Il caso Vilas ne apre altri. Database ATP gruviera. Nadal “ricusa” Bernardes? Per me è inaccettabile

Editoriali del Direttore

Il caso Vilas ne apre altri. Database ATP gruviera. Nadal “ricusa” Bernardes? Per me è inaccettabile

Guillermo Vilas non ha torto nei numeri (esclusiva Ubitennis). Ma nella sostanza. Novak Djokovic e la richiesta di Rafa Nadal (che ricorda quella delle squadre di calcio più potenti). Il serbo: “Io non ci ho mai pensato. L’arbitro è umano e può sbagliare”

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Ho già parlato nel video dei risultati degli italiani, con il piccolo eroe Arnaboldi che rimonta due set e Francesca Schiavone l’irriducibile che a 35 ne rimonta uno – solo perchè le donne due non ne possono rimontare… – nonché delle illustri cadute di due teste coronate. Sia della n.6 Bouchard, semifinalista un anno fa e battuta dalla Mladenovic (giustiziera della Errani a Genova prima in singolo e poi nel doppio di Fed Cup). Sia del tonfo ai piedi (…con calzino) di Sock del bulgaro Grigor Dimitrov che da Maria Sharapova ha sicuramente qualcosa da imparare riguardo alla terra rossa dopo aver perso al primo turno qui per due anni di fila, da Karlovic e appunto da Sock senza aver conquistato lo straccio di un solo set.

Mi stanno a cuore adesso due argomenti qui. La questione di Guillermo Vilas, che reclama con 40 anni di ritardo il suo diritto a fregiarsi di ex n.1 del mondo, e curiosamente reclama di esserlo stato nel 1975 e non nel 1977 quando probabilmente lo meritava ancora di più… e la vicenda della richiesta di Rafa Nadal che dopo l’episodio di Rio de Janeiro con l’arbitro Bernardes reo di avergli chiamato time violation, ha domandato all’ATP e all’ITF di non averlo come arbitro. Ho chiesto io lumi a Nadal, perchè non mi pare ammissibile che un giocatore possa ricusare un arbitro. Così come non mi pareva ammissibile che una squadra di calcio lo facesse a suo tempo. Le più forti, un tempo, avevano un diritto di ricusazione nei confronti dell’arbitro: era un’arma di ricatto insopportabile ai miei occhi… Le più piccole non avevano gli stessi diritti. Era inevitabile che gli arbitri ne venissero condizionati.

Il caso ha voluto che più tardi, stasera, io mi sia imbattuto proprio in Carlos Bernardes e gli abbia chiesto cosa fosse esattamente successo a Rio de Janeiro nel match vinto da Fognini su Nadal.

Ma comincio da Vilas, dopo che il New York Times e Christopher Clareyleggete l’articolo ripreso da Giulio Fedele – gli hanno dato ampio spazio e oggi tutti ne parlano.

Conosco talmente bene – un amico – il giornalista Eduardo Puppo che ha fatto una ricerca enorme per dimostrare che Vilas non ha torto. Non a caso Puppo è stato il direttore della home page spagnola di Ubitennis.com fino a quando doversi occupare estensivamente del caso Vilas e di 3 volumi che pesano 25 chili non lo ha sottratto al suo impegno con Ubitennis.

Mi ha scritto oggi una lunga lettera con tutti i dati, dopo uno studio su circa 12.000 risultati.

Qui in basso pubblico alcuni di quei dati e le ragioni di Vilas. Ma scusatemi se non ho proprio il tempo di tradurli… sono sicuro che potete capire tutto.

Ma il punto fondamentale, a mio avviso, resta un altro. E cioè che il data base dell’ATP (e non parlo per carità di patria di quello della WTA) fa acqua da tutte le parti. E non esiste che non venga considerata una vera priorità il rimetterlo a posto. L’unico che ha fatto capire che si sarebbe dovuto farlo è stato Nicola Arzani, media manager ATP, ma sempre nell’indifferenza dei suoi capi che sono capaci di chiedere 4 milioni di dollari a Emirates che li sponsorizza e a Fed Express, sostenendo la credibilità delle proprie statistiche, quando invece non lo sono affatto. Ma non pensano minimamente ad investire nella ricerca. Chiunque la faccia.

Nessuno altro major sport americano, baseball, football, hockey e basket, versa in queste disastrose condizioni. Ma nessuno pare lamentarsene al punto da costringere ATP e WTA a rimettere a posto un gruviera simile.

