Wimbledon interviste, Djokovic: "Qui negli ultimi anni con Nadal hanno giocato tutti il match della vita"

Interviste

Wimbledon interviste, Djokovic: “Qui negli ultimi anni con Nadal hanno giocato tutti il match della vita”

Wimbledon, terzo turno: N. Djokovic b. B. Tomic 6-3 6-3 6-3. L’intervista del dopo partita a Novak Djokovic

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Puoi dirci che cos’è successo alla fine, quando sei uscito dal campo, con la protesi?
L’ho autografata.

Durante il match, soprattutto nella parte centrale, sei stato molte volte 0-30 sul tuo servizio, poi giocavi un tennis incredibile. Ti faceva arrabbiare o rimanere calmo, un po’ entrambi?
Cercavo di rimanere concentrato nei momenti in cui ero sotto 0-30 o dovevo annullare una palla break. Ovviamente so l’importanza di tenere il servizio sull’erba. Non è facile brekkare giocatori come Bernard, che hanno un buon servizio. Sono riuscito a rispondere molte volte. Penso di aver fatto tatticamente tutto ciò che volevo fare prima del match per farlo muovere, variare il ritmo, non proporgli la stesso palla. Penso di aver giocato davvero un buon match.

Mi stavo chiedendo se avessi visto l’incontro di Rafa di ieri. Se sì, lo conosci molto bene, sei sorpreso di vedere che non riesca a ritrovare il suo gioco?
Penso che Dustin abbia giocato estremamente bene e ha meritato di vincere. Ma, come ha detto Rafa, questo è lo sport. Ha vinto due volte qui e ha giocato cinque finali. Non penso che sia tanto male. È un qualcosa che ovviamente gli aggiunge più pressione e aspettative in qualunque torneo vada. Si mette ad un livello standard molto alto ovunque vada. Le uscite nella prima settimana capitano negli slam, certamente è un fatto da prima pagina. Ma perde sull’erba nella prima settimana da qualche anno. Non è facile tornare nello stesso torneo, sulla superficie che penso sia la sua meno preferita, e avere la fiducia necessaria. Sembra che abbia bisogno di qualche match in più per essere a suo agio in campo e iniziare a sentirsi più in fiducia. Ma non ha avuto l’opportunità. E poi se guardi agli avversari con cui ha perso, probabilmente hanno giocato tutti il match della vita. Non avevano niente da perdere. Devi stringere loro la mano, congratularti e andare avanti.

Che cosa pensi del prossimo match contro Kevin Anderson?
Un altro grande battitore e uno che è in gran forma. Penso che nel complesso stia giocando il tennis della vita. Nella sua carriera ha raggiunto ora la posizione più alta in classifica. Continua a progredire. È migliorato negli spostamenti e nel gioco da fondo campo. Ha sempre avuto un servizio molto buono. Penso che sarà un incontro con pochissimi margini che sarà deciso da pochi punti. Quindi devo essere in grado di rispondere il più possibile. Cercherò di variare il ritmo, in modo simile a ciò che ho fatto oggi. Spero di giocare ad un livello alto contro Kevin.

Quando Maria Sharapova è stata qui alcuni minuti fa, ha detto che ogni volta che cammina per l’impianto pensa all’esperienza di aver vinto i Championship qui. Quando cammini per l’impianto o entri in campo, quali immagini delle esperienze passate ti tornano nella mente?
Sono presenti. Ovviamente ti piace sempre avere una mentalità positiva mentre entri in campo. Vuoi sempre avere quei pensieri che ti danno quella motivazione e ispirazione per giocare il tuo miglior tennis, credo di amare i momenti sul campo. C’è anche molta pressione nel gioco. E’ un gioco mentale che giochi con te stesso per cercare di avere la giusta condizione mentale. Ma avendo giocato così tante volte ad altissimo livello, soprattutto qui, il campo da tennis più speciale del mondo, hai l’esperienza e la conoscenza necessarie, cosa è giusto per te, di che cosa hai bisogno per pensare alla condizione mentale che vuoi. Cerco di stare nel presente, di non combattere contro i pensieri, la pressione e l’eccitamento, ma di riconoscerli e di essere attento ai pensieri del presente, ma cerco anche di rimanere composto e calmo.

Stai giocando molto bene. Come giudichi il modo in cui stai giocando? Su quale parte del tuo gioco stai lavorando maggiormente?
Sto cercando di costruire il mio gioco in generale. Non sto lavorando su niente di specifico. Tutti i colpi nel mio gioco stanno migliorando in ogni incontro. È un qualcosa che è ovviamente molto incoraggiante da vedere. Sono soddisfatto delle prestazioni finora. La seconda settimana è senza dubbio sempre più impegnativa e più difficile della prima. Ma sono pronto. Ho due giorni. Lavorerò in campo, mi riprenderò e sarò pronto per la sfida che ci sarà nella seconda settimana.

 

Traduzione di Chiara Nardi

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