Roland Garros femminile con poche certezze

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Roland Garros femminile con poche certezze

A differenza delle ultime stagioni i tornei di preparazione hanno dato indicazioni meno chiare in vista dello Slam sulla terra rossa

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Verso Parigi con poche certezze. Così sintetizzerei la situazione del tennis femminile in questo momento. In sede di presentazione della stagione sulla terra battuta avevo preparato una tabella riassuntiva da cui si deduceva che negli ultimi tre anni tutti i tornei importanti sul rosso erano stati vinti esclusivamente da Williams e Sharapova. Quest’anno invece sembra di essere tornati al 2011, con una tedesca a vincere il torneo di casa (Kerber, sempre contro Wozniacki), Kvitova a Madrid e Sharapova a Roma. Lo schema però non potrà ripetersi sino in fondo, visto che la vincitrice del Roland Garros 2011, Li Na, nel frattempo si è ritirata.

Tab pre RG 2015

Se invece vogliamo affrontare un discorso più soggettivo, vale a dire quello relativo al livello di gioco espresso dalle più forti, allora secondo me c’è stato un leggero calo rispetto alla stagione precedente. A parte qualche eccezione (Suarez Navarro, Kvitova, Wozniacki) la maggior parte delle tenniste di vertice secondo me ha giocato un po’ meno bene rispetto al 2014. Difficile dire se per una differente gestione delle forze in vista del torneo più importante o perché non sempre si riesce a raggiungere la forma quando lo si desidera. Ecco come stanno, secondo me, le prime dieci del ranking.

1) Serena Williams
Miglior risultato in carriera al Roland Garros: vittoria (2002, 2013)
Risultato 2014: secondo turno (Muguruza def Williams 6-2, 6-2)

L’anno scorso Williams aveva vinto a Roma e, da campionessa in carica, a Parigi si presentava come grande favorita per la riconferma. Invece venne eliminata addirittura al secondo turno da Muguruza, giocatrice in grado di sostenere il confronto con il tennis potente di Serena.
Williams ha dichiarato recentemente di avere sbagliato l’avvicinamento allo Slam 2014, allenandosi troppo poco nella settimana precedente, e di non avere l’intenzione di ripetere l’errore.
Per quanto ho visto, a me sulla terra non è sembrata ai livelli dell’anno scorso: dopo il weekend non entusiasmante di Fed Cup, ha saltato Stoccarda, e a Madrid si è salvata per il rotto della cuffia contro Azarenka; mentre ha racimolato appena cinque giochi contro Kvitova. A Roma ha giocato solo un incontro, e poi si è ritirata.
E’ vero che in sostanza ha perso un solo match (che le è costato l’imbattibilità del 2015) ma ha anche giocato poco. Il ritiro è sembrato precauzionale, per cui non penso avrà problemi fisici seri. La salute è salvaguardata, ma al momento la forma resta una incognita.

2) Maria Sharapova
Miglior risultato RG: vittoria (2012, 2014)
Risultato 2014: vittoria

La vincitrice del torneo di Roma ha dimostrato di essere in crescita rispetto alla giocatrice un po’ arrugginita di Stoccarda, costretta a saltare la Fed Cup per un piccolo infortunio.
A mio avviso, però, il suo livello di gioco su terra quest’anno non ha raggiunto quello del 2014. Insolitamente incerta nella risposta al servizio, e anche meno solida nel palleggio, con un numero di errori gratuiti superiore ai suoi migliori standard.
Il fatto che malgrado tutto abbia ugualmente vinto gli Internazionali testimonia secondo me due cose: che in questo momento forse manca una concorrenza particolarmente insidiosa; ma soprattutto quanto sia eccezionale la sua forza mentale, che le consente di venire a capo di match in cui non gioca al meglio. Sotto questo aspetto segnalo la partita di Madrid contro Garcia, in cui ha saputo spuntarla grazie al killer instinct, visto che secondo me  la sua avversaria stava giocando meglio di lei. È la campionessa in carica a Parigi, e la possibilità di ripetersi c’è. Per chi ci crede, segnalo che contro di lei c’è la cabala: non ha mai vinto uno Slam negli anni dispari (successi nel 2004, 2006, 2008, 2012, 2014).

