Roland Garros uomini: Federer e Nishikori in tre, Wawrinka in quattro. Ok Berdych e Monfils, fuori Gulbis e Thiem

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Roland Garros uomini: Federer e Nishikori in tre, Wawrinka in quattro. Ok Berdych e Monfils, fuori Gulbis e Thiem

Federer deve rimontare un break nel secondo e terzo set, nonostante non dia mai l’impressione di poter perdere da Granollers. Wawrinka lascia un set a Lajovic, ma la sua superiorità non è mai in discussione. Bene Nishikori, Simon e Tsonga che vincono in 3 set. Avanzano Monfils (in 5 set su Schwartzman) e Berdych (in 4 su Stepanek). Fuori Gulbis (24), Verdasco (32), Bautista Agut (19) e Thiem. Kohlschreiber-Andujar sospesa per oscurità sul 4-2 al quinto

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[2] R. Federer b. M. Granollers 6-2 7-6(1) 6-3 (da Parigi, Antonio Garofalo)

Certo, c’è il Centre Court di Wimbledon che è casa sua, ma se c’è un campo nel quale la regalità di Federer si cala alla perfezione questo è proprio il Suzanne Lenglen. Raccolto, caldo – a differenza del freddo Chatrier, provate ad assister qui ad un match di un francese per credermi – e intitolato ad una signora non a caso ribattezzata “La Divina”.

Non vorrete mica che vi annoi con la cronaca di un match nel quale sono solo un paio di quarti d’ora di sonnolenza che costringono lo svizzero a rimontare dal 2-4 nel secondo set e da 0-2 nel terzo? L’onesto pedalatore iberico, numero 57 del mondo che oramai gioca meglio il doppio che il singolare – dove si fatica meno e si guadagna bene (pure troppo) – non ha proprio le armi per impensierire un Roger centrato anche se vittima di distrazioni che sarà il caso di evitare nel prosieguo del torneo.

Annotata la continua ricerca della verticalità e della rete (Stefan docet) e il tentativo di giocare il diritto con un tocco di spin in più, oltre a qualche tocco magico che manda in visibilio il folto pubblico parigino (la risposta lungolinea di rovescio che di fatto indirizza il tiebreak è da circoletto rosso fuoco), resta da segnalare la scellerata idea del vostro cronista di dimenticare in sala stampa il cappellino. Una ventina di smorzate da leccarsi i baffi – quanto corre il povero Granollers – fa aumentare il languorino: è ora di andare a pranzo.

[4] T. Berdych b. R. Stepanek 6-3 6-7(7) 6-3 6-3 (Riccardo Urbani)

Scontro fratricida in questo secondo turno parigino. L’uno contro l’altro, gli eroici combattenti cechi, capaci di regalare insieme due insalatiere consecutive alle bacheche praghesi. Di qui Berdych, testa di serie numero 4 dello Slam, di là Stepanek, ormai numero 129 delle classifiche che, con la vittoria su Dodig, è diventato il più vecchio vincitore di un incontro al Roland Garros dai tempi di un certo Connors. L’inizio sembra suggerire un qualcosa di agevole a favore del più giovane Tomas che chiude la prima partita con un break di vantaggio e dopo un interminabile game alla battuta. Nel secondo set però sale in cattedra il vecchio Radek che lotta punto a punto, si procura un set point sul 5-4 e si issa fino al tie break. Qui annulla una palla set con un sublime schiaffo di dritto lungolinea e chiude in modo mirabile 9-7. Il tempo, le energie, la potenza dei colpi fanno però il gioco di Berdych che guadagna progressivamente campo, mentre dall’altra parte calano inevitabilmente lo spunto e la precisione. E così il numero uno di Cechia si prende il terzo set con un break al quarto gioco e l’ultima partita strappando il servizio di Stepanek nel primo e nell’ultimo game. La distanza 3 su 5 si rivela scoglio insormontabile per il maturo Radek, ma i 45 vincenti, a fronte dei 53 del suo compagno di Davis, sono lì a mostrare una bella prova di tecnica e coraggio. Ora per Berdych si aprono le porte per un terzo turno col giustiziere di Fognini, il fantasioso francese Paire.

L. Rosol b. [19] R. Bautista Agut 6-3 6-2 6-2 (Stefano Beata)

Deludendo i pronostici della vigilia, la testa di serie numero 19, lo spagnolo Roberto Bautista Agut, deve salutare la comitiva parigina dopo aver subìto una severa lezione per opera del ceco Lukas Rosol, numero 43 del mondo che lo regola con un perentorio 6-4 6-2 6-2. Non tutti concorderanno con tal stupore, ma è senza dubbio l’andamento della partita ad avvalorare quanto appena detto, con un Rosol che sotto 3-0 nel primo parziale ha vinto 22 dei successivi 26 giochi.

