Wimbledon, italiani: Seppi, Fognini e Giorgi al secondo turno senza cedere set

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Wimbledon, italiani: Seppi, Fognini e Giorgi al secondo turno senza cedere set

Ottima prova all’esordio nel torneo per Andreas Seppi che non concede nulla al suo avversario Brydan Klein (numero 177 del mondo). L’azzurro attende al secondo turno il croato Coric. Vittoria in 3 set anche per Fognini su Smyczek. Facile anche la Giorgi (7-6 6-3) sulla brasiliana Pereira. Si ritira la Knapp contro la Rybarikova, fuori Vanni contro il britannico Ward. Troppo Vesely per Lorenzi, che spreca set point e cede in tre set

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[31] C. Giorgi b. T. Pereira 7-6 6-3 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Nonostante i tanti errori e aver salvato due setpoint nel primo set, Camila Giorgi fa suo il match contro la brasiliana Teliana Pereira, n. 77 del mondo, con lo score di 7-6 6-3.

Alcune difficoltà per Camila all’inizio del match che si trova sotto 4-1 e salva poi due setpoint. Ma, la cosa curiosa, è che non se ne se sia minimamente accorta poiché in conferenza stampa, alla domanda di Ubaldo Scanagatta sulle palle set salvate, Camila rimane perplessa: “No, non mi pare“. E Ubaldo: “Ma come? Perdevi 4-1 e hai annullato due setpoint!” E lei: “No, due setpoint no…“.  Il padre Sergio, seduto accanto a Ubaldo nella sala intervista le conferma: “Sì Camila, lei ha avuto due set point…“. Camila resta interdetta e poi aggiunge: “Un match dura tre set, anche se si perde il primo può vincere in tre“.

Comunque, poi l’azzurra recupera, riuscendo ad aggiudicarsi il primo parziale al tie-break. Nel secondo set la Pereira resta attaccata alla Giorgi fino al 2-2, dopodiché l’italo-argentina prende il largo riuscendo a chiudere il match per 7-6 6-3. Ora, per Camila, ci sarà la vincente tra la Arrubarrena e la Parmentier.

Sono contenta di ritrovare l’erba, perché mi permette di fare il mio gioco, un gioco anticipato“. Vincere il primo torneo? “Significa che sto lavorando bene e devo continuare così. Non conosco né la Arrubarena né la Parmentier, vedremo chi sarà la mia avversaria, a quel punto studierò il suo gioco“. Essere la 18a favorita per i bookmaker? “Non mi interessa, non ho nessuna reazione“.

[30] F. Fognini b. T. Smyczek 6-4 6-3 6-2 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Il clima quasi “mediterraneo” che si respira qui a Londra per la seconda giornata dei Champioships ha portato bene al ligure Fabio Fognini che, sull’erba del court n. 19 dell’All England Club, non ha avuto problemi a liquidare la pratica Smyczek con lo score di 6-4 6-3 6-2. Sotto un sole cocente e una temperatura alla soglia dei 30°, Fabio appare solido e centrato fin dai primi game. Infatti, l’azzurro realizza il break sull’1-1, break che farà la differenza nel prosieguo del parziale, aggiudicatosi per 6-4.

Sotto l’occhio attento di José Perlas e Corrado Barazzutti, il tennista di Arma di Taggia prende il sopravvento anche nella seconda frazione, strappando il servizio all’avversario in apertura di secondo set. Smycezk, n. 77 del ranking e vincitore dell’unico match disputato tra i due (ma era nel “lontano” 2006 e Fabio non era certo il giocatore di oggi), recupera fino al 2-2 per poi riconsegnare il servizio a Fabio. Ma Fognini, estremamente calmo e dal tennis propositivo, prende le distanze sul 5-3. E così, dopo 1 ora e 3 minuti, l’italiano si aggiudica anche il secondo set per 6-3.

Il match scivola via senza intoppi anche al terzo set, con Fabio che allunga il passo sul 3-1 per poi chiudere il match 6-4 6-3 6-2. Prestazione convincente per il ligure che ora se la vedrà con il vincente tra Vasek Pospisil e  il qualificato francese Vincent Millot.