Ubitennis.com, grazie al suo duo Rosato e Tirone ha rintracciato 750 errori e li ha comunicati all’ATP, ma gli interventi che si dovrebbero fare sono molti di più. Migliaia.

Fra non molto grazie anche alla passione di due altri valenti ricercatori statistici, appassionati lettori di Ubittennis – ma anche collaboratori adesso, prendete esempio cari amici – pseudonimo No Mercy e Topspin85, dovremmo essere in grado di presentare un lavoro pazzesco che potrebbe colmare tantissime lacune. Ma l’ATP lo riconoscerà?

Accetterà l’idea che un Jimmy Connors non abbia mai vinto davvero 109 veri tornei, sebbene questo dato venga da sempre spacciato per buono? Accetterà di considerare tornei mai considerati tali, o di declassare ad esibizioni finti tornei che non avrebbero mai dovuto avere lo status di tornei ATP? Ad oggi l’ATP ha mostrato assoluto terrore nel compiere certe revisioni invece assolutamente improcrastinabili.

Beh questa di Connors è solo una chicca. Ce ne sono decine di altre.

Nadal del caso Vilas è stato informato oggi. Non sapeva nulla. Mentre io ricordo che tre anni o quattro anni fa all’Australian Open approcciai per un’intervista il “poeta del tennis” presentandolo come l’ex numero due del mondo e lui per poco non mi insultò!

Da te Ubaldo non me lo aspettavo, almeno tu devi sapere che mi hanno defraudato del titolo di numero uno!”. Avevo toccato un tasto debolissimo, senza saperlo. Guillermo di quella storia ne ha fatta una malattia. Fui costretto a rifare la domanda, cambiandola.

Oggi Nadal ha detto cose apparentemente sensate sul caso Vilas: “ Le classifiche computerizzate sono complicate oggi ma lo erano molto di più allora….credo che Guillermo abbia avuto una sufficientemente grande carriera per ritrovarsi a reclamare oggi quel che è sucesso tanti anni fa…oggi dovrebbe avere una bella vita, godersi la figlia che ha, probablmente non è così importante se è stato o se non è stato n.1 anni fa. Ha avuto comunque una grande carriera, una delle più grandi…”.

Mah, chi può sapere se a Nadal avessero tolto qualcosa… se anche lui non se la sarebbe legata al dito anche dopo molti anni.

Rios è stato il primo sudamericano a diventare n.1 del mondo. A Vilas questa cosa non è mai andata giù. E, ripeto, secondo me ha ragione. Anche se l’ATP non vuole dargliela perchè significherebbe mettere a soqquadro non solo quella classifica ma chissà quante altre. Chi può dire che il numero uno o il numero due del mondo non avrebbero cambiato la programmazione dei loro tornei se avessero saputo esattamente quale era la loro posizione? Fino al 1979 l’ATP non pubblicava classifiche settimanali.

Solo dal 1979 inizia ad essere una classifica stilata tutti i lunedì.

Quindi e’ possibile, per non dire probabile, che dal ’73 al ’78 i ranking sarebbero potuti cambiare molto piu’ spesso di quanto non risulti dalle classifiche ufficiali.

Ma ha ragione anche Chris Kermode – mi scrive No Mercy – , non si puo’ cambiare la storia adesso, i giocatori sapevano che quello era il ranking e su quello si basavano.

Se io so che sono numero uno gioco determinati tornei, se so che sono numero due vicino al numero uno, magari gioco tornei diversi, o in numero maggiore.

Orami la classifica è quella, c’è poco da fare. I tornei che l’ATP ha modificato sono Virginia Beach ’77, Toronto ’74 e ’76.

Ma ha cambiato solo superficie. Prima erano sotto “cemento”, adesso sono giustamente sotto “terra battuta”. Ci saranno almeno 30 tornei in cui ci sono errori del genere.

IL CASO NADAL-BERNARDES

C’è una nostra ultima ora che riassume quello che ha detto, a seguito di mia precisa domanda, Rafa Nadal. Non sto qui a ripeterlo, leggetelo lì. Ma ne ha parlato anche Djokovic che, al contrario di Nadal che ha ammesso di aver chiesto che Bernardes non arbitri i suoi match quando l’ho incalzato, Djokovic ha detto: “Io non ho mai detto che preferisco un arbitro piuttosto che un altro. Non credo sia normale, gli arbitri sono essere umani, possono fare errori, a volte un arbitro in un frangente della stagione può essere più sicuro di sé e prendere una decisione… hanno molta pressione su di sé, devono decidere da un momento all’altro, a volte non sono stato contento di una decisione, di un arbitraggio, ma non sarebbe giusto chiedere a qualcuno di avere un arbitro o l’altro”.

