ancora vivere qualche giornata di gloria. Il premio in palio infatti, oltre a 52.090 $ e 90 punti ATP, è un match sul campo centrale con Rafa Nadal. Di più non si può chiedere dal punto di vista mediatico: nel 20111 Flavio Cipolla sconfisse Roddick sul centrale in un match trasmesso in chiaro e il giorno dopo il nostro giocatore era sulla bocca di tutti. Per Bolelli sará sicuramente più dura domani.

Vanni esce meglio del previsto dal secondo set, tiene il servizio e si fa minaccioso sul 15-30: ha recuperato la flemma e si procura due palle break, ma Bolelli annulla. Entrambi continuano ad usare molto la palla corta, con buoni risultati. Vanni sembra stanco e sfiduciato quando affossa un dritto in rete e concede una palla break sull’1-1: Bolelli la trasforma e sembra mettere le mani sul match. Infatti tiene a zero i due successivi turni di servizio e sfonda definitivamente quando Vanni cede un altro break sul 2-4. Bolelli si guadagna un biglietto per il campo centrale e Vanni può tornare a casa contento dopo l’exploit su Tomic.

[4] K. Nishikori b. D. Goffin 6-2 4-6 6-4  (Raffaello Esposito)

Ribalta serale per il samurai Kei Nishikori, campione a Barcellona e quarto favorito del torneo, che affronta David Goffin. Il giapponese ha usufruito di un bye al primo turno mentre il belga ha eliminato il miliardario prestato al tennis Ernests Gulbis. Il tennis di Goffin possiede la tecnica ma non la potenza per mettere in crisi la regolare mobilità di Nishikori e l’unico precedente di circa un mese fa a Miami, quando prevalse Kei in due set facili, è lì a dimostrarlo. David ha però recentemente vinto il Comeback Player of the Year 2014 e quindi è oggi un giocatore in fiducia. Il giapponese è subito in pieno controllo e brekka al primo gioco, anche grazie a un passante incrociato in corsa da cineteca. Tre risposte vincenti danno a Nishikori un secondo break consecutivo e di fatto il primo set che si chiude sei due nello spazio di un respiro. Nel secondo parziale il belga chiude gli occhi, spara tutto e trova in questa tattica la strada per aprire una crepa nelle sicurezze del giapponese che inspiegabilmente si mette a giocare due metri oltre la linea di fondo. Ottenendo molto da un  rovescio lungolinea colpito quasi piatto Goffin lotta alla pari, difende bene la sua battuta e la strappa per la prima volta all’avversario nel decimo game conquistando il secondo set col punteggio di sei quattro. Due break incrociati aprono il terzo con Nishikori che dà segni inusuali di insofferenza. Il giapponese riesce a risolvere un match fattosi complicato solo nel nono gioco quando Goffin serve, va 40-15, non chiude il game e lo perde ai vantaggi consentendo a Kei la fuga decisiva. Il giapponese avrà ora al terzo turno Bautista-Agut che ha estromesso nel tardo pomeriggio lo statunitense Sam Querrey

[2] A. Murray b. P. Kohlschreiber 6-4 3-6 6-0 (Ciro Battifarano)

Armati di santa pazienza scendono in campo dopo l’una di notte Andy Murray e Philipp Kohlschreiber per la rivincita della finale di Monaco che, dopo i continui rinvii per pioggia, aveva visto soltanto di lunedì la vittoria dello scozzese in tre tiratissimi set. Un ritardo di 4 ore rispetto all’orario programmato è ben poca cosa ormai per i Giobbe del tennis. Ed il match non tradisce i pronostici che lo vogliono tirato come quasi tutti gli incontri che lo hanno preceduto quest’oggi sul Manolo Santana, dove ancora risuonano le urla delle due virago che hanno appena concluso la loro battaglia.