Sono molto contento del risultato di oggi, non me l’aspettavo” ci ha detto Fognini nelle dichiarazioni post-match “ho giocato bene da fondo. Avevo incontrato il mio avversario da junior e poi lo avevo un po’ perso di vista“. Fabio è apparso molto più sereno oggi… “Sì, è vero, sono sereno, mi sento bene. Ho bisogno di serenità“.

Stat Fognini-Smyczek

J. Vesely b. P. Lorenzi 7-6(7) 7-6(6) 6-4  (Raffaello Esposito)

Pubblico assiepato in piedi sull’intimo court 10 sprovvisto di falco per il trentatreenne Paolo Lorenzi opposto al bombardiere mancino Jiri Vesely, coetaneo di Thiem e uno dei giocatori più migliorati dell’ultimo anno. Quarantaquattro posti dividono i due nel ranking ATP, 45 contro 89 a favore di Vesely e quindici sono i centimetri di differenza in altezza, 1.98 contro 1.83. Paolo cerca il suo primo passaggio di turno nei Championships per dare maggior lustro ad una carriera sempre ben oltre i limiti della dignità. Ci prova dal 2007 ma fra eliminazioni nelle qualificazioni e avversari improbi non ci è mai riuscito. Oggi dovrà avere gambe e testa più che mai per venire a capo del pivot ceco che sul campo ha la mano pesante. Paolo subisce subito un break, lo recupera, ne rischia un altro nel quinto game prima di salvarsi. Da lì il punteggio segue le battute e nel dodicesimo game Lorenzi spreca anche un set point sul servizio avverso. Nel tie break regna l’equilibrio, spezzato infine a favore del ceco al sedicesimo punto dopo che Paolo aveva avuto un’altra palla set sul 7-6 servizio Vesely mancato per poco coraggio al termine di un lungo palleggio. L’italiano pedala e ributta tutto mentre Jiri aggiusta l’alzo e avanza più spesso a rete per chiudere dietro alle sue bordate, così in un secondo set senza occasioni è ancora il tie break a decidere. Qui Paolo spreca un vantaggio di 5-2, si fa riprendere, concede un primo set point col doppio fallo e cede al secondo per 8 a 6. Si gioca fra i continui rumori provenienti dai campi adiacenti e il terzo set si decide su un break per il ceco nel settimo game. Lorenzi va in vantaggio 0-40 nel gioco successivo, si fa recuperare, si arrabbia sul 40 pari con l’arbitro per una palla dubbia (“ma che c…o fai, oh” ripetuto due volte) però non riesce nel contro break e qui è proprio finita. Al secondo turno Vesely avrà il britannico Ward che ha estromesso il nostro Vanni in quattro set. Nel postpartita, Lorenzi in conferenza stampa: “Ho giocato bene la partita ma ho giocato male i punti importanti. Lì mi è mancato qualcosa. Ho ripreso a giocare martedì e dunque sono soddisfatto della prestazione, ma non del risultato ovviamente”.

M. Rybarikova b. K. Knapp 7-6(6) 3-0 rit. (Michele Gasperini)

Esce di scena, nell’ultimo match odierno in programma sul Court No.5, la quarta italiana delle sette presenti nel main draw di Wimbledon, Karin Knapp, la quale è stata costretta al ritiro a causa di un problema fisico occorsole alla fine del terzo gioco del secondo set contro la slovacca Magdalena Rybarikova, No.65 del mondo, dopo un primo parziale estremamente combattuto.
Parte meglio la slovacca, meno fallosa e più concreta, la quale breakka Knapp nel terzo gioco, andando ad un passo dal doppio break sul 3-1 in suo favore, ma brava la nostra No.45 del mondo ad annullare due break point. L’italiana si riprende, e ottiene il controbreak nell’ottavo game grazie a due ottime risposte si issa sul 5-4. Rybarikova tiene il servizio successivo con agio e strappa ancora una volta la battuta a Karin, tradita dal colpo di inizio gioco: il set sembra ormai nelle mani della slovacca, che però cede la battuta clamorosamente da 30-0 in seguito a tre errori banali.
Si va al tiebreak: Rybarikova va sopra di un minibreak e sale 5-4, ma commette due gravi non forzati, concedendo set point e servizio alla Knapp, la  quale non riuscirà però a convertirlo, finendo col perdere il gioco decisivo per 8 punti a 6.
Il secondo parziale praticamente non si gioca, Knapp visibilmente menomata da un infortunio non riesce più a competere e, sotto 0-3, cede il passo a Rybarikova, la quale affronterà Makarova dopodomani. Knapp ha poi spiegato il problema in conferenza stampa: “È una storta alla caviglia destra. Fra l’altro su una situazione stupida: ho risposto su una battuta fuori, una cosa di istinto. Ho sentito una scossa e almeno per oggi non sono stata in grado di proseguire”.


