WTA Madrid: Serena, che spavento! Azarenka spreca 3 MP. Vinci crolla al terzo

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WTA Madrid: Serena, che spavento! Azarenka spreca 3 MP. Vinci crolla al terzo

E’ Petra Kvitova la prima quartofinalista del WTA Premier di Madrid, 6-1 6-4 ad Anastasia Pavlyuchenkova. Soffre Maria Sharapova, che la spunta su Caroline Garcia 7-5 al terzo. Salva 3 match point Serena Williams, ancora imbattuta in questo 2015, mentre Wozniacki supera Radwanska in due set. Roberta Vinci cede il terzo set per 6-0 contro Lucie Safarova dopo aver vinto il secondo al tiebreak annullando un match point, Suarez-Navarro in tre su Ivanovic

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Le 35 giocatrici ad aver vinto un incontro salvando match point in questo 2015

[13] L. Safarova b. R. Vinci 6-4 6-7(6) 6-0 (Valerio Vignoli)

Roberta Vinci, a dispetto di precedenti piuttosto favorevoli (4-2 in assoluto, 2-0 sulla terra rossa) soccombe sotto la potenza dei colpi della ceca Lucie Safarova, n. 14 del ranking WTA, con il punteggio di 6-4 6-7 6-0, in poco meno di due ore di gioco. Partenza sprint per la 32enne tennista tarantina che nel primo set strappa la battuta alla sua avversaria nel quarto game. Ma sul 4-1 in favore della Vinci comincia l’impetuosa rimonta della Safarova che conquista 5 giochi consecutivi e porta a casa il parziale. La storia sembra ripetersi nel secondo set. L’azzurra sale ancora in vantaggio, andando a servire per rimettere in discussione l’incontro sul 5-2. Ma purtroppo perde il gioco a 30. La 28enne mancina di Brno ne approfitta e si rifugia nel tiebreak, dove però si impone la Vinci per 8 punti a 6, dopo aver annullato un match point. Nel set decisivo purtroppo è la Safarova a dominare, rifilando un bagel alla nostra portacolori. L’ex fidanzata di Tomas Berdych approda dunque al terzo turno. Peccato per la giocatrice pugliese che comunque può essere soddisfatta per le due vittorie precedenti contro Puig e Cornet, essenziali per risollevare il morale dopo un inizio di stagione molto complicato.

[1] S. Williams b. V. Azarenka 7-6(5) 3-6 7-6(1) (Giorgio Laurenti)

Difficile raccontare quello che potrebbe essere stato il match più avvincente  di tutto il Premier di Madrid (pur essendo solo mercoledì). Victoria Azarenka getta letteralmente alle ortiche un incontro che avrebbe potuto darle una grande iniezione di fiducia: sarebbe stata la prima a battere Serena Williams quest’anno (e in che modo). Ci è andata non vicina, di più. Tre match point consecutivi sul 6-5 e servizio al terzo. Invece siamo qui a scrivere dell’ennesima (ventitreesima) vittoria di Serena Williams in questo 2015. Peccato soprattutto perché per quello che si è visto sul Manolo Santana le due tenniste avrebbero dovuto incontrarsi con ben altra posta in palio.

Primo set equilibrato in cui la Azarenka serve una percentuale di prime sul 90% concedendo poco o nulla alla Williams. La due volte campionessa di Madrid invece alterna vincenti a errori gratuiti ma comunque di palle break nemmeno l’ombra. A inizio tiebreak la statunitense sbaglia più del dovuto, clamoroso  lo schiaffo di diritto mancato sul 2-1 per la Azarenka, e al cambio di campo si ritrova sotto 5-1. Qui però inizia il primo capitolo dei rimpianti della numero 31 del mondo. Fattasi recuperare tre punti, sul 5-4 commette un doppio fallo, nel punto successivo serve una seconda che la Williams attacca senza problemi e infine sbaglia un diritto che regala il primo set all’avversaria.

Una simile occasione mancata contro la più forte giocatrice del circuito avrebbe potuto essere una mazzata per qualsiasi giocatrice, non per la Azarenka che pur non sostenuta dal servizio come nel primo set riesce a reagire immediatamente al primo break del match nel quinto gioco e a vincere i successivi tre giochi (il secondo break arriva su un doppio fallo della Williams), chiudendo al servizio 6-3.

