Anteprima ATP e WTA: ultima erba a Newport, ritorno sulla terra a Bucarest e Bastad

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Anteprima ATP e WTA: ultima erba a Newport, ritorno sulla terra a Bucarest e Bastad

Nel club statunitense che ospita la Hall of Fame del nostro sport si chiude la stagione erbivora 2015 per l’ATP, mentre le donne tornano a calpestare la terra rossa in due tornei 250 sul continente europeo

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ATP Newport – C’è tutta la storia e la leggenda del tennis all’International Tennis Hall of Fame di Newport. Dove ai giorni nostri va in scena l’appendice stagionale sull’erba, nel lontano 1881 si disputarono i primi campionati degli Stati Uniti, poi divenuti US Open. Purtroppo, la collocazione temporale (la settimana successiva a Wimbledon) unita a quella geografica (lontana dall’Europa) ha sempre, o quasi, tenuto lontano i grandi nomi da un torneo che si avvale tuttavia di una cornice a dir poco suggestiva. I campioni, ahinoi, sono soliti frequentare il Newport Casino solo dopo il ritiro in quanto prima o poi vengono inseriti nella prestigiosa Hall of Fame mentre durante la carriera raramente sono approdati nel Rhode Island per giocare il torneo.

Non sorprende quindi che il primo top-10 ad aggiudicarsi il singolare sia stato John Isner nel 2012. Quella che prenderà il via lunedì prossimo sarà l’edizione n°40 del torneo e, nelle precedenti, solo due volte ha conquistato il titolo un vincitore di slam: Johan Kriek nel 1981 e il campione in carica Lleyton Hewitt. L’australiano ha coronato con il successo la sua rincorsa, dopo aver perso le due finali precedenti. Vijay Amritraj e Greg Rusedski detengono in coabitazione il record di titoli (3); il primo, campione dell’edizione inaugurale, si è ripetuto a distanza di quattro e otto anni mentre il secondo ha vinto il primo titolo da canadese e gli altri due da britannico. Nel 2008, 24 anni dopo l’ultimo successo del padre, Prakash Amritraj ha provato ad emularlo ma è stato fermato in finale dal francese Santoro.

Altra storia famigliare quella dei gemelli Gullikson, entrambi vincitori a Newport. Il destro Tim si impose nel 1977 mentre il mancino Tom lo imitò (nell’unico titolo ATP in singolare della sua carriera) nel 1985. Hanno imitato Tom, alzando il loro solo trofeo ATP in quel di Newport: Pugh, Aldrich, Shelton, Sargsian, Paes, Wessels, Godwin e Ram. Il colored Shelton in realtà di titoli ne ha vinti due, entrambi qui mentre la storia di Rajeev Ram è davvero curiosa. Nell’edizione 2009 lo statunitense uscì all’ultimo turno delle qualificazioni rinunciando a scendere in campo contro Mello. Ripescato come lucky-looser, Ram prese il posto della testa di serie n°1 Fish e finì per imporsi nella sorpresa generale.

Mentre in otto occasioni la prima testa di serie è stata eliminata al primo turno, solo tre volte il primo favorito ha colto il successo: Amritraj nel ’76 e Isner nel biennio 2011/12.

Così l’anno scorso – Potrebbe essere stato l’ultimo dei 30 titoli conquistati in carriera dall’ex numero 1 del mondo Lleyton Hewitt. Sull’erba storica del Newport Casino, “Rusty” ha rischiato l’eliminazione al debutto con Ryan Harrison ma è poi volato in finale grazie a tre vittorie agili contro Pavic, Johnson e Sock. Qui ha trovato il croato Ivo Karlovic, seconda scelta del seeding e giunto all’appuntamento conclusivo con lo “0” nella colonna dei set persi e il “3” in quella dei tie-break vinti. Solo il semifinalista non è riuscito a portare Ivo al gioco decisivo, cedendo con un doppio 6-4.

Nella finale, naturalmente, si è assistito al vecchio duello tra il servizio (Karlovic) e la risposta (Hewitt) che sull’erba garantisce sempre il miglior spettacolo e alla fine ha prevalso l’australiano, al secondo titolo in stagione dopo Brisbane. Nel complesso si è trattato di un torneo per una volta senza grosse sorprese, se si esclude l’uscita di scena nei quarti di John Isner (1) per mano del connazionale Sock.

