Wimbledon italiani: bene Giorgi, male Fognini. Vince Seppi

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Wimbledon italiani: bene Giorgi, male Fognini. Vince Seppi

Camila Giorgi supera in due set Lara Arruabarrena, e al terzo turno trova Caroline Wozniacki. Seppi si complica la vita ma viene a capo di Coric, adesso avrà Murray. Fognini cede in 4 set a Pospisil, oggi devastante al servizio. Un’occasione sprecata, al terzo turno c’era Ward!

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[25] A. Seppi b. B. Coric 4-6 6-4 6-7(3) 6-1 6-1 (da Londra, Roberto Salerno)

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Forse diventerà un top10 Borna Coric ma a voler essere generosi ci sono molti margini di miglioramento nel suo gioco. A voler cercare un attenuante, per una sconfitta che poteva essere molto più pesante, si potrebbe citare l’incidente del terzo set, quando sotto per 3-0 il croato è stato a lungo sotto le cure del massaggiatore. Ma più aderente alla realtà ci sembra la spiegazione forse più banale: per uno come l’Andreas Seppi di questi tempi serve un giocatore più solido dell’acerbo Borna. Non che l’italiano sia stato perfetto, anzi. Colpa molto grave per esempio quella di aver trascinato un match di questo tipo addirittura per 3 ore e 37 minuti, quando avrebbe dovuto cavarsela decisamente con meno. Invece l’altoateasino ha buttato al vento un primo set piuttosto bizzarro, in cui aveva subito occasione di portarsi avanti – anche se ha servito bene Coric sulle tre palle break del secondo game – e che poi regalava con un disastroso nono game, nel quale subiva il break decisivo.
Ma il passaggio a vuoto di Seppi non terminava, e il croato andava avanti di un break in apertura di secondo set. Sembrava si profilasse una giornata grama ma Seppi prima recuperava rapidamente dallo 0-2 e poi approfittava di un malessere fisico di Coric riuscendo a pareggiare i conti ottenendo il break decisivo nel decimo game.
Era il terzo, il set che Seppi buttava alle ortiche. Andreas volava sul 3 a 0 prima dell’infortunio accennato. Quando Coric tornava in campo sembrava così frastornato da non riuscire a tenere un palla in campo e Seppi poteva andare a servire addirittura sul 4 a 0. Da lì partiva una specie di psicodramma con il croato che recuperava i due break, mandava ugualmente Seppi a servire per il set sul 5-3 lo riagganciava sul 5 pari e lo demoliva al tiebreak anche grazie ad un nastro molto fortunato. Era però l’ultimo sussulto, Borna non metteva più una palla in campo e gli ultimi due set volavano via con un duplice 6-1 per Andreas, che adesso avrà in premio Murray. Tutti i salmi finiscono in gloria, in fondo.

V. Pospisil b. [30] F. Fognini 6-3 6-4 1-6 6-3 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Le poche gocce di pioggia cadute su Londra in tarda mattinata lasciavano ben sperare per un pomeriggio all’insegna della frescura. Invece il solleone, accompagnato a tratti da qualche nuvola qua e là, splende di nuovo sui campi dell’All England Club. Pronti per assistere al match tra Fognini e Pospisil, giornalisti e spettatori cercano di proteggersi dai raggi solari con creme e larghi cappelli.

Anche Pospisil ad un tratto opta per il cappellino anche se, dal tennis prodotto in campo, sembra fresco come una rosa. Grande inizio infatti per il canadese che scarica d’emblée su Fabio servizi fulminanti, raggiungendo quasi sempre le 130 miglia orarie.

Fabio sembra calmo, nonostante i game scivolino via uno dopo l’altro per il “gigante” di Vernon che si trova in pochi minuti in vantaggio 4-1. Nulla può un tweener perfetto dell’azzurro e, supportato da missili micidiali, Vasek conquista molto spesso la rete lanciandosi in perfetti serve & volley. Pressato a più non posso, Fabio comincia a manifestare segnali di frustrazione.

La calma ora lascia spazio all’agitazione e, nonostante Perlas da bordo campo gli consigli di rimanere concentrato, il tennista di Arma di Taggia comincia una leggera polemica con il giudice di sedia per una chiamata contestata tant’è che, alla fine del primo parziale conquistato 6-3 dal canadese, entra il campo il supervisor.

Comunque, nulla di grave. Purtroppo il leitmotiv del match non cambia. Al ligure manca incisività al servizio e regolarità con la prima, senza riuscire a trovare la chiave per mettere in difficoltà l’avversario. Niente da fare. La seconda frazione è ancora di Pospisil per 6-4.

Nel terzo set la musica cambia. Vasek comincia a subire un leggero calo di tensione e il servizio, micidiale fino a quel momento, ora sembra meno efficace. Fabio ne approfitta subito; sale in cattedra e prende il largo nel parziale, mentre il canadese appare sempre più disorientato. Tanti tifosi in tribuna, italiani e non, esultano per lui e, alla fine, il ligure accorcia le distanze agguantando il terzo parziale per 6-1.

