Il Bagel di un sacco di turni tutti assieme - Happy Birthday to you

Roland Garros

Il Bagel di un sacco di turni tutti assieme – Happy Birthday to you

Rafa Nadal lascia Parigi proprio nel giorno del suo compleanno e rischia di precipitare fuori dai 10 se Tsonga vincerà la semifinale. Nole in carrozza, Wawrinka in babbucce, ci attende una gran finale, underdog permettendo

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Ritorna l’appuntamento con il Bagel, dopo un lungo sonno del suo autore. Nelle puntate precedenti lo svizzero di Basilea ha prima avuto ragione di Dzumhur. Per il giovane David si è avverato un sogno: “Giocare oggi con Roger è stato un po’ come tornare bambini”, ha dichiarato il Bosniaco cresciuto sotto le bombe.

Il Basilese ha poi avuto ragione di Gael Monfils, ma si è dovuto arrendere quando ha incontrato il connazionale Wawrinka: troppo forte Stan per Roger. I due, amatissimi in patria, rappresentano anche una sfida fra la svizzera tedesca e quella francofona. Stavolta han vinto questi ultimi, e i concittadini di Wawrinka ora Losannano.

Non c’è stata partita, Stan è stato sempre superiore bombardando a destra e a manca. L’unico momento di tensione è avvenuto quando un rovescio a tutto braccio steccato da Stan, volato fuori dal Lenglen, ha colpito il tetto dello Chatrier provocando la caduta di una lamiera.

La superiorità di Wawrinka ha dato adito a molti tifosi di riflettere su come le sconfitte recenti di Stan contro Roger altro non siano state che un fenomeno di vassallaggio. A coadiuvare questa tesi è Wawrinka stesso, che ha fine match ha dichiarato: “Contro Roger non potevo mai scendere in campo con la cattiveria necessaria finora. Questo perché mi lasciava sempre ripulire gli avanzi delle gemelline durante i pasti in albergo. A Londra in novembre Roger mi diede pure un po’ del suo semolino e allora lo lasciai vincere annullando match-point. Ma ieri Myla Rose ha insistito per finire tutta la pizza. Da oggi non avrò più pietà! C’erano pure i carciofini…”

Ma il match del secolo ovviamente era l’attesissimo Djokovic-Nadal. Definito il quarto più avvincente della storia del tennis, non ha tradito le attese, regalando gran tensione fino all’ottavo gioco del secondo set, quando Nadal è crollato raccogliendo un parziale di 8-1. Il maiorchino saluta Parigi, per lui seconda sconfitta in carriera e per la prima volta senza vincere un set.

Nole parte subito fortissimo, va avanti 4-0 ma si fa temporaneamente sostituire dal cugino Nonovoiak Chokovic. Nadal ne approfitta. Parte la remuntada del re mutanda, si issa 4-4, annulla manciate di set point. In un momento delicato del set, Maurier dà anche un warning allo spagnolo. A fine incontro i vertici dell’Atp di dichiareranno sollevati per la sconfitta di Nadal “Altrimenti non avremmo più avuto nessuno per arbitrare la finale di questo passo”.

Al dodicesimo gioco Novak ottiene un nuovo break e mette in cascina il primo set. Nadal sembra sudare copiosamente, ma in realtà nasconde una pompetta sotto la fascia per bagnare e appesantire la linea di fondo. Nel secondo lo spagnolo cerca di spezzare il ritmo allungando ancora di più i suoi turni di servizio con pause fra i punti. Durante una di questa, Li Na dà alla luce la sua primogenita.

All’ottavo gioco però accade il patatrac, da lì Djokovic s’invola. Nadal molla e saluta il torneo che tanta gloria gli ha dato. Djokovic procede la sua marcia inarrestabile, si mette in tasca il Premio Soderling e sogna il Grande Slam.

Deluso Nadal, sconfitto proprio nel giorno del suo compleanno e sceso in campo con delle scarpe recanti il numero nove, ovvero i suoi trionfi a Parigi, come consuetudine delle ultime annate. Lo spagnolo ai microfoni confessa: “Sono spesso stato sul punto di cambiare sponsor, fanno davvero delle scarpe orribili. Sono anni che compro delle Nike prima del Roland Garros e dopo 2 settimane già le devo buttare. Queste almeno potrò tenerle un po’ di più”.

La moda delle scarpe ha fatto scuola: Murray mette la sua fede fra i lacci quando gioca, mentre Djokovic scrive il nome di moglie e figlio all’interno “Così è come se scendessero in campo con me”. Verdasco invece ha scritto “Bouchard” sul pigiama ma ancora non è riuscito a portarla a letto.

Nel clan Nadal la sconfitta è stata presa con filosofia e un po’ di rassegnazione, anche se voci dicono che Toni abbia ricusato il nipote. Si tratta comunque di una tragedia per il mondo dello sport spagnolo, giunta in un momento di tensione. La federazione iberica ha anche dato una risposta ufficiale al giornale satirico Charlie Hebdo dopo la vignetta di qualche giorno fa. “Noi difendiamo sempre i nostri atleti contro ogni accusa di doping da anni – recita il comunicato – Sono decenni che ci accusano e a parte Marta Dominguez, Contador, Muehlegg, Manzano, Beloki, il caso Fuentes, e pochi altri ne siamo sempre usciti puliti”.

Euforico invece lo staff di Djokovic: Boris Becker è stato visto correre all’impazzata sotto la Tour Montparnasse cantando a squarciagola “O Nole mio”. Il piccolo capo Quartinole ha potuto cedere il testimone al suo superiore che verrà a trovarci venerdì.

Prosegue intanto il torneo femminile, di cui abbiamo parlato colpevolmente poco. Ana Ivanovic ha raggiunto le semifinali. Per lei cambio di rotta da quando ha ufficializzato la sua relazione con il calciatore Bastian Schweinsteiger, che in tedesco significa “Colui che tiene sotto i maiali”. Non è una battuta.

Si avvia così verso la fine uno splendido Roland Garros, successo anche per il sito di Ubitennis. Una delle iniziative più popolari è stato l’angolo di Nostradamus, dove redattori e appassionati possono pronosticare il risultato dei match del giorno dopo. Da domani sarà anche possibile profetizzare per ogni giorno il numero degli utenti bannati.

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