ALBO D’ORO   

1976 Vijay Amritraj-Brian Teacher 6-3 4-6 6-3 6-1

1977 Tim Gullikson-Hank Pfister 6-4 6-4 5-7 6-2

1978 Bernard Mitton-John James 6-1 3-6 7-6

1979 Brian Teacher-Stan Smith 1-6 6-3 6-4

1980 Vijay Amritraj-Andrew Pattison 6-1 5-7 6-3

1981 Johan Kriek-Hank Pfister 3-6 6-3 7-5

1982 Hank Pfister-Mike Estep 6-1 7-5

1983 John Fitzgerald-Scott Davis 2-6 6-1 6-3

1984 Vijay Amritraj-Tim Mayotte 3-6 6-4 6-4

1985 Tom Gullikson-John Sadri 6-3 7-5

1986 Bill Scanlon-Tim Wilkison 7-5 6-4

1987 Dan Goldie-Sammy Giammalva jr. 6-7 6-4 6-4

1988 Wally Masur-Brad Drewett 6-2 6-1

1989 Jim Pugh-Peter Lundgren 6-4 4-6 6-2

1990 Pieter Aldrich-Darren Cahill 7-6 1-6 6-1

1991 Bryan Shelton-Javier Frana 3-6 6-4 6-4

1992 Bryan Shelton-Alex Antonitsch 6-4 6-4

1993 Greg Rusedski-Javier Frana 7-5 6-7 7-6

1994 David Wheaton-Todd Woodbridge 6-4 3-6 7-6

1995 David Prinosil-David Wheaton 7-6 5-7 6-2

1996 Nicolas Pereira-Grant Stafford 4-6 6-4 6-4

1997 Sargis Sargsian-Brett Steven 7-6 4-6 7-5

1998 Leander Paes-Neville Godwin 6-3 6-2

1999 Chris Woodruff-Kenneth Carlsen 6-7 6-4 6-4

2000 Peter Wessels-Jens Knippschild 7-6 6-3

2001 Neville Godwin-Martin Lee 6-1 6-4

2002 Taylor Dent-James Blake 6-1 4-6 6-4

2003 Robby Ginepri-Jurgen Melzer 6-4 6-7 6-1

2004 Greg Rusedski-Alexander Popp 7-6 7-6

2005 Greg Rusedski-Vincent Spadea 7-6 2-6 6-4

2006 Mark Philippoussis-Justin Gimelstob 6-3 7-5

2007 Fabrice Santoro-Nicolas Mahut 6-4 6-4

2008 Fabrice Santoro-Prakash Amritraj 6-3 7-5

2009 Rajeev Ram-Sam Querrey 6-7 7-5 6-3

2010 Mardy Fish-Olivier Rochus 5-7 6-3 6-4

2011 John Isner-Olivier Rochus 6-3 7-6

2012 John Isner-Lleyton Hewitt 7-6 6-4

2013 Nicolas Mahut-Lleyton Hewitt 5-7 7-5 6-3

2024 Lleyton Hewitt-Ivo Karlovic 6-3 6-7 7-6

Il Tabellone 2015

Il torneo di Newport si apre quest’anno con la notizia della partecipazione di Mark Philippoussis al tabellone di qualificazione, grazie ad una wild card concessa dagli organizzatori, a distanza di più di cinque anni dall’ultimo match giocato all’Atp Challenger di Maui. Come prevedibile, l’australiano classe ’76 ha perduto il suo primo match per entrare nel tabellone principale contro l’americano Quigley, più giovane di lui di dodici anni, ma contro cui ha disputato un match serrato conclusosi con due tiebreack: 76(1) 76(4).
Altro veterano del circuito sulla via del rientro a distanza di un anno dall’infortunio alla spalla è Tommy Haas, il quale ha accettato la wild card che lo pone davanti al francese Mannarino, non un asso sull’erba, ma vedremo se il tedesco sarà sufficientemente in forma da rispettare il pronostico che lo vedrebbe favorito. All’interno dello stesso ottavo anche Isner-Ram, Roger Vasselin-Kavcic, Tomic-Smith e Berrer-Johnson. La seconda parte del tabellone è invece dominata da Karlovic e ovviamente dai giocatori di casa Sam Querrey, Jack Stock e Tim Smyczek.

WTA Bucarest – Siamo appena alla seconda edizione del BRD Open di Bucarest, inaugurato lo scorso anno alla BNR Arenele della capitale rumena con il patrocinio inevitabile di Ion Tiriac.

Così l’anno scorso – Profeta in patria, Simona Halep. La finalista di Madrid e Parigi ripaga lo sforzo del mentore Ion Tiriac di aprire anche al femminile l’open di Bucarest e rispetta in pieno il pronostico che la vedeva numero 1 del seeding rumeno. L’unica che ha provato a metterle i bastoni tra le ruote è stata la connazionale Niculescu, giunta in semifinale dopo aver battuto due teste di serie (Koukalova e Hercog) oltre alla qualificata Kostova. Monica ha vinto il set centrale per 6-4 ma è crollata nel terzo (6-1).

Nella parte bassa del tabellone anche l’italiana Roberta Vinci ha rispettato il pronostico; la testa di serie n°2 ha smarrito per strada un set (il primo della sfida di secondo turno contro la spagnola Soler-Espinosa) ma in seguito sia la ceca Cetkovska che la slovacca Kucova non sono riuscite a impensierirla più di tanto. Deludente la finale per chi si augurava equilibrio; troppo regolare e precisa la Halep, contro la quale le variazioni dell’azzurra poco o nulla hanno potuto. Per l’Italia in tabellone c’era anche Karin Knapp (4), eliminata al secondo turno dalla Kovinic dopo il successo al debutto contro la Olaru.

