Roland Garros donne: avanti Halep e Makarova, Ivanovic al terzo, fuori Garcia in lacrime

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Roland Garros donne: avanti Halep e Makarova, Ivanovic al terzo, fuori Garcia in lacrime

Simona Halep vince il match d’esordio a Parigi contro Rodina per 7-5 6-4. Ekaterina Makarova supera senza problemi Louisa Chirico così come Muguruza batte Petra Martic. Le prime teste di serie a uscire sono Caroline Garcia, battuta da una ritrovata Vekic, e Shuai Peng costretta al ritiro per lombalgia

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I campioni e le campionesse del Roland Garros nell’Era Open (Berna)

[3] S. Halep b. E. Rodina 7-5 6-4 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Non può esserci giornata migliore qui a Parigi per accogliere l’edizione 2015 dello slam sul rosso. Una leggera brezza rinfresca la mattinata, baciata tuttavia da un caldo sole primaverile. Tutto è in fermento e gli spettatori cominciano a gremire i vialetti e le tribune dei campi. E anche i giornalisti stanno arrivando numerosi in sala stampa, pronti per la lunga kermesse francese. È la finalista dell’anno scorso a dare il via all’edizione 2015 dello slam parigino. Gli spettatori prendono posto via via sugli spalti dello Chatrier anche se molti restano ancora vuoti. Simona Halep ritorna a Porte d’Auteuil dopo la sofferta finale combattuta contro Maria Sharapova e persa al terzo set. L’avversaria di oggi per Simona è la russa Evgeniya Rodina, n. 90 Wta. Tra le due non ci sono precedenti e la tennista di Costanza trova subito nella 26enne russa un’avversaria alquanto ostica, soprattutto nel primo set. La russa resta attaccata alla n. 3 del mondo che, trovatasi rapidamente in vantaggio 4-1, si fa riprendere arrivando al 5-5. Alla fine, però, nel momento chiave del match, Simona fa la differenza e, con una smorzata che lascia immobile Evgeniya, intasca la prima frazione per 7-5 dopo 36 minuti di gioco.

La Rodina non vuole cedere e ingaggia la lotta anche nel secondo parziale. C’è perfetto equilibrio fino al 4-4. Le due danno vita a scambi intensi da fondo con la russa che sorprende spesso la rumena con ottimi fendenti risolutivi, costringendola spesso all’errore. Tuttavia Simona le strappa il servizio, si porta 5-4 e, alla fine, chiude la partita per 7-5 6-4. La rumena non nasconde la propria gioia e, nelle dichiarazioni post-match a bordo campo, afferma quanto sia stato complicato il suo esordio parigino:

Sono molto felice di essere tornata qui a Parigi, ho dei ricordi meravigliosi. Il match non è stato facile perché la mia avversaria ha giocato molto bene, ma mi sono battuta per vincere e sono contenta di avercela fatta. Non è stato un inizio semplice ma ora sono al secondo turno e sono soddisfatta“.

[7] A. Ivanovic b Y. Shvedova 4-6 6-2 6-0 (da Parigi, Ciro Battifarano)

Dopo l’eliminazione al primo turno agli Australian Open quest’anno, Ana Ivanovic aveva dichiarato di dover lavorare sull’essere più tranquilla nei tornei del grande slam. Al primo appello da quelle dichiarazioni, oggi – dopo un primo set in cui, come lei stessa ha ammesso a fine match, non è stata sufficientemente aggressiva, ha giocato molto corto e ha sprecato 5 occasioni per l’immediato contro-break nel decimo gioco – ha risposto in maniera assolutamente convincente, lasciando nel secondo e terzo set soltanto le briciole a Yaroslava Shvedova. Solida al servizio, con tanti dritti vincenti spesso seguiti da un “Aide” di autoincitamento ed una carica di entusiasmo che fa piacere ritrovare nella campionessa dell’edizione 2008 qui a Parigi, Ivanovic affronterà al secondo turno la giapponese Misako Doi.

[9] E. Makarova b. [WC] L. Chirico 6-4 6-2 (Stefano Beata)

Partenza sul velluto per la testa di serie numero nove del seeding, la russa Ekaterina Makarova, che si sbarazza facilmente della statunitense, numero 114 delle classifiche WTA, Louisa Chirico in due rapidi set. Se alla vigilia non ci si poteva aspettare molto da questo incontro data la netta differenza di valori in campo, è lecito non sentirsi troppo delusi dall’andamento piatto della partita. Rispetto all’ultimo torneo disputato a Roma, la Makarova è apparsa più centrata con i fondamentali di rimbalzo anche se l’avversaria modesta non può certo essere considerata un test probante. L’impressione rimane, comunque, di una giocatrice, la Makarova, che sulla terra tende a faticare di più rispetto alle altre superfici specialmente a causa di spostamenti laterali approssimativi.
La cronaca della partita è molto scarna: il primo set è stato subito indirizzato dal break in apertura a favore della Makarova che successivamente ha avuto numerose altre occasioni (risultate poi vane) per strappare il servizio all’avversaria. Sul 5-4 la Makarova ha dovuto salvare le uniche due palle break della frazione per aggiudicarsi per 6-4 il primo parziale. Il secondo set è invece scivolato via ancor più facilmente per la moscovita che se lo è aggiudicato velocemente per 6-2. È presto per dare un giudizio sulle velleità nel torneo della testa di serie numero 9, occorrerà aspettare test più impegnativi per vedere se la russa potrà disputare un torneo da protagonista o se dovrà accontentarsi di un ruolo da comprimaria.