Ma non basta. Fognini subisce un malauguratissimo break sul 2-3 commettendo ben quattro errori, permettendo così all’avversario di lanciarsi spedito verso la conquista del match. Alla fine, il n. 56 del ranking chiude con lo score di 6-3 6-4 1-6 6-3.

Nonostante la sconfitta sono soddisfatto” ci ha detto Fabio nella conferenza post-partita “all’inizio ho servito malino, da fondo spingevo, prendevo i miei rischi ma riuscivo a tenere lo scambio. Però mi son sentito bene, a parte la sconfitta che brucia, certo. Lo sappiamo, lui gioca molto bene a rete, il servizio è la sua arma. Sto lavorando al servizio per migliorarlo. Forse ho cominciato in mondo un po’ distratto la partita, ma devo prendere l’aspetto positivo di questa sconfitta, è la prima cosa che mi ha detto il mio team negli spogliatoi

 

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In aggiornamento

[31] C. Giorgi b. L Arruabarrena 6-0 7-6(5) (da Londra, AGF)

Giorgi: “Con Wozniacki spero nel Centrale o nel Campo 1, non ci ho mai giocato”
Intervista esclusiva a Sergio Giorgi: “Camila può vincere già questo Wimbledon, sicuro nei prossimi 3 anni”

Camila Giorgi sconfigge in due set Lara Arruabarrena e approda, unica italiana, al terzo turno dei Championships. Si comincia con 45 minuti di ritardo a causa della pioggerellina caduta nella tarda mattinata. La sensazione è che tra i presenti almeno la metà degli spettatori sia italiana, e gli applausi dei primi punti sembrano confermarlo. C’è anche da dire che Camila non fatica a conquistare i favori del pubblico neutrale. Accanto a me erano seduti due inglesi che chiaramente non la conoscevano e che ai primi scambi della partita erano sbalorditi dall’espressione di energia pura che comunicava Camila: gli “oh Gosh!” di fronte alla velocità di palleggio di Giorgi si sprecavano, come non potessero credere a quello a cui stavano assistendo. Anche la povera Arruabarrena per la verità appare sorpresa: incapace di tenere il ritmo di Camila, cede tre volte su tre la battuta per un 6-0 senza storia (zero palle break concesse da Giorgi).
Il secondo set però si svolge diversamente. Nel lunghissimo primo game Camila manca due rovesci lungolinea, Arruabarrena risponde meglio e alla fine le riesce il break. Il controbreak è immediato, ma Camila perde di nuovo la battuta nel terzo game. In questo game commette tre doppi falli (7 in tutto il set, 8 totali), anche per una piccola dose di sfortuna: di tutto il match questo è l’unico game giocato in pieno sole, e Giorgi se lo ritrova proprio di fronte al momento di battere.

Arruabarrena per la prima volta nella partita tiene la sua battuta e consolida il vantaggio: 1-3. La partita si è fatta più combattuta: Camila sbaglia qualcosa in più ma è anche Lara che riesce finalmente a tenere meglio il palleggio: alterna rovesci in top ad altri slice per rallentare il ritmo e cercare di gestire la spinta continua dell’avversaria. Giorgi gioca un paio di game in cui la risposta scende di livello e così si ritrova sotto 2-4. Ma a questo punto riesce a riassestarsi e a tornare a spingere come ad inizio match. Conquista tre game consecutivi e sul 5-4 sale 0-40: tre match point. Arruabarrena reagisce servendo meglio e Camila non riesce a chiudere. Un quarto match point arriva sul 6-5, ma Arruabarrena si salva con il servizio. Alla fine è il tiebreak a dare a Giorgi la vittoria, addirittura al settimo match point, visto che Camila si porta avanti 6-3, ma non riesce a chiudere nelle due occasioni in cui serve l’avversaria.

In sostanza a Camila sono occorsi 7 match point, ma i primi 6 si sono giocati sul servizio della spagnola. Le statistiche dicono 18 gratuiti a testa, ma i vincenti di Giorgi sono il doppio: 18 a 9. Ora Giorgi avrà Caroline Wozniacki. I precedenti sono 2-1 in suo favore: Giorgi ha vinto il primo e il terzo incontro sul cemento americano (US Open 2013 e New Haven 2014), ma ha perso sull’erba di Eastbourne 2014. Inutile dire che si prospetta come uno dei terzi turni più interessanti del tabellone femminile.
Nella conferenza stampa dopo il match vinto contro Allertova, Wozniacki ha dichiarato: “Dovrò cercare di non farle dettare troppo il gioco, perchè Giorgi  spinge su ogni colpo e serve bene, lasciarle troppo l’iniziativa può essere pericoloso.”

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(in aggiornamento)

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