ALBO D’ORO

2014 Simona Halep-Roberta Vinci 6-1 6-3

Il Tabellone 2015

Senza la beniamina di casa Simona Halep, il tabellone parla italiano con Errani e Vinci detentrici rispettivamente delle teste di serie uno e due. Mentre l’emiliana sarà impegnata in un primo match contro la turca Buyukakcay, la pugliese affronta la giovane ungherese Babos. Data l’assenza delle top players, la qualità del torneo si assesta su un livello medio, dove le italiane potrebbero avere chances di affermare il proprio gioco. Partendo dalla parte alta, Errani potrebbe incontrare in secondo match la vincente tra Kateryna Bondarenko e l’israeliana Peer e sullo stesso lato vi sono i match Tatishvili-Voegele, Zhang-Dulgheru, Nicolescu-Bogdan (derby rumeno), Kucova-Pereira, Cirstea-Karatantcheva e Mitu-Beck. La parte bassa appare invece più scarica di match, poiché la metà dei sedicesimi attende le giocatrici che sopravvivranno ai turni di qualificazione e le partite rimanenti vedono affrontarsi Smitkova-Hercog, Tig-Soler Espinosa e Krunic-Kulichova.

WTA Bastad – Anche in Svezia il torneo femminile è nato da una costola di quello maschile, assai più radicato nella storia del tennis. Le donne giocano a Bastad appena dal 2009 anche se in passato, dal 1948 al 1965, qui si imposero campionesse del calibro di Maureen Connolly, Doris Hart e Maria Bueno oltre che della nostra Lea Pericoli. Dopo anni di interruzione, lo Swedish Open al femminile fece la sua riapparizione nel circuito per un lustro (1986-1990) con tre finali giocate da Sandra Cecchini, di cui due vinte.

Dal 2009 invece ci sono state cinque diverse vincitrici con la slovena Hercog che è riuscita a confermarsi campionessa nel biennio 2011/12. Di prestigio i successi della spagnola Martinez Sanchez e della francese Rezai (vincitrici in carriera di tornei Premier quali Roma e Madrid) ma non c’è dubbio che l’edizione più importante sia stata quella del 2013, quando Serena Williams scelse non senza sorpresa Bastad quale International da inserire nella sua programmazione in vista degli US Open affermando, tra le altre cose, che “talvolta la terra rossa è più veloce di certi campi in duro”.

Così l’anno scorso – In un tabellone piuttosto modesto che non comprendeva nemmeno una Top-20, la tedesca Mona Barthel ne approfitta per mettere in bacheca il terzo titolo in carriera, primo sulla terra rossa dopo Hobart 2012 e Parigi indoor 2013. Come se non bastasse, ben sette teste di serie sono uscite al primo turno e l’unica sopravvissuta (Annika Beck) ha perso al secondo. Sorprendenti le eliminazioni della n°1 Cornet (sconfitta in due partite dalla qualificata estone Kontaveit) e della n°2 Pavlyuchenkova (che ha raccolto appena quattro giochi contro la statunitense Grace Min).

L’unica italiana in tabellone (Camila Giorgi, terza scelta del seeding) ha perso con la qualificata canadese Gabriela Dabrowski. Nei quarti, oltre alla futura vincitrice Barthel, si sono distinte Cepelova, Scheepers e Soler-Espinosa ed è stata proprio la sudafricana Chanelle Scheepers a conquistare la seconda finale in carriera a livello WTA dopo quella vinta nel 2011 a Guangzhou. Il cammino della Scheepers si è però interrotto al cospetto di Mona Barthel che ha controllato il primo set 6-3 prima di aggiudicarsi al tie-break il secondo.

ALBO D’ORO

2009 Maria Josè Martinez Sanchez-Caroline Wozniacki 7-5 6-4

2010 Aravane Rezai-Gisela Dulko 6-3 4-6 6-4

2011 Polona Hercog-Johanna Larsson 6-4 7-5

2012 Polona Hercog-Mathilde Johansson 0-6 6-4 7-5

2013 Serena Williams-Johanna Larsson 6-4 6-1

2014 Mona Barthel-Chanelle Scheepers 6-3 7-6

Il Tabellone 2015

La regina del torneo di quest’anno, a meno di defezioni dell’ultimo minuto, è Serena Williams, la quale, se sarà motivata ad imporsi sulle colleghe dopo la vittoria del sesto Wimbledon, la conquista del Serena Slam e ad un passo dal Grand Slam all’interno dello stesso anno solare, allora nessuna le potrà impedire di arrivare in fondo al torneo, quanto meno nessuna delle colleghe con più gradimento dalla sua parte di tabellone: Koukalova, Dominguez Lino, Strycova, Rodina e Larsson. La seconda teste di serie è Samantha Stosur, purtroppo ormai troppo lontana dai fasti dell’essere finalista al Roland Garros, ma il pronostico la dovrebbe favorire contro la classe ’90 israeliana Glushko. Sullo stesso lato anche Bertens-Barthel e Witthoeft-Cepelova.

Remo Borgatti e Sara Niccolini

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