WTA Roma: Suarez Navarro eroica, è in finale con Sharapova (che torna n.2)

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WTA Roma: Suarez Navarro eroica, è in finale con Sharapova (che torna n.2)

Carla Suarez Navarro elimina la N.2 del mondo Simona Halep nella prima semifinale del Premier 5 di Roma al Foro Italico al termine di un match di altissimo livello durato 2h29. La Halep aveva dominato il primo set e preso un break di vantaggio nel secondo. Daria Gavrilova scalda il pubblico del Foro Italico ma è condizionata da problemi ai muscoli addominali e si arrende a Maria Sharapova che centra la terza finale a Roma, scavalcando Simona Halep al N.2 della classifica mondiale

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[10] C. Suarez-Navarro b [2] S. Halep 2-6 6-3 7-5 (Ciro Battifarano)

Nella prima semifinale femminile Carla Suàrez Navarro e Simona Halep hanno dato vita ad un match intenso sia dal punto di vista fisico che della tenuta mentale. Terzo set al cardiopalma con un’emorragia di break e con Halep che per prima mantiene il suo turno di battuta nel nono gioco e sul servizio della spagnola è a due punti dal match, ma Suàrez Navarro, tenace come al solito, non molla ed arriva per la prima volta in finale a Roma. I precedenti tra le due giocatrici tornano in equilibrio sul 5-5 (la Suarez ha sempre vinto però nei match su terra battuta, 4-0)

Nel primo set inizio pacato di Simona Halep che, non spostandosi dalla linea di fondo, va subito sotto di un break. La rumena capisce subito che deve mettere pressione alla sua avversaria che altrimenti ha vita facile nel cercare gli angoli del campo e inizia a prendere il comando di ogni scambio, entra in campo e mette a segno un parziale di sei giochi a zero, impressionando tutti. Ha ragione Barazzutti nel definire questa Halep “una macchina da guerra”.

Sulla scia del primo set Halep strappa in apertura di secondo set il servizio alla spagnola. Ma la “macchina da guerra” è umana e ha un vistoso calo, accorcia i suoi colpi ed inizia a sbagliare soprattutto col dritto (24 errori gratuiti soltanto nel secondo set) mentre Suàrez Navarro, sempre ben aiutata dal suo coach, è brava leggere la situazione, tiene bene da fondo e finalmente ha la possibilità di trovare anche lei delle vincenti accelerazioni principalmente con dei pregevoli cross di rovescio che le consentono di ribaltare la situazione. Qualche goccia di pioggia forse instilla nella rumena la speranza di una provvidenziale pausa, ma il meteo non la assiste. Halep sembra non reggere più, fa fatica a piegarsi sulle gambe, riesce a tenere solo una volta il servizio in tutto il set. Si va al terzo.

Nel terzo e decisivo set le giocatrici cedono sistematicamente i loro turni di battuta nei primi otto giochi. Il servizio è diventato definitivamente una mera rimessa in gioco della palla (a fine match saranno 18 break su 29 turni di battuta). Adesso tutte e due le giocatrici sono in difetto di ossigeno. Halep nel terzo capisce che non ce la fa cercare il vincente ad ogni punto e rallenta sbagliando meno. Nel nono gioco ci si prepara per l’ennesimo break con la spagnola che va avanti 0-30 ma gli errori non mancano, la rumena riesce per prima a tenere un turno di servizio  e si porta avanti 0-30 nel successivo turno di battuta di Suàrez Navarro. A due punti dal match affossa tre diritti consecutivi in rete e consente alla spagnola di impattare sul 5 pari. Halep andrà in vantaggio 30 -0 anche nei due successivi giochi, ma nel primo sul servizio della rumena è brava la spagnola a trovare due buoni cross stretti sia con il dritto che con il rovescio. Nell’ultimo gioco invece la rumena lascia di nuovo spazio ai suoi errori e al terzo match point, con l’ennesimo errore di dritto, consegna il match nelle mani della spagnola.
La spagnola da lunedì raggiungerà il suo best ranking  – numero 8 se perderà in finale altrimenti numero 7 – e quindi sarà sicuramente tra le prime otto teste di serie del Roland Garros.