[WC] J. Ward  b. [LL] L. Vanni 6-7(4) 6-2 6-4 6-3
(Ciro Battifarano)

Dopo le tante prime volte raggiunte quest’anno da Luca Vanni (primo main draw e prima finale nel circuito e primo main draw in uno slam, a Parigi), il tennista toscano, protagonista di una felice tardiva giovinezza tennistica, deve rinviare l’appuntamento con il primo successo in un tabellone principale in uno slam.  Passa il turno James Ward che a Londra è nato e vive e che su questi prati ha avuto per la sesta volta una wild card, raggiungendo oggi  il secondo turno per la seconda volta dopo il 2012.

Luca dopo un primo set vinto al tie-break nel quale si è mostrato più lucido dell’avversario, contenendo da fondo la profondità del britannico e aspettandone gli errori, ha un passaggio a vuoto ad inizio secondo set, ritrovandosi subito sotto 4-0. Ai cambi di campo Vanni sembra affaticato, fa stretching con le gambe: stanco e con il set ormai andato, inizia a liberare i colpi  ma non ha mai occasione per recuperare lo svantaggio.
Anche nel terzo set cede il servizio in apertura, ma questa volta si procura subito l’occasione di recuperare lo svantaggio portandosi avanti 0-40: sulla prima palla break il rammarico più grande, per un dritto lungolinea di Luca chiamato erroneamente out quando l’inerzia dello scambio era dalla sua. Si ripete, ma Ward torna propositivo e spinge Vanni fuori dal campo e annulla tutte le tre palle break. Per quanto sembri un po’ fermo sulle gambe, Luca resta attaccato al match e si procura un’altra occasione nell’ottavo gioco, ma anche questa volta senza successo.
Ward riesce a conquistare anche il terzo set e dopo un inizio di quarto senza sussulti, nel quinto gioco, approfitta di un doppio fallo e di un errore di Vanni per realizzare il break che sembra chiudere il match. Luca però non molla, libera di nuovo il braccio,  alterna colpi spettacolari ad errori banali, si procura subito due palle per riportare in parità il set ma tra il servizio dell’inglese e l’ennesimo errore dei giudici di linea (con Vanni ancora in vantaggio nello scambio) sfumano anche queste occasioni. Ormai fuori dal match Luca si disunisce e, complici due doppi falli, cederà l’ultimo turno di servizio ed il match. Questo il commento di Vanni a fine match: “Purtroppo ho avuto un dolore al gluteo che mi ha condizionato nel servire. È un peccato che in una occasione tanto importante non mi sia potuto presentare al meglio, ma è stata comunque  una bella esperienza”.

[25] A. Seppi b. [WC] B. Klein 6-3 6-2 6-2 (Michele Gasperini)

Agevole esordio sui sacri prati dell’All England Club per Andreas Seppi, No.25 del seeding e 27 del mondo, il quale, sul Court No.18, ha avuto la meglio in tre rapidi set sulla wild card australiana (naturalizzato britannico) Brydan Klein, 177° nel ranking ATP. Il tennista altoatesino, numero 1 d’Italia da lunedì scorso dopo la finale persa da Federer ad Halle, è stato bravo ad imporre sin da subito la propria maggiore solidità ed esperienza, contro un avversario per la prima volta in un main draw a Wimbledon a 25 anni e mezzo: nel primo set, il più equilibrato, dopo tre chanche non sfruttate nel primo game, il break decisivo arriva nell’ottavo game, grazie a due errori gravi di Klein, con Seppi abile a chiudere nel gioco successivo al servizio. Secondo e terzo parziale dominati da Andreas, il quale con due break per set regola l’avversario in meno di un’ora e mezzo, senza nemmeno concedere palle break, dimostrandosi fisicamente e mentalmente pronto per tentare di andare il più avanti possibile nel torneo londinese. L’italiano affronterà, al prossimo turno, il vincente dell’incontro fra Stakhovsky e Coric.

Stat Seppi-Klein

(in aggiornamento)

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