Nadal invece ha ammesso di aver fatto presente, dopo aver detto che rispetta Bernardes, “che se c’è un problema con lo stesso arbitro a volte è meglio starsi lontani per un po’ di tempo, no? È meglio per tutti e due dopo quello che è accaduto a Rio. Non ho problemi personali con lui”.

Poi però Nadal ha detto che Bernardes non era stato rispettoso nei suoi confronti perché “quando mi sono messo i pantaloni all’incontrario e gli ho chiesto se mi dava il tempo di cambiarli, lui mi ha detto sì ma riceverai un time-warning…Questo per me non è giusto. Non posso giocare un intero game con i pantaloni messi al contrario…così, insomma, è meglio che stiamo lontani l’uno dall’altro per un po’”

Beh, come vi ho anticipato ho avuto la chance di incontrare Bernardes e con lui ho ricostruito i fatti di quel giorno.

Era un match con Fognini, due set su tre. E Nadal aveva giù usufruito dell’unico permesso consentito per andare in toilette. Finisce il secondo set, perduto, e Nadal chiede di andare di nuovo in bagno mentre stanno annaffiando il campo prima del terzo set. Bernardes gli dice: “Il regolamento non lo consente, puoi farlo nel rispetto del tempo…”. Nadal corre negli spogliatoi e nella fretta si mette i pantaloni all’incontrario. A quel punto Nadal chiede di poter andare a cambiarseli. E Bernardes gli risponde quel che ha detto Nadal.

Insomma nell’occasione Bernardes è stato un po’ rigido, ma i time-violations di Nadal, si sa, sono nell’occhio del ciclone. Tanti ne parlano, qualcuno deve pur fare qualcosa. Forse Bernardes ha tentato di farlo. E Nadal non glielo ha perdonato.

Ciò detto, come dice Arzani a difesa di Nadal, “uno chiede, le richieste si possono fare, come per i campi, per gli orari…poi sta agli altri decidere se venirgli incontro o no”.

Io ho subito detto ad Arzani che non sono per nulla d’accordo con lui. Un conto è chiedere un campo, un orario, altre cose, un altro è chiedere di non avere più un arbitro. Secondo me un giocatore non dovrebbe mai chiederlo. Perchè vi immaginate il casino se ciascun giocatore dicesse “quello sì, quello no?”

Sicuramente si verificherebbero casi di due pesi e due misure. Di giocatori che… possono e di giocatori che non possono. E anche nel tennis finiremmo per arrivare alla famosa dipendenza psicologica degli arbitri di cui tanto si è parlato nel calcio quando a ricusare questo o quell’arbitro erano i grandi squadroni, la Juventus, il Milan, l’Inter, per non fare nomi. Ma non solo loro.

LA STORIA DEL RECORD “NASCOSTO” DI GUILLERMO VILAS

La storia del record delle cinque settimane in cui Guillermo Vilas nel 1975 era stato n.1 del mondo senza che venisse mai ufficializzato.

Septiembre 16, 1975 (ufficiale)
1. Jimmy Connors – 832 – 18 torneos – 46,222 promedio

  1. Guillermo Vilas – 927 – 21 torneos – 44,143 promedio Ma questi valori non sono corretti. Ecco le correzioni dopo l’analisi di 12.000 risultati incrociati. Septiembre 16, 1975 (ERRORES CORRETTI):
    1. Jimmy Connors – 812 – 18 – 45,111
  2. Guillermo Vilas – 929 – 21 – 44,238 La continuità del ranking settimanale – non pubblicato da l’Atp dopo il 16 settembre è il seguente: Septiembre 22, 1975 (NO PUBLICADO):
    1. Guillermo Vilas – 929 – 21 – 44,238
    2. Jimmy Connors – 772 – 18 – 42,889- Guillermo Vilas conquista il n.1 perchè Jimmy Connors perde 82 punti di Los Angeles 1974 (categoría C, campeón) e ottiene 40 punti per vincere un torneo in Bermude 1975 (categoría E) con 2 punti di bonus.
    – Connors: 812 – 82 + 42 = 772 / 18 = 42,889 di media, più bassa che quella di Vilas, che non cambia il totale dei suoi punti.Septiembre 29, 1975 (NO PUBLICADO):
    1. Guillermo Vilas – 991 – 22 – 45,045
    2. Jimmy Connors – 750 – 17 – 44,118-Vilas rimane come Nº 1 per aver ottenuto 60 punti nella finale di San Francisco 1975 (categoría C) con 2 punti di buono.
    -Vilas: 929 + 62 = 991 / 22 = 45,045
    -Connors perde 22 punti di quarti a San Francisco 1974 (categoría C).
    -Connors: 772 – 22 = 750 / 17 = 44,118