Suarez Navarro-Halep

[3] M. Sharapova b [Q] D. Gavrilova 7-5 6-3 (da Roma, Roberto Dell’Olivo)

Maria Sharapova  in finale  contro Carla Suarez Navarro, superato l’ostacolo Dasha Gavrilova nel derby russo della seconda semifinale di giornata. Il derby che non ti aspetti, contro Gavrilova numero 78 Wta, con passaporto russo , ma in attesa di diventare australiana, allenandosi nel mentre anche in Italia un mesetto a Tirrenia.

Gavrilova a Roma ha superato le qualificazioni  eliminando strada facendo la bella Ivanovic oltre all’intera nazionale svizzera, Bencic e Bacsinsky, raccogliendo anche i complimenti di Martina Hingis: “Dasha mi piace, Ha grande grinta e carattere, fin da quando era junior” (raggiungendo peraltro la prima posizione mondiale).

Un solo precedente , quello di Miami vinto proprio da Dasha contro la due volte campionessa di Roma , nel 2011 e 2012, che oggi non vuole farsi sfuggire l’occasione di centrare la sua terza finalissima al Foro Italico.

Due caratteri diversi, lo si vede già da come entrano in campo, Daria sorride a tutti, Maria col solito sguardo verso il basso, concentrata esclusivamente sull’incontro.

Sharapova è la prima a premere sull’accelerazione. Sono subito 5 i punti consecutivi a suo favore. Ma, pur collezionando diverse palle break, Masha non è capace di tenere in campo più di quattro colpi consecutivi. Vuole chiudere subito lo scambio, ricordando vagamente una giocatrice a caso nostrana.

Troppi i gratuiti soprattutto per una ex numero uno che vanta  il career Slam nel suo palmares. C’è  molta tensione, le due russe non devono essere poi tanto amiche. Gavrilova varia spesso il ritmo, aiutando Maria a commettere qualche errore di troppo. Sul 6-5 a favore di Sharapova arriva inatteso un medical time out per Gavrilova. Problemi agli addominali la costringono ad uscire qualche minuto dal campo e quando rientra deve servire per allungare il set. Ma perde il ritmo e Sharapova ne approfitta chiudendo 7-5 in poco più di un’ora. Non è comunque ancora l’ora di alzare bandiera bianca per la russo – australiana che sull’uno pari ottiene anche un break . E’ il momento più divertente del match. Un punto su tutti: il recupero di Gavrilova su una palla corta di Maria che alza un pallonetto,  bloccato da una veronica cui fa seguito uno spettacolare lungo linea di rovescio. Il pubblico si infiamma e Sharapova trova il modo di farsi anche apostrofare, lamentandosi con l’arbitro per il troppo “vociferare” di qualche tifoso durante gli scambi. Conseguenza : un’autentica bordata di fischi. Sharapova non si scompone e va avanti per la sua strada.  C’è da soffrire per portare a casa questa partita. Maria lo sapeva fin dall’inizio , urla solo un filino più del suo solito. Gavrilova non emette invece alcun suono, stringe i denti , cerca di resistere, ma subisce due break e cede alla fine 6-3 in un ora e quarantasette minuti. Sharapova torna così in finale a Roma dopo il successo del 2012 contro Na Li. Gavrilova vince invece il suo torneo. Dalle quali fino alle semi  con una crescita di gioco e di classifica che proseguirà sicuramente nei prossimi mesi. Nel mentre gli applausi del Centrale sono quasi tutti per lei. Ma certo una finale Sharapova- Suarez Navarro appare più nobile per questi Internazionali d’Italia. Negli scontri diretti  è in vantaggio la russa per  3-1 nei confronti della spagnola. Tutti giocati sul cemento, ma sulla terra Suarez Navarro ha le armi per poter far male a Sharapova.

Sharapova-Gavrilova

Risultati:

[10] C. Suarez-Navarro b [2] S. Halep 2-6 6-3 7-5
[3] M. Sharapova b [Q] D. Gavrilova 7-5 6-3

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