[21] G. B. Muguruza b. [Q] P. Martic 6-2 7-5 (Diego Serra)

Niente da fare per la Martic, qualificata giocatrice croata che è stata numero 50 del mondo ma che è ormai in netto calo, contro la Muguruza, che a Parigi quest’anno deve difendere i quarti di finale raggiunti nella precedente edizione. Nel primo set fatale alla croata il primo game, molto combattuto, che la giocatrice spagnola fa suo alla terza palla break. Di nuovo break iberico nel terzo game, con la Martic incapace stavolta di fare anche un solo punto. Poi per la Muguruza è tutta discesa e chiude per 6 a 2. Più regolare il secondo set, con la Martic capace di difendere il servizio e anzi spesso a mettere in difficoltà la spagnola nel proprio turno di battuta. Poco efficace la risposta della Muguruza in questa fase. Fatale però alla Martic l’undicesimo game, con il break della rivale. La Muguruza chiude 7 a 5, ora sulla sua strada potrebbe esserci la Giorgi, con la spagnola che in questo torneo vanta gli scalpi della Pennetta e di Sara Errani.

D. Vekic b. [31] C. Garcia 6-3 3-6 6-2 (Cesare Novazzi)

Primo turno sullo Chatrier tra giovani di buone speranze. La francese Garcia, classe ’93, è testa di serie numero 31 ed è chiamata a confermare il buono stato di forma di questo 2015 proprio nello slam di casa; Donna Vekic, classe ’96, dopo un 2014 più che positivo, quest’anno sta esprimendo un gioco un po’ opaco ed oggi occupa la posizione 165 del ranking mondiale (dopo essere stata 65). Entrambe le giocatrici hanno molto da dimostrare e la partita che ne scaturisce è tutt’altro che noiosa. Dopo un primo set dominato dalla francese, l’inerzia del match cambia continuamente. Le giocatrici cercano di comandare il gioco e il pubblico urla a gran voce “allez Caroline” ogni volta che la francese sfonda con il diritto. La croata però sale di livello gioco dopo gioco ed è brava a coprire bene il campo arrivando anche su alcune smorzate ben eseguite dalla francese. Così nel terzo set Garcia inizia ad accorciare i colpi, permettendo alla Vekic di chiudere 6 a 2 estromettendo la testa di serie numero trentuno, che a fine match dichiara tra le lacrime: “La pressione su questo campo è troppa. Ho chiesto di giocare su un altro campo ma mi è stato detto di no“.

Le altre partite:

La partita tra la qualificata Pereira e la giovane wild-card belga (18 anni) Ferro, che visto prevalere piuttosto nettamente la Pereira in due rapidi set. Continua il periodo negativo del tennis americano, che non riesce a proporre alternative valide alle sorelle Williams; ha perso Lauren Davis battuta in 3 lottati set dalla croata Lucic-Baroni. Il match tra Bojana Jovanovski e Lesya Tsurenko si è concluso piuttosto rapidamente nonostante i 3 set giocati. Dopo un avvio super della Tsurenko la Jovanovski è rientrata in partita vincendo con rapidità il secondo e terzo set.

Si ferma la corsa della qualificata australiana Rogowska, che dopo aver vinto in 23 minuti il primo set ha subito il ritorno e la maggior freschezza della slovacca Magdalena Rybarikova, che ha chiuso con facilità il terzo con il punteggio di 6-2. Possono sorridere i tifosi giapponesi che hanno visto prima la vittoria agevole di Misaki Doi su Petra Cetkovska e poi in un match maratona la vittoria di Kurumi Nara che elimina la wild card francese Oceane Dodin.

L’ultimo match femminile in programma ha visto la sfida tra la belga Flipkens e la russa Vesnina. La partita è stata combattuta ed ha visto uscire vincitrice la russa, che dopo aver perso il primo set è riuscita a riprendere in mano il match con un doppio 6-3.

Concludiamo infine con l’unico match femminile concluso con un ritiro. A beneficiarne è stata Polona Hercog, che dopo aver vinto il primo set per 6-0 ed avanti per 2-0 nel secondo, ha visto la più quotata Peng ritirarsi per problemi fisici.

Risultati:

[9] E. Makarova b. [WC] L. Chirico 6-4 6-2
[Q] T. Pereira b. [WC] F. Ferro 6-3 6-2
M. Lucic-Baroni b. L. Davis 6-3 3-6 6-3
[3] S. Halep b. E. Rodina 7-5 6-4
B. Jovanovski b. L. Tsurenko 1-6 6-1 6-0
C. Giorgi b. T. Maria 7-5 6-3
[21] G. Muguruza b. [Q] P. Martic 6-2 7-5
M. Doi b. P. Cetkovska 6-3 6-2
[28] F. Pennetta b. M. Linette 6-3 5-7 6-1
D. Vekic b. [31] C. Garcia 3-6 6-3 6-2
M. Rybarikova b.[Q] O. Rogowska 0-6 7-5 6-2
K. Nara b. [WC] O. Dodin 3-6 7-5 6-1
E. Vesnina b. K. Flipkens 2-6 6-3  6-3
[7] A. Ivanovic b. Y. Shvedova 4-6 6-2 6-0
P. Hercog b. [24] S. Peng 6-0 2-0 ret.
[13] L. Safarova b. A. Pavlyuchenkova 7-6(8) 7-6(11)

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