Kohlschreiber paga una partenza al rallentatore nel primo set ed un Murray pimpante scappa avanti 3-0 con due break. Ma il tedesco, nonostante il recente tour de force, ha ancora le forze per guadagnare campo e provare a spingere Murray dietro la linea di fondo (12 a 6 i vincenti a fine primo set a favore di Kohlschreiber) e recupera subito un break. Lo scozzese, seppur non in palla col rovescio quest’oggi, conserva però con tranquillità i successivi turni di battuta e porta a casa il primo set. Kohlschreiber continua la sua politica aggressiva nel secondo set e tra accelerazioni di rovescio e palle corte si porta subito avanti di un break. Murray ha una prima occasione di rientrare nel set nel quinto gioco, ma il servizio dà una grossa mano al tedesco che però nel suo successivo turno di battuta si fa trovare troppo falloso e rimette in pari il conto dei break. Murray però continua a lasciare l’iniziativa a Kohlschreiber (19 a 8 il saldo dei vincenti in suo favore nel secondo set) che gli strappa nuovamente il servizio e chiude il set sul suo servizio. La maggiore stanchezza del tedesco, impegnato già da ieri qui a Madrid, viene però fuori nel terzo set: nel secondo gioco salva le prime due palle break ma alla terza occasione la palla corta non supera la rete. Non ha più la lucidità per chiudere punti facili, Murray avverte la stanchezza dell’avversario e lo sposta da un lato all’altro del campo e gli infligge un parziale di 14 punti a zero che Kohlschreiber interrompe con un pregevole rovescio incrociato, primo ed unico suo vincente del set ma anche l’ultimo guizzo prima del 6-0 finale che alle 3 di notte pone fine alle sue fatiche e lo consegna al meritato riposo fino all’inizio del torneo di Roma.

Murray affronterà negli ottavi di finale Marcel Granollers, autore di una prova generosa e non meno faticosa con la quale ha avuto la meglio, dopo oltre tre ore, su Gael Monfils.

F. Verdasco b. [9] M. Cilic 6-7(5) 7-6(5) 6-3 (Diego Serra)

Parte bene Cilic sotto la calura madrilena nel primo set, va a condurre due a zero e sembra far soffrire con la sua potenza da fondo Verdasco. Tutto scritto come da copione. Nel sesto game, dopo aver strappato il servizio allo spagnolo sembra davvero pronto a chiudere il set. Ma gioca un game inguardabile, riporta il match in parità e si arriva al tiebreak. Giocato in apnea da Verdasco, a cui sono fatali due mini break. E tutti in quel momento nella piana di Madrid sono convinti di aver visto probabilmente il miglior Verdasco. Forse, ma non il Cilic di oggi, svagato e svogliato. Secondo set con un doppio break, e quindi inevitabile altro tiebreak, che Verdasco domina proprio fisicamente. Lo spagnolo perde il servizio nel quinto mini break, ma chiude strappando due volte il servizio a Cilic. Si chiude e tutto da rifare. Parte il terzo set e dagli sbuffi di Cilic, che fatica come un matto per tenere nel primo game il servizio, si capisce che tutto sia possibile. E tutto succede in due game interminabili, dove Verdasco sembra davvero essere tornato il “martello” di un tempo. Break iberico al quinto e nono game. Vittoria per Verdasco e tripudio del pubblico di Madrid. Ora derby di Spagna con Ferrer agli ottavi, per Fernando una grande soddisfazione.

 

Risultati:

[3] R. Nadal b. S. Johnson 6-4 6-3
N. Kyrgios b. [1] R. Federer 6-7(2) 7-6(5) 7-6(12)
[2] A. Murray b. P. Kohlschreiber 6-4 3-6 6-0
[7] D. Ferrer b. [Q] A. Ramos-Vinolas 6-4 6-0
[10] G. Dimitrov b. F. Fognini 3-6 6-2 7-5
L. Mayer b. [11] F. Lopez 7-6(3) 7-6(6)
[WC] M. Granollers b. [13] G. Monfils 7-6(6) 6-7(7) 6-4
[4] K. Nishikori b. D. Goffin 6-2 4-6 6-4
F. Verdasco b. [9] M. Cilic 6-7(5) 7-6(5) 6-3
[14] R. Bautista Agut b. S. Querrey 7-5 6-4
[16] J. Isner b. [Q] T. Bellucci 7-6(5) 6-7(11) 6-1
[6] T. Berdych b. R. Gasquet 7-6(3) 7-5
S. Bolelli b. [Q] L. Vanni 4-6 6-3 6-2
[12] J.W. Tsonga b. J. Sock 6-3 1-6 7-6(4)

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement