Wimbledon interviste, Seppi: "Ad un certo punto sentivo di non poterla più perdere"

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Wimbledon interviste, Seppi: “Ad un certo punto sentivo di non poterla più perdere”

Wimbledon secondo turno, A. Seppi b. B. Coric 4-6 6-4 6-7(3) 6-1 6-1. L’intervista del dopopartita a Andreas Seppi

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Cos’è successo nel terzo set? Eri avanti 4 a 0 e poi…

Ho giocato un buon game, poi sul 4 a 1 lui ha lasciato andare il braccio anche un po’ a caso, ha trovato due bei punti e mi ha brekkato. Io non sono più riuscito a spingere come all’inizio, ho fatto qualche errore di troppo.

Perché sei entrato in ansia?

No, no zero, forse un calo di attenzione, non pensavo più di perderla perché lui era mezzo andato e mi sono distratto. Non è stato bello perdere quel set ma anche dopo averlo perso ero abbastanza tranquillo.

Quando ha cominciato a star male Coric?

Non credo più a nessuno, fanno finte assurde e poi si rimettono a correre, non si capisce… Penso che già nel secondo lamentava fastidi, poi anche nel terzo e invece abbiamo giocato 4-5 game con scambi pazzeschi, mah…

Di cosa sei soddisfatto? Del servizio…

No del servizio non tanto anche perché mi fa male la spalla, già in allenamento avevo dolore. Ad un certo punto ho servito meglio, e negli scambi da fondo sentivo di stare bene, meglio di lui. Riuscivo a comandare dalla parte del dritto e alla fine lui provava ad alzare la traiettoria.

Il dritto funzionava bene, hai fatto un paio di punti che su altre superfici non ti riescono.

Ho giocatò un po’ a sprazzi in realtà. Se gli giochi sul dritto lui va un po’ in difficoltà, mentre di rovescio è più solido.

Come ti sembra Coric?

Non è un fenomeno, come lo era Gasquet ad esempio, ma ha un atteggiamento pazzesco in campo, ha un buon servizio e un gran rovescio. Per uno che ha 18-19 anni serve benissimo.

Come mai ti trovi bene sull’erba?

Ho degli appoggi bassi e poi mi piace, mi diverto di più e sono più tranquillo.

Visto che hai giocato sul dritto ti sei allenato per Murray…

Si, ma Murray ha un’altra velocità, col dritto può spingere molto.

Cosa ti aspetti dalla partita di sabato?

Di giocare sul centrale. Entro in campo per vincere non per fare una bella partita. Poi certo, il favorito non sono io…

Ti sei allenato con Federer ieri.

Sì, e domani con Sartori che è peggio! Federer è molto tranquillo, scambiamo senza problemi, è bello allenarsi con lui.

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