3) Simona Halep
Miglior risultato RG: finale (2014)
Risultato 2014: finale (Sharapova def Halep 6-4, 6-7, 6-4)

Luci e ombre per Simona Halep. Ha perso a Stoccarda da Wozniacki, a Madrid da Cornet e a Roma da Suarez. La sconfitta più inattesa è stata quella di Madrid, visto che negli altri due casi ha trovato avversarie in forma eccezionale. Ma in compenso ci sono stati anche match positivi: quello di Stoccarda con Muguruza (giocatrice molto sofferta in passato) e quelli di Roma in cui ha lasciato le briciole alle avversarie dei primi turni.
Ma forse l’aspetto più importante lo si è ricavato dalle ultime interviste, in cui Halep ha dichiarato di essere fisicamente del tutto a posto; e la cosa non è da trascurare, visto che era arrivata alla conclusione della stagione su cemento con qualche acciacco. Essere sana e con il pieno di energie è fondamentale per uno Slam che richiede molto sul piano fisico come quello parigino. Sempre molto costante, mi sembra difficile che possa uscire al Roland Garros per una giornata storta: la mia impressione è che per batterla occorrerà giocare ad un livello davvero alto, e non è detto che ci sia qualcuna in grado di raggiungerlo.

4) Petra Kvitova
Miglior risultato RG: semifinale (2012)
Risultato 2014: terzo turno (Kuznetsova def Kvitova 6-7, 6-1, 9-7)

Due mesi senza partite, rientro in Fed Cup e poi la sconfitta a Stoccarda all’esordio contro Madison Brangle. Sembrava in difficoltà, invece si è ritrovata strada facendo a Madrid, arrivando a giocare benissimo; mentre è apparsa un po’ provata a Roma. Non credo che sia un caso che abbia bissato (dopo quattro anni) la vittoria proprio a Madrid: è il torneo su terra con le condizioni più veloci, cioè più adatte al suo tipo di tennis.
La forma sembra esserci, ma in Francia ci sono almeno due aspetti che sono a suo sfavore: le condizioni di gioco lente (per le sue caratteristiche), e la possibilità di trovare giornate calde, che Petra fatica a digerire. Sulla terra battuta soffre particolarmente le giocatrici difensiviste e quindi anche il tabellone sarà importante per capire fin dove potrà arrivare.

5) Caroline Wozniacki
Miglior risultato RG: quarto di finale (2010)
Risultato 2014: primo turno (Wickmayer def Wozniacki 7-6, 4-6, 6-2)

L’anno scorso a Parigi Caroline era reduce dallo choc del mancato matrimonio, e al primo turno perse una partita affrontata chiaramente con la testa altrove.
Nel stagione su terra 2015 Wozniacki è invece partita benissimo, ma poi è sembrata in leggera flessione. Davvero molto brava a Stoccarda (dove ha sconfitto Safarova, Suarez, Halep prima di perdere in finale da Kerber), in Spagna mi è parsa un po’ meno incisiva, anche se una sconfitta contro Sharapova ci può sempre stare.
Contro Azarenka a Roma ha confermato che ultimamente sembra proprio non riuscire a trovare la formula giusta per affrontare Vika: tre partite e zero set vinti nel 2015. Non è uscita in modo brillante dagli Internazionali, ma dopo tre anni negativi ha ritrovato la capacità di fare risultati sul rosso. Se recupera la forma e la convinzione di Stoccarda penso potrebbe fare strada.

6) Eugenie Bouchard
Miglior risultato RG: semifinale (2014)
Risultato 2014: semifinale (Sharapova def Bouchard 4-6, 7-5, 6-2)

Un 2014 da incorniciare (sopratutto negli Slam) e un 2015 da dimenticare; almeno sino a oggi. Dopo gli exploit che l’hanno proiettata ai vertici del tennis femminile è arrivata la difficile fase della conferma. Con le avversarie che l’aspettano al varco, i media che ne hanno fatta una protagonista caricandola di responsabilità e un nuovo allenatore (ex di Azarenka) assunto per cercare di invertire il trend negativo.
Se non altro a Roma è riuscita a sfiorare la vittoria contro Suarez Navarro, anche se l’ha mancata in un rocambolesco finale. L’anno scorso a Parigi contro la stessa avversaria era invece riuscita ad aggiudicarsi un match in cui era stata indietro in tutte e tre i set. Ma quella era una Bouchard che mentalmente era fortissima e senza incertezze. Al Roland Garros arrivano punti pesanti in scadenza, e il rischio è quello di cominciare un arretramento nel ranking difficile da contrastare.