Nel set decisivo la Williams si porta subito avanti 3-0 con un break. Anche questa volta però la Azarenka non ci sta e, aiutata sempre da qualche errore di troppo della Williams, riporta il punteggio sul 3-3. I game successivi sono lottatissimi ma si arriva sul 5-5 senza scossoni. Nel gioco successivo su una palla break la Azarenka con una gran risposta costringe all’errore la Williams. Tre gratuiti di quest’ultima e arriviamo ai tre match point consecutivi e al secondo capitolo dei rimpianti della Azarenka. I primi li annulla da campionessa la Williams, sul terzo serve una prima che a vedere la reazione della bielorussa sembrerebbe dentro ma il giudice di sedia scende a controllare e la trova larga. Seconda di servizio e doppio fallo, l’ottavo del match. Ma non sono finiti qui, la tensione la porta a sbagliare i successivi quattro servizi regalando così il game, e di fatto il match, alla Williams. Sì perché il tiebreak non ha storia, finisce 7-1 e con la ventitreesima vittoria stagionale dell’americana.

[3] M. Sharapova b. C. Garcia 6-2 4-6 7-5 (Marco Lauria)

Match di straordinaria intensità emotiva quello andato in scena sul Manolo Santana tra la campionessa in carica Maria Sharapova e un vigorosa Caroline Garcia. Il primo set è tutto ad appannaggio della siberiana, che preme in risposta trovando profondità che le consentono di aprire il campo e chiudere brillantemente. L’unico passaggio a vuoto della russa è nel quarto gioco, quando spiana la strada al controbreak della Garcia con due gratuiti che rendono meno doloroso un passivo comunque importante. La transalpina apre il secondo set frenando il parziale di quattro giochi a zero e incrementando i quindici ricavati dalla seconda di servizio. L’equilibrio si spezza nel quinto game, allorché la francese muove bene la Sharapova e trova il break. Il ritorno di Masha è veemente e il controbreak a zero immediato, ma la Garcia non si perde d’animo e sul 5-4 gioca un grande game in ribattuta, impattando meravigliosamente di dritto e costringendo due volte la russa a demivolèe di fortuna da fondo sulle quali si avventa pareggiando i conti. I rapidi briefing con papà Garcia sembrano sortire effetti positivi sul gioco di Caroline che continua insistentemente a martellare in risposta. La Sharapova nei turni di servizio riesce sovente a cavarsela per il rotto della cuffia, seminando seconde che schizzano via colpendo le righe. Sul 5 cinque pari il terzo set gira a favore della siberiana, la Garcia annulla la prima palla break andando in doppia cifra con gli ace, ma sulla seconda affossa in rete il rovescio bimane e consente alla Sharapova di servire per il match e chiudere 7-5 tra gli applausi di un appagato parterre.

[4] P.Kvitova b. A.Pavlyuchenkova 6-1 6-4 (Carlo Carnevale)

Prosegue tranquillo il cammino di Petra Kvitova, che approfitta di una Pavlyuchenkova quanto mai sonnolenta per approdare ai quarti di finale: la vincitrice dell’edizione 2011 gioca un incontro di gran lunga migliore rispetto ai precedenti dei giorni scorsi, colpendo con estrema pulizia da fondo e variando sapientemente le traiettorie e i ritmi al servizio. Pavlyuchenkova può davvero poco contro i fendenti della ceca, e si incarta nelle proprie turbe alla battuta, concedendo due doppi falli consecutivi nel sesto gioco per permettere il definitivo strappo all’avversaria, che fa suo il primo parziale ai vantaggi, ricorrendo a due poderose uncinate di dritto. La russa, che al turno precedente ha sconfitto la nostra Errani salvando matchpoint, pare atleticamente non prontissima, tira forte ma fa fatica negli spostamenti laterali e alla Kvitova basta di fatto indovinare qualche soluzione appena più profonda per comandare: il secondo set segue lo stampo del primo, la campionessa di Wimbledon in carica impatta bene alla risposta e preme con le suole ancorate alla riga, ottiene il break per il 2-1 e da lì va in velocità di crociera. Pavlyuchenkova trova un minimo di coraggio per il controbreak del 4-4, che si rivela però una fumata nera: due giochi consecutivi della Kvitova, con tre palle break annullate al momento di servire per il match, le aprono le porte del quarto turno contro la vincente tra Begu e Strycova.

