Andrea Arnaboldi e Luca Vanni: la riscossa degli over 25 azzurri a Parigi

Roland Garros

Andrea Arnaboldi e Luca Vanni: la riscossa degli over 25 azzurri a Parigi

Due azzurri certamente non di primo pelo, almeno all’anagrafe, raggiungono con merito il tabellone principale del Roland Garros 2015; quando la costanza e la tenacia negli anni portano al coronamento di un sogno

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Guarda le foto di Andrea Arnaboldi, impegnato nell’ultimo turno di quali contro l’argentino Marco Trungelliti

Andrea Arnaboldi e Luca Vanni sono l’emblema della frase: “non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni”. Il giocatore milanese e l’aretino hanno raggiunto la qualificazione al tabellone principale del Roland Garros in singolare, addirittura nel caso di Arnaboldi si tratta del secondo anno consecutivo visto che l’impresa gli era riuscita anche nel 2014.
Entrambi non sono affatto giovani e hanno dovuto lottare anni con sacrifici enormi per arrivare a coronare il sogno di giocare in uno Slam.

Arnaboldi compirà 28anni alla fine dell’anno e arriva al tabellone principale di Parigi in modo rocambolesco battendo al secondo turno il francese Herbert nel match di qualificazione più lungo di sempre durato 4h30 e 71 giochi chiuso 27-25 al terzo set.
Oggi era molto difficile ritrovare le energie ma Andrea con la sua consueta tenacia ha piegato l’argentino di chiare origini italiane Marco Trungelliti con il punteggio di 5-7 7-5 6-3 recuperando uno svantaggio di 5-2 nel secondo parziale.

Come aveva raccontato lo scorso anno il Direttore, la storia del giocatore lombardo è particolarmente speciale, fatta di grandi sacrifici familiari dopo che a 21 anni era stato abbandonato al suo destino. Un ragazzo meno determinato, arrivato a 25 anni senza sbocchi di alto livello nel tennis avrebbe probabilmente fatto altro nella vita.

Non lui, che si toglie la grande soddisfazione insieme al suo team guidato dal coach Fabrizio Albani, di ripetere quella che 12 mesi fa era sembrata a molti un’impresa irripetibile. Sappiamo tutti che nello sport è più difficile confermarsi rispetto ad affermarsi una prima volta e probabilmente oggi, date anche le circostanze del match pazzesco con Herbert, questo risultato è più appaggante di un anno fa… Un’impresa ancora più notevole se si considera che Arnaboldi aveva centrato anche la qualificazione al Foro Italico due settimana fa, giocando poi un ottimo match contro David Goffin che avrebbe poi raggiunto i quarti di finale.
Ora per lui al primo turno di Parigi l’australiano James Duckworth e chissà che magari non riesca a portare il suo sogno ancora più in là di quanto avesse mai immaginato.

Foto by Ike Leus

Foto by Ike Leus

Compirà 30 anni il 4 giugno, un giorno dopo Rafael Nadal (che di anni ne compierà 29), e la sua carriera è stata certamente diversa, però negli ultimi mesi Luca Vanni, il ragazzone (1metro .98cm) di Foiano della Chiana che gioca per il CT Sinalunga il campionato di serie A insieme a Licciardi e Tenconi, sta togliendosi incredibili soddisfazioni. L’ultima è di ieri: battendo 6-4, 3-6, 6-3 dopo 2 ore di gioco il kazako Andrei Golubev, ex top 50 e “giustiziere” degli azzurri in Coppa Davis a marzo, Luca si è qualificato per la prima volta per il tabellone finale di uno Slam.

“E’ stata la prima bella giornata a Parigi, dopo la pioggia e il vento dei giorni scorsi. E’ un altro sogno che si avvera…dopo il mio primo torneo Atp, la finale raggiunta a San Paolo e persa di misura con l’uruguaiano Cuevas, la convocazione in Coppa Davis contro il Kazakhstan sia pure come riserva, ma indossando una maglia con su scritto Italia, poi il mio primo Masters 1000 a Madrid dove ho battuto Tomic n.26 del mondo, prima di perdere da Bolelli in 3 set…e l’ingresso fra i primi 100 del mondo. A Roma un altro Masters 1000, ho perso da Almagro 6-4 6-3…ma ho giocato bene. Ci ho messo tanto, tanti sacrifici e tanto lavoro, ma ora è bellissimo trovarsi a contatto con i grandi del tennis mondiale…”

-E con Golubev è stato un match sofferto?
Beh sì, è stata dura. Ho cominciato male, sotto 3-0, ma poi mi sono ripreso. Difficile giocare con lui sia perchè è forte ed esperto – anche se ora è sceso a n.136 – sia perchè vive in Italia, a Bra, siamo amici, abbiamo spesso diviso le camere d’albergo. Il momento chiave è stato quando gli ho strappato il servizio sul 4-3 nel terzo: lui m’ha regalato un dritto piuttosto facile e poi ho chiuso bene. Ho servito bene nei momenti importanti…Ora spero in un sorteggio fortunato”.

A Wimbledon sarai in tabellone visto che sei n.103, di solito entrano primi 104?
Al momento no perchè ci sono sei giocatori più indietro ma con classifica protetta, Del Potro, Haas, Stepanekk, Almagro, Tipsarevic e Florin Mayer”.

Entrare in tabellone nei quattro Slam significa “svoltare” perchè anche chi perde al primo turno incassa mediamente circa 30.000 euro.
Voglio dedicare questi risultati al mio allenatore Fabio Gorietti e alla sua scuola a Foligno, alla mia fidanzata Francesca e a tutta la mia famiglia!”

Al primo turno delle “quali” Luca aveva battuto 16-14 al terzo Ungur, al secondo Fabbiano, suo compagno di camera e di allenamento alla Tennis Training School di Foligno. Chi lo ferma più?

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