Cinque cose sul prossimo Roland Garros femminile

Roland Garros

Cinque cose sul prossimo Roland Garros femminile

Tutto quello che c’è da sapere sul secondo Slam dell’anno: chi ci sarà, chi no, chi ritornerà e chi esordirà. E poi i possibili incroci delle teste di serie, il programma e i record dell’unico Slam che ha visto trionfare una giocatrice italiana

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Chi mancherà, chi ritornerà e chi esordirà – All’avvio delle qualificazioni per il tabellone principale, solo due sono le tenniste che si sono cancellate da quest’edizione del Roland Garros. Una è Kateryna Kozlova, numero 101 WTA, che dovrà aspettare ancora prima di poter fare il suo debutto in un main draw, dopo aver saltato quest’anno già le qualificazioni degli Australian Open per la sovrapposizione con il torneo di Hobart. L’altra tennista ad essersi ritirata dal torneo è la britannica Laura Robson, che sta scontando ancora l’infortunio al polso sinistro che la tiene fuori dalle competizioni da ormai 16 mesi, avrebbe infatti beneficiato del ranking protetto. Al loro posto entrano così Donna Vekic e Danka Kovinic. Ai nastri di partenza mancherà anche Dominika Cibulkova, che soffre da febbraio un problema cronico al tendine d’Achille. Dalle qualificazioni in poi, gli eventuali ritiri di giocatori nel main draw verranno colmati dai lucky loser, i tennisti meglio classificati tra quelli sconfitti al turno decisivo delle qualificazioni. Tornerà invece Victoria Azarenka dopo l’infortunio che l’anno scorso le fece saltare solo Parigi tra i tornei dello Slam. A dispetto del nome, Azarenka qui non ha mai vinto e nemmeno è mai riuscita ad arrivare in finale, arrestandosi massimo al penultimo atto nel 2013. Torna anche Bethanie Mattek-Sands, che usufruisce del ranking protetto di numero 53, dopo che l’anno scorso saltò buona parte della stagione per un infortunio all’anca. Solca di nuovo i campi parigini anche Amélie Mauresmo, stavolta in veste di coach di Andy Murray e di mamma, a vent’anni dalla prima partecipazione nel 1995 e a 6 anni dall’ultima nel 2009. Esordiranno nel main draw le giovanissime Ana Konjuh, classe 1997, e Carina Witthoeft, 1996, e con loro la sorpresa degli Internazionali di Roma, Darja Gavrilova. Ma occhio anche al debutto di Aleksandra Krunic, chiamata a replicare l’exploit che l’ha vista protagonista agli US Open. Chi debutta in veste di coach è Chanelle Scheepers, ritiratasi giusto un mese fa nel silenzio generale, che ora affianca Alison Riske. Per quanto riguarda la situazione wildcard, la federazione Australiana ha rinunciato alla propria messa a disposizione dalla FFT, di conseguenza sette sono i posti occupati da tenniste francesi (Manon Arcangioli, Océane DodinFiona FerroAmandine HesseMathilde JohanssonAlizé LimVirginie Razzano), più la wildcard concessa a Louisa Chirico in cambio alla federazione statunitense.

Le teste di serie – Le prestazioni al torneo di Roma hanno garantito a Maria Sharapova la testa di serie numero 2, ai danni di Simona Halep, e a Carla Suarez Navarro l’esordio tra le prime otto teste di serie di uno Slam, che sono così ripartite per quest’anno:

1-2: S. Williams – Sharapova
3-4: Halep – Kvitova
5-8: Wozniacki – Bouchard – Ivanovic – Suarez Navarro
9-12: Makarova – Petkovic – Kerber – Pliskova
13-16: Safarova – Radwanska – V. Williams– Keys
17-24: Errani – Kuznetsova – Svitolina – Lisicki – Muguruza – Zhalavova-Strycova – Bacsinszky – Peng
25-32: Jankovic – Stosur – Azarenka – Pennetta – Cornet – Begu – Garcia – Diyas

