José Luis Escañuela, presidente della RFET, la Real Federación di tennis in Spagna, ha presentato formalmente la rinuncia all’incarico, atto che diventerà effettivo “dal prossimo 19 luglio, giusto in tempo affinché si concluda l’eliminatoria contro la Russia, sotto la guida di Gala León”.
Escañuela era già stato sospeso per un mese dalle sue funzioni a seguito delle indagini in cui è stato coinvolto: mancata giustificazione della spesa di 700mila euro destinati ad un osservatorio e ad una fondazione, e la nomina di Gala León come capitano della squadra di Davis. Sul caso della León si è dibattuto a lungo, non solo perché pare che la sua nomina sia avvenuta senza l’approvazione della giunta direttiva, ma perché da mesi i tennisti spagnoli lamentano una mancanza di rispetto da parte della Federazione, rea di non averli tenuti in considerazione nella scelta del capitano. Escañuela continua però a porre l’accento su un piano diverso, nelle sue parole affidate al quotidiano Marca, ringrazia la giunta direttiva e la RFET per “avermi permesso eleggere Gala León, una decisione che ha segnato storicamente il nostro sport”.
L’ex presidente della Federazione spagnola ha anche ringraziato i tennisti. Fra questi, quello più attivo nelle critiche nei confronti della Federazione e del capitano di Davis è stato Feliciano Lopez, oltre a Rafa Nadal che ha spesso parlato con la stampa iberica della questione; Feliciano più volte ha espresso il suo dissenso contro un organo che a dire dei tennisti spagnoli sta distruggendo il tennis iberico. A tal proposito proprio a Wimbledon i tennisti e le tenniste si sono riuniti con l’obiettivo di parlare della situazione attuale in cui versa il tennis spagnolo e hanno rilasciato pubblicamente una lettera in cui espongono il loro punto di vista.