[5] C. Wozniacki b. [9] A. Radwanska 6-3 6-2 (Giovanni Vianello)

Terzo turno dai nomi altisonanti sullo Stadium 3 di Madrid: ad affrontarsi Caroline Wozniacki, testa di serie numero 5, e Agnieszka Radwanska, testa di serie numero nove. La partita ha mostrato qualche bel punto, come spesso accade quando Maga Aga è in campo, ma non ha regalato molte emozioni, in quanto la Wozniacki è riuscita a vincere 6-3 6-2 imponendo il proprio dominio sin dall’avvio. Il primo set è partito come un festival del break, nei primi quattro giochi nessuna delle due giocatrici è riuscita a tenere il servizio. La prima a riuscire nell’”impresa” è stata la Wozniacki, che ha strappato la battuta nel sesto gioco e ha in seguito vinto un altro game di servizio per il 5-2; a questo punto la polacca è finalmente riuscita a tenere un servizio, ma nel game successivo la Wozniacki ha chiuso il set 6-3. Nel secondo set c’è stato un avvio un po’ più promettente, le due giocatrici hanno entrambe tenuto i propri primi game di servizio, ma al terzo gioco la Wozniacki ha ancora una volta breakkato l’avversaria. La Radwanska a questo punto è riuscita a portare a casa il successivo game di risposta, ma dal 2-2 pari la Wozniacki ha aumentato la pressione da fondo ed è riuscita a dominare i successivi quattro game, vincendo il secondo set e quindi anche la partita per 6-2; per la Radwanska prosegue il periodo di scarsa brillantezza dimostrato in tutto l’arco di questo 2015, la Wozniacki ha invece mostrato una discreta solidità.

[10] C. Suarez-Navarro b. [7] A. Ivanovic 7-5 1-6 6-4 (Carlo Carnevale)

Successo di carattere per Carla Suarez-Navarro, maturato in due ore e cinque minuti di tennis altalenante, per avere la meglio su una Ivanovic fragile sopratutto dal punto di vista dei nervi: svariate le situazioni in cui la serba in vantaggio nel game ha poi ceduto più punti in fila, e la poca serenità si è vista anche negli scarsi incoraggiamenti che di solito invece abbondano. Suarez-Navarro è rapidissima con i piedi, illumina il campo con il suo caratteristico rovescio a una mano, senza disdegnare di girare attorno alla palla per far esplodere un dritto oggi a tratti incontenibile; la Ivanovic invece punge molto di più dal lato destro, scivola in allungo con buon tempismo, ma si tradisce con un servizio ben poco convincente. Il primo parziale vede tre break complessivi fino al 5-3 per la spagnola, che nel gioco successivo spreca tre set point in fila: Ivanovic sembra scarica, ma risolve i drammi con buona aggressività, cercando le righe senza risparmiarsi. La serba tiene il servizio, e riesce a rientrare sul 5-5 alla quarta occasione, salvando due ulteriori chance di chiudere il set grazie ai due errori consecutivi di rovescio con cui la Suarez le regala il game: l’iberica resta comunque concentrata, e reagisce bene ai continui cambi lungolinea dell’avversaria, ricorrendo saggiamente allo slice per procurarsi una seconda opportunità di servire per il set, trasformata con un game a 30 marchiato da due stupende manovre di dritto. Ivanovic non si disunisce, e ribalta l’inerzia dell’incontro con cinque giochi di seguito, ottenuti grazie ad un ritrovato dritto ad uscire con cui propone insidiosi rimbalzi alti al rovescio dell’avversaria; Suarez va in confusione e scambia troppo corto, con morbidi tentativi che sono facili prede degli attacchi della serba, la quale si trova 5-0 e poi 6-1 senza alzare un sopracciglio. È l’inizio di un terzo parziale non bello, colorato solo da un innalzamento del tasso tecnico nel finale: cinque break consecutivi fino al 5-3 Suarez, che come nel primo set si raffredda all’improvviso e a zero cede la battuta ad un’indomita Ivanovic, brava a premere in risposta con il solito dritto, ma ingenua nel game subito successivo. La serba è infatti costretta a muoversi più di quanto vorrebbe, e dal 30-30 manca il campo di metri per due volte, regalando alla Suarez la possibilità di festeggiare rumorosamente: l’iberica avrà nei quarti di finale Serena Williams, che nei cinque precedenti le ha rifilato altrettanti bagel (addirittura un doppio 6-0 agli US Open 2013), ma ha seriamente rischiato contro Azarenka in giornata.

Risultati:

[3] M. Sharapova b. C. Garcia 6-2 4-6 7-5
[1] S. Williams b. V. Azarenka 7-6(5) 3-6 7-6(1)
S. Kuznetsova b. S. Stosur 5-7 6-2 7-6(5)
[4] P. Kvitova b. A. Pavlyuchenkova 6-1 6-4
I.C. Begu b. B. Strycova 6-4 6-4
[5] C. Wozniacki b. [9] A. Radwanska 6-3 6-2
[10] C. Suarez Navarro b. [7] A. Ivanovic 7-5 1-6 6-4
[13] L. Safarova b. R. Vinci 6-4 6-7(6) 6-0

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