    Ottobre 6, 1975 (NO PUBLICADO):
    1. Guillermo Vilas – 991 – 22 – 45,045
    2. Jimmy Connors – 790 – 18 – 43,889

    -Vilas rimane Nº 1 con lo stesso punteggio.
    -Connors guadagna 40 puntis perchè vince a Maui 1975 (categoría E).
    Connors: 750 + 40 = 790 / 18 = 43,889

    Ottobre 13, 1975 (NO PUBLICADO):
    1. Guillermo Vilas – 972 – 22 – 44,182
    2. Jimmy Connors – 790 – 18 – 43,889

    -Vilas retsa n. 1 dopo aver perso 34 punti delle semifinali di Madrid 1974 (categoría D) e guadagna 15 punti per i quarti di final a Madrid 1975 (categoría D)
    -Vilas: 991 – 34 + 15 = 972 / 22 = 44,182
    -Connors è Nº 2 con 43,889

    Ottobre 20, 1975 (NO PUBLICADO):
    1. Guillermo Vilas – 997 – 22 – 45,318
    2. Jimmy Connors – 790 – 18 – 43,889

    -Vilas mantiene il Nº 1 dopo che cede 7 punti per il R16 di Barcelona 1974 (categoría D) e ottiene 30 punti per la semifinale di Barcelona 1975 (categoría D) con 2 punti di bonus.
    -Vilas: 972 – 7 + 32 = 997 / 22 = 45,318
    -Connors nº 2 con 43,889

    Ottobre 27, 1975 (NO PUBLICADO):
    1. Jimmy Connors – 790 – 18 – 43,889
    2. Guillermo Vilas – 955 – 22 – 43,409

    -Connors torna nº 1 con 43,889 de promedio después de que Vilas deja caer 82 puntos por su victoria en Teherán 1974 (categoría C) y adosar 40 puntos por las semifinales de Teherán 1975 (categoría C).
    -Vilas: 997 – 82 + 40 = 955 / 22 = 43,409

    Aunque los puntos no sean equivalentes, se puede regresar a partir de aquí a las clasificaciones oficiales, que fueron publicadas sólo dos días más tarde y que no tienen las correcciones de errores en cuenta. Aparecen de esta forma:

Octubre 29, 1975 (OFICIAL):
1. Jimmy Connors – 810 – 18 – 45,000
2. Guillermo Vilas – 968 – 22 – 44,000

Sólo en este escenario es necesario pasar al 5 de enero de 1976, debido a que allí se produce otro cambio en la posición de Nº 1 mundial. Antes, estos son los valores del 15 de diciembre de 1975, la clasificación final oficial de 1975:

Diciembre 15, 1975 (OFICIAL):
1. Jimmy Connors – 769 – 18 – 42,722
2. Guillermo Vilas – 893 – 21 – 42,523

Otra vez, desde aquí, se aplican correcciones de errores a esos valores y se obtiene lo siguiente:

Diciembre 15, 1975 (ERRORES CORREGIDOS):
1. Jimmy Connors – 771 – 18 – 42,833
2. Guillermo Vilas – 897 – 21 – 42,714

El 5 de enero de 1976 se abandonan los valores del Abierto de Australia 1975. El torneo era categoría D y Connors había sido finalista en 1975, por lo tanto, pierde 45 puntos.
– Los resultados permanecen igual el 12 de enero, porque ningún torneo se resta o suma para cualquiera de los dos jugadores.

Enero 5, 1976 (NO PUBLICADO):
1. Guillermo Vilas – 897 – 22 – 42,714
2. Jimmy Connors – 726 – 17 – 42,706

Enero 12, 1976 (NO PUBLICADO):
1. Guillermo Vilas – 897 – 22 – 42,714
2. Jimmy Connors – 726 – 17 – 42,706

El 19 de enero Connors deja caer los 20 puntos que ganó en Bahamas 1975 (torneo organizado por la IPA, categoría F) y recobra el Nº 1. A partir de ese momento lo mantiene el resto de 1976 hasta agosto de 1977:

Enero 19, 1976 (NO PUBLICADO):
1. Jimmy Connors – 706 – 16 – 44,125
2. Guillermo Vilas – 897 – 22 – 42,714

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