Proprio sicuri che Djokovic non sia invincibile? Il Grande Slam è alla sua portata

Editoriali del Direttore

Proprio sicuri che Djokovic non sia invincibile? Il Grande Slam è alla sua portata

Dai tempi di Rod Laver nessuno ha avuto più armi di lui per centrare il grande obiettivo. Quando vuole domina. E Roger Federer è stato dominato più del 64 63. Penso vincerà a Parigi, anche se c’è un piccolo tarlo nella sua testa.

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Un crescendo rossiniano quello di Novak Djokovic a Roma. Forse perchè si era riposato mentre gli altri giocavano a Madrid, ma all’inizio del torneo – da lui vinto oggi per la quarta volta – aveva stentato non poco e non era parso così brillante come invece nella finale contro Federer che a parer mio ha dominato molto più nettamente di quanto dica un punteggio solo apparentemente equilibrato. Infatti lui ha detto: È stata la mia miglior partita della settimana….” e ha concluso “Ma non mi sento invincibile…”. Mah, mai dire mai, ma davvero invece in questo periodo lui sembra invece proprio invincibile. L’unico che potrebbe insidiarlo sarebbe il miglior Nadal, ma dal Roland Garros 2014 non l’abbiamo più visto. Che gli riesca l’ennesima resurrezione mi pare difficile. Chi vivrà vedrà.

Ma il 6-4 6-3 di oggi pare conseguenza di un equilibrio che non c’è stato, se è vero come è vero che Djokovic ha ceduto in dieci turni di servizio appena dieci punti e tre in un game solo, quello sul 4 pari che è stato l’ultimo momento nel quale Roger è stato in partita. Va da sé che Roger, capace di conquistare lì l’unica sua pallabreak – dopo essere salito sullo 0-30 – certamente stato molto più vicino a vincere in quella memorabile finale del 2006 con Nadal, cinque set e oltre 5 ore di tennis spaziale, quando prima di perdere al tie-break decisivo, aveva avuto anche due matchpoint e aveva lì sbagliato due dritti che non dimenticherà tanto facilmente, pur avendo vinto lui in carriera tutto e di più.

All’avvio Djokovic ha perso un set con Almagro, un set con Bellucci, un set con Nishikori. E nemmeno contro David Ferrer in semifinale, pur battuto 6-4 6-4, mi era piaciuto moltissimo. Anche in quel match, però, era stato molto concreto, non aveva mai perso il servizio, un brekkino a set (sull’1 pari del primo set, sul 4-5 del secondo… situazioni di punteggio simili a quelle con Federer ma a set rovesciati) e Ferrer rispedito a casa.

Insomma, togliete una “r” e mettete una “d” e una “e”, Federer al posto di Ferrer, e direi che la sostanza non è cambiata. Non c’è davvero stata tutta questa differenza, sebbene il tipo di tennis che possono far vedere l’operaio spagnolo e l’artista svizzero è certamente assai diverso. Si sono visti più scambi prolungati nel match con Ferrer perché lo spagnolo aveva cercato di spingere da fondo e il match era stato di grande intensità, pochissime volee (e più di Djokovic che aveva azzardato anche diverse palle corte, ma non sempre coronate da successo: gli sono servite però a metterle a posto; con Federer ne ha giocate alcune eccellenti) mentre contro Federer abbiamo visto qualche sprazzo di gioco a rete di grande qualità (più di Federer). Poi chiaramente Federer è capace di giocare colpi che nessun altro neppure immagina di poter fare. In particolare alcuni rovesci lungolinea e certi dritti incrociati sono stati uno show nello spettacolo.

Djokovic è una spanna superiore a tutti in questo momento. Ha una forza fisica mostruosa, serve costantemente fra i 198 e i 210 km orari, solo il servizio esterno sui punti pari, con molto kick, gli ha procurato un’infinità di punti su Federer che, non troppo reattivo, lasciava troppo spazio sulla sua destra. Da fondocampo non ha punti deboli. Che tu gli giochi sul dritto opure sul rovescio, lui riesce sempre a spingere al massimo. Mentre Wawrinka sabato sera aveva mostrato di soffrire pazzescamente gli slice di rovescio di Federer, perchè non riusciva con il polso a liftare e a tirarli su per dargli sufficiente rotazione e velocità e superare la rete, Djokovic perfino con il rovescio a due mani si piega fino a terra, potrebbe toccarla con il naso, e colpisce con inaudita violenza e profondità. Pazzesco. In più ha una capacità di concentrazione spaventosa: gli basta strappare il servizio una volta per set ad un avverasario e poi il suo non lo molla mai. È il n.1 del mondo con un distacco monstre. E lo merita. Quest’anno ha vinto tutto quel che contava. Forse nessuno, a parte Federer nel 2005 e nel 2006 (ma c’era il miglior Nadal a Parigi) ha mai avuto più chances dai tempi di Rod Laver di realizzare il Grande Slam. Perchè Novak è un giocatore super-completo. Gioca bene su tutte le superfici e in più questo è un momento storico nel quale tre dei quattro Fab Four per un motivo o per l’altro non sono straordinariamente competitivi.

Meglio questo 2015 del 2011? Aspettiamo, ma se vince il Roland Garros certo che sì. 22 vittorie di fila, ma nel 2011 nel fece 42. A vincere quattro edizioni degli Internazionali c’era riuscito solo Nadal (che ne ha vinti 7). Ma nessuno, nemmeno Federer, aveva mai vinto tutti i primi 4 Master 1000 dell’anno (avendo lui saltato Madrid…chissà se ha mancato un record, ma credo abbia fatto bene). Io penso che vincerà anche a Parigi… anche se lui ha detto che preferirebbe non dover incontrare Nadal. E questo qualcosa vuol dire… un piccolo tarlo nella testa di Nole.

Anche Maria Sharapova non è messa male. Tre vittorie a Roma non è cosa da poco. Anche lei gode di un periodo storico in cui il tennis femminile di vertice non brilla. E lei ne approfitta. Lei ha vinto 35 tornei, la Suarez Navarro uno solo, all’Estoril (10 km più in là…) e questo vorrà pur dire qualcosa. La spagnola si può consolare con una statistica del tutto particolare, peraltro nota: è la più forte tennista del mondo con il rovescio ad una mano. E la seconda è Roby Vinci, n. 44. Come sono cambiati i tempi dacché il mio maestro al CT Firenze provò invano a correggermi dicendomi “Con il rovescio a due mani non si va da nessuna parte nel tennis”! Non erano ancora apparsi all’orizzonte Jimmy Connors (classe 1952), Harold Solomon, Eddie Dibbs e Chris Evert (classe 1956).

Novak Djokovic può strappare il record di Slam di Roger Federer?

Risultati delle finali:

Djokovic b. Federer 6-4,6-3
Sharapova b. Suarez Navarro 4-6 7-5 6-1
Babos-Mladenovic b. Mirza-Hingis 6-4,6-3
Cuevas-Marrero b.Granollers-Lopez 6-4,7-5

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