Roland Garros interviste, Suarez Navarro: "Ora mi sento molto più sicura"

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Roland Garros interviste, Suarez Navarro: “Ora mi sento molto più sicura”

Roland Garros, primo turno: C. Suarez Navarro b. M. Niculescu 6-2 6-2. L’intervista del dopo partita a Carla Suarez Navarro

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Dicevamo che i primi turni possono essere complicati, soprattutto in uno Slam. Sei soddisfatta?
Sì. Ho preso questa partita molto seriamente. E’ vero che i primi turni in uno Slam possono essere complicati, questo perché c’è bisogno di un po’ di tempo per entrare nel clima del torneo e anche perché c’è molta più pressione.

Ieri abbiamo sentito dire da alcuni giocatori che in alcune situazioni mettono una sorta di “pilota automatico” in cui non si pensa. E’ vero?
Beh, non è che si gioca proprio senza pensare, però credo che tutti noi abbiamo delle reazioni automatiche. Possiamo anche chiamarlo pilota automatico, ma non succede sempre e non tutto il tempo. Oggi ho pensato molto in partita, ad esempio a come stavo giocando, dove avrei dovuto piazzare la palla e a quanto spin mettere nei miei colpi. L’ho dovuto fare perché la mia avversaria riusciva a variare molto bene i colpi.

L’anno scorso sei arrivata ai quarti di finale. Quest’anno sei più in fiducia. Com’è cambiato il tuo gioco rispetto allo scorso anno?
In generale credo di essere più sicura rispetto all’anno scorso. Ho migliorato il servizio e sto provando ad essere più aggressiva e a mettere subito pressione alla mia avversaria. Sto provando anche a variare di più il mio gioco, ma credo che la grande differenza con lo scorso anno sia nel cambio di mentalità. Ora sono più sicura.

Ora sei più forte mentalmente. Come va invece dal punto di vista fisico? Conchita ha dichiarato che fisicamente sei molto forte e anche molto veloce.
Ho cambiato il mio preparatore atletico. Credo che la metodologia sia più o meno la stessa, ma ci capiamo molto meglio. Un’atleta passa attraverso varie fasi, lui lo sa e credo che mi stia facendo migliorare anche come giocatrice.

Credi che quest’anno ci sia più pressione su di te? Come la gestisci?
Può darsi, ma non mi sento sotto pressione. Non mi sento come se dovessi per forza fare un grosso risultato. Sto pensando partita dopo partita e con il giusto livello di attenzione. Quando si comincia un torneo importante come questo bisogna cominciare nel modo giusto, e credo di averlo fatto.

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