Il regolamento prevede che le prime otto teste di serie non possano incontrare le tenniste compresi tra la diciassettesima e la ventiquattresima posizione al terzo turno. Inoltre, le prime quattro del tabellone non possono essere sorteggiati agli ottavi contro le tenniste compresi tra la nona e la dodicesima posizione. Così per le prime otto teste di serie, che presumibilmente incontreranno al terzo turno le tenniste comprese nell’ultimo gruppo di teste di serie, non sarà una passeggiata, indipendentemente dall’avversaria in questione. A partire dal terzetto più esperto Jankovic-Stosur-Pennetta, con l’italiana un passo indietro rispetto alle altre due, passando per le beniamine di casa Cornet e Garcia fino a Irina Camelia Begu che nella Race e sul rosso ha dimostrato le proprie qualità. Infine c’è Victoria Azarenka, che è l’avversaria da evitare. Per le prime quattro teste di serie, agli ottavi i pericoli potrebbero essere Safarova e Keys, comprese tra la posizione numero 13 e la 16. Ci sono anche Venus Williams e Agniezska Radwanska, ma la prima rimane un’incognita per la forma fisica, mentre la seconda sta attraversando una lunga crisi di gioco e di risultati. Decisamente più difficoltà incontreranno Wozniacki, Bouchard, Ivanovic e Suarez Navarro, che dovranno guardarsi agli ottavi da Makarova, Petkovic, Kerber e Pliskova; cioè da due giocatrici protagoniste del circuito nel 2014, Makarova e Pliskova, da una lottatrice tenace che ha già vinto Stoccarda battendo Sharapova e Wozniacki, ovvero Kerber, e dalla semifinalista dell’anno scorso, Andrea Petkovic, che però ha saltato sia Madrid che Roma che Norimberga per problemi fisici.

Le italiane – Le italiane in tabellone sono 6 al momento, né più né meno del numero presente l’anno scorso. I nomi sono i canonici: Sara Errani, Flavia Pennetta, Camila Giorgi, Roberta Vinci, Karin Knapp e Francesca Schiavone. In più lottano nel tabellone di qualificazioni Nastassja Burnett, che usufruisce del ranking protetto dopo l’infortunio dell’anno scorso, e Alberta Brianti. Burnett ha sconfitto Lin Zhu nel primo turno e oggi affronta Haddad-Maia, Brianti invece ha battuto Eri Hozumi e gioca contro HlavackovaGioia Barbieri invece è fuori di 16 posizioni dal tabellone cadetto. Di sei tenniste italiane, solo Sara Errani l’anno scorso è riuscita ad approdare alla seconda settimana. Infatti Karin Knapp, Roberta Vinci e Francesca Schiavone sono state eliminate al primo turno, mentre Flavia Pennetta e Camila Giorgi al secondo, che peraltro rimane il miglior risultato a Parigi per la tennista di Macerata.

Il programma – Il sorteggio dei tabelloni è previsto per venerdì alle 11:30. Il primo giorno di gioco per quanto riguarda il tabellone principale è domenica 24 maggio mentre la finale si giocherà sabato 6 giugno. Si gioca dalle 11 finché non arriva il buio: i campi del Roland Garros, infatti, non sono dotati di tetto e non si gioca con l’illuminazione artificiale come succede invece negli altri Slam. Il primo turno verrà completato martedì 26 maggio e da allora ogni turno prenderà due giorni: il secondo turno si gioca mercoledì 27 e giovedì 28, il terzo venerdì 29 e sabato 30, gli ottavi di finale il 31 maggio e il 1° giugno, i quarti di finale il 2 e il 3 giugno. Le semifinali si giocheranno giovedì 4 giugno (la prima semifinale alle 13, l’altra a seguire) mentre la finale sarà il 6 giugno intorno alle 15 (prima c’è il doppio maschile).

I record – Un primo record lo hanno abbattuto gli organizzatori del torneo: quest’anno il montepremi del Roland Garros ammonta alla cifra di 28 milioni (1,8 milioni alla vincitrice), il più alto della storia. Tornando alle giocatrici, Serena Williams insegue il traguardo dei 20 Slam, a solo due lunghezze dalla regina dell’Era Open, Steffi Graf. Sarebbe per lei il terzo Roland Garros (dopo il 2002 ed il 2013), come Sperling, Sanchez-Vicario e Seles, nonché il terzo titolo Slam vinto consecutivamente dopo gli US Open e l’Australian Open. Ma il suo record di Slam in successione appartiene alle stagioni 2002-2003, quando riuscì a vincerne addirittura quattro (Roland Garros-Wimbledon-US Open ’02 e Australian Open ’03). Sarebbe poi la sola, assieme a Steffi Graf, ad avere almeno 3 successi per ogni Slam. Anche per Maria Sharapova sarebbe il terzo titolo a Parigi, dopo quello del 2012 e quello del 2014, ma la tennista nativa di Sochi sembra essere colpita da una maledizione: non ha mai vinto uno Slam nelle annate dispari (2004, 2006, 2008, 2012, 2014, i suoi successi). Simona Halep non sarebbe la prima romena a vincere lo Slam parigino, record che spetta a Virginia Ruzici che vinse un Roland Garros nel 1978. Caroline Wozniacki e Viktoria Azarenka invece non avrebbero bisogno di consultare un albo d’oro per sapere di essere la prima danese e la prima bielorussa a fregiarsi di questo titolo, nel caso in cui trionfassero. Francesca Schiavone è alla partecipazione consecutiva negli Slam numero 59, a solo tre lunghezze di distacco dal record di Ai Sugiyama, a quota 62.

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