7) Ana Ivanovic
Miglior risultato RG: vittoria (2008)
Risultato 2014: terzo turno (Safarova def Ivanovic 6-3, 6-3)

Una stagione su terra in linea con la parte iniziale dell’anno, vale a dire chiaramente inferiore allo stesso periodo del 2014. Sconfitta a Stoccarda da Garcia, a Madrid da Suarez e a Roma da Gavrilova. La vittoria con Svitolina non basta a rendere sufficiente il rendimento di una giocatrice che era classificata al numero 5 del mondo.
Ivanovic è reduce dall’ennesimo divorzio dall’allenatore, a conferma di una fase difficile della carriera. L’anno scorso aveva fatto benissimo nei tornei WTA ma deluso negli Slam; chissà che a Parigi non riesca a fare l’opposto trovando finalmente un risultato positivo. I suoi picchi di gioco glielo consentirebbero, bisogna vedere se riuscirà ad essere all’altezza anche sul piano psicologico, superando l’opaco momento attuale.

8) Carla Suarez Navarro
Miglior risultato RG: quarti di finale (2008 e 2014)
Risultato 2014: quarto di finale (Bouchard def Suarez 7-6, 2-6, 7-5)

Non credo occorra dire molto: è la tennista del momento, per come ha giocato e per i progressi mostrati su tutte le superfici. Quarta nella Race, a conferma di un inizio anno eccezionale.
Quarti di finale a Stoccarda (sconfitta da Wozniacki), quarti a Madrid (battuta da Serena, che per ora non riesce proprio a contrastare) e finale a Roma, dopo aver sconfitto tre top ten (Bouchard, Kvitova, Halep). Per formazione giovanile e risultati del passato è probabilmente la più specialista della terra delle prime otto teste di serie. Da esordiente nel 2008 a Parigi riuscì ad arrivare ai quarti di finale (partendo dalle qualificazioni).
A Roma ha terminato la finale un po’ in riserva di energie, ma in tutta la stagione ha dimostrato di avere una condizione e un fondo invidiabili, visto che ha vinto quasi tutte le partite andate al terzo set (16 vinte, 4 perse). I dubbi sono soprattutto sul piano caratteriale, dato che negli anni passati aveva mostrato grandi difficoltà nel chiudere le partite. Quest’anno è progredita sotto questo aspetto, ma non quando arriva la finale, che rimane ancora uno degli scogli più difficili da superare (8 finali su 9 perse in carriera).

9) Ekaterina Makarova
Miglior risultato RG: quarto turno (2011)
Risultato 2014: terzo turno (Stephens def Makarova 6-4, 7-6)

La terra non è la sua superficie preferita e i risultati degli ultimi tornei lo confermano.
Sconfitta da Kerber a Stoccarda, da Kuznetsova (sua bestia nera) a Madrid, e a Roma da Dulgheru.
Non ha molto da difendere rispetto all’anno scorso e non ha di certo giocato troppo nelle ultime settimane. Penso che per lei potrebbe essere importante il sorteggio: riuscisse ad evitare mine vaganti e ostacoli insidiosi nei primi turni magari potrebbe acquisire un po’ di fiducia strada facendo. Resta il fatto che la sua parte di stagione favorita sarà quella che incomincerà dopo, sull’erba, tra Eastbourne e Wimbledon.

