Roland Garros interviste, Schiavone: “Dentro di me c'è ancora qualcosa. Combatto per scalare la montagna”

Interviste

Roland Garros interviste, Schiavone: “Dentro di me c’è ancora qualcosa. Combatto per scalare la montagna”

Roland Garros, secondo turno : F. Schiavone b. S. Kuznetsova 6-7 7-5 10-8. L’intervista del dopo partita a Francesca Schiavone

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Può dirmi prima di tutto dove trovi così tanta energia, tanta pazienza  e in particolare dove hai trovato il coraggio di colpire quel lungolinea di rovescio sul match point?
Oggi la chiave della partita è stato il lungolinea di rovescio. Ho dovuto giocarlo, altrimenti, rovescio contro rovescio, lei era molto migliore di me. Ho dovuto giocare così ed io gioco bene il lungolinea. Si, una partita lunga. Con Svetlana penso che possiamo giocare ore e ore perché ci conosciamo, esattamente come ho detto prima di giocare. Per me è stato grande. Lei è incredibile e ogni volta che le gioco contro mi chiedo cosa possa succedere. Ed è stato di nuovo un  lungo match.

Mi chiedo, dopo un paio di anni di risultati non molto buoni, se senti di avere riscoperto la magia al Roland Garros e se il tuo gioco è tornato come dovrebbe essere ?
Non so quanta magia ci sia e quanto lavoro; bisogna andare avanti e credere in qualcosa che sembra così lontano ma è così vicino. Quindi sono molto, molto felice di essere qui al terzo turno al Roland Garros (ride).

Stai invecchiando . I ricordi ci sono e i dubbi anche, naturalmente. “Posso ancora farlo” ? Quanto è forte il desiderio di andare avanti e dimostrare che puoi ancora giocare partite come questa?
Quando passi momenti molto duri e vai in campo e devi combattere per cinque ore, quattro ore, dici va bene, lo faccio. Non mi importa quanti minuti devo stare in campo, mi interessa quello che faccio. Il mio obiettivo è quello di dare tutto in campo.

Tu hai anche dimostrato che non è determinante l’età, ma la passione per il gioco.
Penso che per tutti sia così.

Per te cosa significano questa vittoria e la prestazione di oggi ?
Questa è un’ottima domanda. Non ci avevo ancora pensato. Penso che dentro di me ci sia ancora qualcosa. Sai, quando si combatte, si lotta per qualcosa. Combatti, stai per raggiungere la montagna ma torni indietro, di nuovo in basso. Allora risali. È difficile. Così, quando arrivi, pensi al tuo percorso e cerchi di fare un metro in più . Hai bisogno di appena un metro in più. Quando ci riesci, ti senti felice qui ( si tocca il cuore) ed orgogliosa.

Quando descrivi la scalata della montagna provi delle emozioni, hai le lacrime agli occhi. Hai già vinto questo torneo, ma prestazioni come quella di oggi ti fanno pensare che lo puoi vincere ancora?
Penso che ogni partita sia una grande storia per me. Non mi importa dove mi trovo. Non mi importa il punteggio. Ogni cosa è per me un regalo. La sto vivendo in questo modo. È tutto. Sono qui, al terzo turno e vado avanti per la mia strada.

Se si gioca in questo modo, per quanto tempo potremo godere del tuo gioco? Un altro paio di anni?
Non ne ho la minima idea. Non sto pensando a questo . Spero di recuperare. Farò del mio meglio per recuperare in modo da essere preparata per il terzo turno.

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