Lukas Rosol è un giocatore che probabilmente ancora non ha espresso a pieno tutto il suo potenziale (mostrato in parte quando sorprese, un paio di anni fa, Nadal a Wimbledon) complice un gioco estremamente aggressivo e che necessita di impeccabili condizioni di forma e di fiducia. Quindi, il più delle volte, tende a deludere e perdere incontri in cui parte favorito, vuoi per condizioni atletiche non sempre impeccabili, vuoi per scarsa fiducia nei suoi mezzi. Quando però gli astri si allineano nel giusto modo è capace davvero di qualsivoglia risultato. Ecco perché, a ragion veduta, forse la sua vittoria non è poi clamorosa. autista Agut, di contro, è un tennista impostato molto bene tecnicamente, fisicamente sempre in condizioni impeccabili e tatticamente pronto a leggere le partite nel giusto modo. Difetta, purtroppo per lui, di una palla semplicemente troppo lenta per certi livelli in cui gli avversari si possono appoggiare agevolmente. E quando gli avversari tirano forte come Rosol, i quesiti, per lo spagnolo, diventano probabilmente troppo complessi da dover risolvere.

[13] G. Monfils b. D. Schwartzman 4-6 6-4 4-6 6-2 6-3 (Carlo Carnevale)

Sono necessarie poco meno di tre ore a Gael Monfils per avere la eglio su un ottimo Diego Schwartzman, argentino tascabile numero 62 ATP. Incontro divertente, che si gioca prevalentemente su scambi ad alta velocità da fondo, con Schwartzmann che indovina interessanti angoli a uscire con il dritto, e Monfils a esplodere bordate da ogni lato: non basta all’argentino un vantaggio di due set a uno, maturato grazie ad una straordinaria consistenza con i colpi a rimbalzo e una pazienza certosina nella ricerca del colpo migliore. Monfils resuscita nei due parziali finali, sospinto dal pubblico di casa e dal presidente Gachassin come al solito in prima fila: annulla tre pericolosissime palle break tra quarto e quinto parziale, con un ace e due azioni in spinta con il dritto, prima di cogliere con precisione le occasioni che l’avversario gli fornisce, complici anche dei problemi al polso sinistro per Schwartzman. Vittoria numero 100 sul rosso per Monfils, che disegna uno smile sulla terra dello Chatrier e adesso avrà Cuevas al terzo turno, prima di un ipotetico ottavo di finale contro Federer.

[14] J.W. Tsonga b. D. Sela 6-4 6-1 6-1 (Michele Gasperini)

Pratica Dudi Sela archiviata con successo per la testa di serie No.14 Jo-Wilfried Tsonga, il quale ha avuto la meglio sull’israeliano in poco più di un’ora e mezzo. Il match è durato praticamente un set, il primo, dove è regnato grande equilibrio sino al 5-4, ossia al momento del break decisivo del francese, che libera la gioia del Suzanne Lenglenne. Il numero 91 del mondo, che fino a quel momento aveva tenuto bene grazie al rovescio e a buone prime, si scioglie, cedendo subito il servizio nel secondo parziale e racimolando solamente due giochi da quel momento. Il francese, autore, finora, di una non entusiasmante campagna su terra battuta (complice anche, probabilmente, l’infortunio patito ad inizio stagione), affronterà, in terzo turno, il vincente dell’incontro fra Kohlschreiber e Andujar.

[5] K. Nishikori b. T. Bellucci 7-5 6-4 6-4 (Paolo Valente)

Il n°5 del mondo Kei Nishikori conferma di essere un serio pretendente al titolo parigino, superando in 2h22’ il mancino brasiliano Thomaz Bellucci, salito lunedì al n°40 del mondo grazie al successo a Ginevra della scorsa settimana. Il brasiliano dimostra subito di essere in un ottimo momento di forma spingendo forte sia di dritto che di rovescio, costringendo Nishikori ben dietro la linea di fondocampo. La tds n°5 del seeding deve annullare una palla break nel sesto gioco, prima di mancarne a sua volta quattro sul 4-4. Quando tutto sembra pronto per il tie-break ecco il break del giapponese, che chiude il parziale 7-5. Nishikori prende fiducia, aumenta il ritmo e Bellucci riesce solo a tratti a contenerlo. Secondo e terzo set hanno lo stesso andamento, con Nishikori che sale 5-2, restituisce un break e chiude 6-4.

