Roland Garros interviste, Sharapova: "È stata solo una giornata storta"

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Roland Garros interviste, Sharapova: “È stata solo una giornata storta”

Roland Garros, ottavi di finale: L. Safarova b. M. Sharapova 7-6, 6-4. L’intervista del dopo partita a Maria Sharapova

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Hai mai pensato di riuscire a far girare il match oppure hai capito dall’inizio che sarebbe stata molto dura per te?
Sentivo di avere qualche piccola possibilità, ma non sono stata in grado di concretizzare, oggi non sono mai riuscita a tenere alto il livello. Lei ci è riuscita e per molto più tempo rispetto a me, è stata più aggressiva, mi ha tolto il tempo e si è aperta molto meglio il campo. Secondo me la differenza è stata questa.

Pensi che quella di oggi sia stata solo una giornata storta o, piuttosto, la conclusione di una settimana difficile?
Solo una giornata storta e una partita persa. La mia avversaria è stata più solida di me, tutto qua.

So che non ti va molto di parlarne, ma pensi che questa influenza ti abbia rovinato la settimana?
Non mi va molto di parlarne e non credo che abbia fatto molta differenza. Sono una che combatte sempre, scendo in campo per dare il meglio, a prescindere da come sto, e anche oggi ho dato il meglio, anche se non è bastato perché la mia avversaria aveva una marcia in più.

Quest’anno ci sono tre settimane tra il Roland Garros e Wimbledon. Cosa farai in queste tre settimane? Cambierà qualcosa rispetto al passato?
Ho detto che avrei preso una decisione in base al risultato dei French Open; ora è passata solo mezz’ora dalla fine della partita quindi, come potete immaginare, non sono riuscita a parlare con il mio team riguardo alla programmazione da qui in avanti.

Erano diversi anni che non uscivi così presto in un torneo importante sulla terra battuta. Pensi che il tuo gioco era allo stesso livello durante la stagione su terra oppure sentivi di non trovarti allo stesso punto rispetto agli anni scorsi?
Non credo che abbia senso fare questi confronti. Ogni anno è diverso e non mi piace molto guardare al passato. Sono solo felice per quello che sono riuscita a fare e per i risultati che ho ottenuto. Ogni anno fa storia a sé; stavolta la mia preparazione è iniziata più tardi e sono riuscita a trovare il ritmo con un po’ di ritardo. A Roma ho ottenuto un grande risultato, qui è finita prima di quanto mi aspettassi, ma non mi piace fare confronti con gli anni passati.

Lucie, a 28 anni, ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale qui ed ha un gioco molto potente. Pensi che il suo rendimento fino ad ora sia stato inferiore alle attese?
Credo che negli ultimi tempi abbia alzato molto il suo livello di gioco. È molto solida da entrambi i lati e gioca in modo molto aggressivo. Forse ha passato un po’ di tempo in più sulla terra e questo le ha dato più fiducia per aprirsi il campo con le rotazioni mancine. Oggi ci è riuscita molto bene.

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