10) Andrea Petkovic
Miglior risultato RG: semifinale (2014)
Risultato 2014: semifinale (Halep def Petkovic 6-2, 7-6)

Pessimo momento per Petkovic: ha rinunciato a Stoccarda per un piccolo infortunio nel weekend di Fed Cup, poi si è ritirata a Madrid per un problema gastrointestinale; e ha saltato anche Roma. Ma non è bastato per togliersi la sfortuna che sembra di nuovo averla colpita, con problemi fisici in serie. A Norimberga infatti si è ritirata per un infortunio alla gamba destra, la cui entità è ancora da valutare. Al Roland Garros 2014 aveva raggiunto per la prima volta una semifinale Slam, a coronamento di un periodo in cui aveva finalmente potuto giocare senza infortuni;  quest’anno sembra di nuovo essere precipitata nel gorgo dei problemi fisici in serie che l’hanno tormentata altre volte in passato. Il suo stato di salute è tutto da verificare.

Le Italiane
Il torneo di Roma ha fornito indicazioni negative per le giocatrici italiane. Forse la prestazione migliore è risultata la sconfitta di Knapp contro Kvitova; partita in cui Karin nel terzo set ha servito due volte per il match, prima di perdere al tiebreak. Ma se si deve parlare di una sconfitta onorevole per citare qualcosa di buono, si capisce che la situazione non è particolarmente rosea.
Rispetto all’anno scorso un po’ tutte le giocatrici si presentano con rendimenti peggiori. Resta la possibilità che Schiavone a Strasburgo e Vinci e Knapp a Norimberga riescano a risollevarsi nei tornei in corso. (Nel momento in cui scrivo tutte hanno passato il primo turno). Giorgi è più adatta al veloce (meglio ancora se indoor) e anche Pennetta negli ultimi anni ha mostrato di preferire il cemento. Dopo lo straordinario biennio di Francesca Schiavone (vittoria 2010, finale 2011) il Roland Garros è diventato fondamentale soprattutto per Sara Errani, e lo spiegano i risultati: finale nel 2012, semifinale nel 2013, quarto di finale nel 2014. Un trend negativo ma pur sempre ad altissimi livelli. Parigi per Sara rappresenta l’ultima e più importante occasione sul rosso prima che si passi a giocare sull’erba.

Le outsider
Se usciamo dalle prime sedici del tabellone (qui non ho approfondito le giocatrici dal 10 al 16 per ragioni di spazio, ma che non credo si potrebbero considerare sorprese nomi come Kerber, Safarova o Keys) indicherei innanzitutto cinque nomi: tre tenniste affermate e due giovani.

Comincerei con Victoria Azarenka, in crescita di classifica e di gioco. A mio avviso non è ancora ai livelli pre-infortunio, ma vale comunque più della posizione 27 che dovrebbe avere nel sorteggio. Una brutta cliente per le teste di serie più alte. Accanto ad Azarenka segnalerei due giocatrici molto esperte come Samantha Stosur e Svetlana Kuznetsova: tenniste che conoscono la superficie e in passato hanno ottenuto grandissimi risultati a Parigi (vittoria e finali).

Tra le giovani cito Garbiñe Muguruza (che l’anno scorso ha eliminato Serena e impegnato moltissimo Sharapova, dimostrando di poter giocare molto bene sulla terra) e Caroline Garcia, che però sino ad ora il suo meglio sul rosso lo ha mostrato in altitudine (Bogotà e Madrid).
Garcia è anche giocatrice di casa, e chissà che la spinta del pubblico non aiuti qualche francese (Cornet, Mladenovic, Parmentier, Dodin).

Infine ci sono le giocatrici che sono ancora indietro nel ranking, ma che hanno iniziato l’anno con una marcia in più, come dimostra la posizione nella Race: Bacsinszky, Svitolina e Gavrilova. E le rumene Begu e Dulgheru. Mi pare più probabile che possa fare strada qualcuna di loro rispetto a qualche specialista del rosso oggi più indietro in classifica. Ma in questi casi molto dipenderà dai sorteggi; a volte è proprio il tabellone a favorire approdi alla seconda settimana che oggi sarebbe difficile ipotizzare.

P.S. Come già in occasione degli Open d’Australia, questa rubrica si ferma durante lo Slam. Ritornerà fra tre settimane, al termine del Roland Garros.
Buon torneo a tutti.

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