[21] P. Cuevas b. D. Thiem  7-6(7) 7-5 6-7(5) 7-5 (Diego Serra)

Niente da fare per Thiem numero 31 dell’ATP contro Pablo Cuevas, numero 23 del ranking, e già vincitore del doppio a Parigi nel 2008. Un esperto del settore dunque che però l’austriaco ha incontrato in una giornata molto incolore, se non si tiene conto della sua maglietta rossa. Vittoria in 4 set per Pablo. Si gioca sul court numero 3 e il primo set si apre con Cuevas che risponde a due palle break nel secondo game, strappa il servizio all’austriaco nel quinto game, e lo riperde nel sesto. Inevitabile tiebreak dove Thiem spreca un set point, per poi subire due mini break e chiudere 9 a 7 per Cuevas. Secondo set con l’uruguaiano che difende il servizio da ben quattro palle break, e strappa la battuta all’austriaco nel secondo game. Nel nono game, dopo che Cuevas brucia due set point, break di Thiem, che però nel dodicesimo e decisivo game si fa brekkare. Set chiuso da Cuevas per 7 a 5. Nel terzo set il miglior Thiem di giornata da subito aggressivo, con Cuevas quasi sempre in difesa. Di nuovo tiebreak che stavolta Thiem chiude per 7 a 5. Quarto set più o meno identico ai precedenti, con Cuevas che respinge quattro palle break, ma strappa il servizio all’austriaco nell’undicesimo game. Nel game successivo Pablo chiude al secondo match point per 7 a 5. Ora per lui un possibile Monfils.

[8] S. Wawrinka b. D. Lajovic 6-3 6-4 5-7 6-3 (Michele Gasperini)

Un non particolarmente concentrato Stan Wawrinka accede al terzo turno, concedendo un set al No.67 della classifica mondiali Dusan Lajovic, come nel loro unico precedente incontro. La testa di serie numero 8, reduce da una deludente sconfitta nel torneo di Ginevra nella scorsa settimana, ha disputato un match lineare, dimostrando un’inequivocabile superiorità al servizio e negli scambi da fondo, sino al 6-3 5-1, dove ha concesso il primo break della partita, set che poi conquisterà 6-4. Il 3° parziale è una girandola di break: saranno quattro consecutivi dall’1-2 per il serbo, con quest’ultimo che sfrutta i continui errori del deconcentrato svizzero, finendo per conquistare il set 7-5. Wawrinka riesce però a riconquistare repentinamente la concentrazione e torna a dominare come nelle due prime frazioni, chiudendo 6-3 il quarto set. Il tennista di Losanna se la vedrà ora con l’americano Steve Johnson.

[12] G. Simon b. M. Klizan 7-5 6-2 6-3 (Tommaso Voto)

Decima apparizione al Roland Garros per Simon, n.12 del seeding, che supera Klizan (n.36 delle classifiche) ed approda cosi al terzo turno. Gilles è un giocatore ostico da affrontare, perché è capace di tenere i ritmi bassi e di variare molto il gioco. Lo slovacco ha cercato costantemente  il vincente, ma, come lo scambio si prolungava oltre i 6-7 colpi, arrivavano puntuali i gratuiti. Davanti al pubblico caloroso del “Court 1”, che, ad ogni accenno di difficoltà del francese gridava “alléz Gilou”, Simon ha saputo neutralizzare l’aggressività di Klizan, che cercava di accorciare gli scambi, sebbene spesso gli sia mancata la pazienza (lo slovacco ha più volte gettato la racchetta a terra in preda alla frustrazione). Vinto il primo set 7-5, Simon ha controllato agevolmente la partita, approfittando di un calo di rendimento dello slovacco, che ha iniziato a perdere la misura dei propri colpi. Buona la prova del francese, ma per Klizan, che qui ha vinto il titolo junior nel 2006, qualche rimpianto per aver sprecato qualche occasione di troppo per riaprire la partita.

Risultati:

[5] K. Nishikori b. T. Bellucci 7-5 6-4 6-4
[13] G. Monfils b. D. Schwartzman 4-6 6-4 4-6 6-2 6-3
[2] R. Federer b. M. Granollers 6-2 7-6(1) 6-3
[14] J.W. Tsonga b. D. Sela 6-4 6-1 6-1
[12] G. Simon b. M. Klizan 7-5 6-2 6-3
[4] T. Berdych b. R. Stepanek 6-3 6-7(7) 6-3 6-3
[8] S. Wawrinka b. D. Lajovic 6-3 6-4 5-7 6-3
[WC] N. Mahut b. [24] E. Gulbis 6-3 3-6 7-5 6-3
[21] P. Cuevas b. D. Thiem 7-6(7) 7-5 6-7(5) 7-5
[22] P. Kohlschreiber vs P. Andujar 1-6 6-7(5) 6-3 6-3 4-2 sospesa
T. Gabashvili b. J. Monaco 6-3 6-4 6-2
B. Becker b. [32] F. Verdasco 6-4 0-6 1-6 7-5 10-8
G. Muller b. P. Lorenzi 4-6 4-6 7-6(1) 7-6(5) 6-4
D. Dzumhur b. M. Baghdatis 6-4 6-3 4-6 6-2
B. Paire b. [28] F. Fognini 6-1 6-3 7-5
S. Johnson b. S. Stakhovsky 2-6 6-3 7-6(5) 7-6(6)
L. Rosol b. [19] R. Bautista Agut 6-4 6-2 6-2

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