ATP Amburgo: Fognini batte Pouille e vola in finale! Sarà la terza sfida con Nadal nel 2015

ATP

ATP Amburgo: Fognini batte Pouille e vola in finale! Sarà la terza sfida con Nadal nel 2015

L’azzurro torna in finale ad Amburgo dopo il successo del 2013, battendo il francese Lucas Pouille: seconda finale del 2015 dopo quella del 500 di Rio De Janeiro. Un ottimo Nadal lascia appena 3 giochi a Seppi, con l’unico brivido occorso a metà secondo set per un Medical Time-Out. All’interno, gli audio degli italiani

Pubblicato

il

 

Le foto più belle dei protagonisti dell’ATP 500 di Amburgo

(da Amburgo, Carlo Carnevale)

Finalmente il sole: nessuna nuvola ad annerire il cielo tedesco, e l’ATP 500 di Amburgo può salutare il proprio primo finalista. Prima però, è la giornata ideale per visitare l’Hagerbeck Tierpark, lo zoo della città, tra i più rinomati d’Europa. Al di là delle centinaia di esemplari faunistici divisi tra il giardino e l’acquario, l’atmosfera che si vive passeggiando a stretto contatto con la natura, approfittando del tepore del weekend vale la pena delle dieci fermate di metropolitana (con un cambio, tra la U-Bahn e la S-Bahn).

Splendida la prestazione di Fabio Fognini, che in due set spegne le velleità di Lucas Pouille, alla sua seconda semifinale in carriera (l’altra era giunta a Auckland a inizio anno, persa dal connazionale Mannarino). Superba la qualità del gioco espressa dall’azzurro nel primo set, messo in borsa grazie a due break ottenuti di forza; benissimo da fondo, ancora in grande spolvero il dritto, soprattutto in recupero quando in scivolata riesce ad arpionare le rare accelerazioni di Pouille. Venticinque minuti dominati fino al 6-2, sciorinando variazioni in drop e discese a rete a chiudere, approfittando di un avversario evidentemente contratto: Pouille sembra infatti privo del piglio e della aggressività che gli hanno permesso di prevalere fin qui, sopratutto in ottavi con Monaco. I venti gradi odierni bastano al pubblico locale per esibire rivedibili outfit in pantaloncini e maniche corte, ben lungi invece dall’essere sufficienti a chi vi scrive per togliersi la giacca in tribuna stampa; il bel tempo convince anche l’organizzazione a dotare i giudici di linea di nuove tenute, di un arancione brillante, rispetto allo scuro rossoblu dei giorni scorsi. Pouille salva tre palle break nel primo gioco del secondo set e sembra finalmente attaccare la spina: pensa meno, serve molto meglio e lascia andare i colpi, che restano comunque potenti e per lo più profondi. Il francese si guadagna un’occasione per allungare, annullata da Fognini con una bella rincorsa culminata in un dritto lungolinea imprendibile, ma il ligure conserva il meglio per il finale: giunti al 5-6 senza altre vibrazioni, Pouille preme fino ad ottenere un insperato setpoint, che Fognini bianchetta con una demi-volèe di dritto morta un centimetro oltre il nastro. Il tiebreak è burocrazia, Fabio torna in finale ad Amburgo dopo il trionfo del 2013; è la seconda finale dell’anno, dopo quella, sempre in un 500 e su rosso, di Rio de Janeiro persa con Ferrer. “Rispetto a quella finale arrivo molto più fresco”, dice fiducioso il taggiasco nell’intervista concessa in esclusiva a Ubitennis.

Ad attenderlo c’è Rafael Nadal, che in una delle versioni migliori di quest’annata (e senza voler esagerare anche di quella scorsa) asfalta Andreas Seppi, cancellando ogni chance di vedere una finale tutta italiana. Eloquente il commento di Andreas in esclusiva per Ubitennis:Non ci ho capito più… nulla“; Nadal esplode da fondo già dai primi scambi, e di fatto inciampa soltanto al momento di chiudere ciascun parziale. Ben superiore a quanto visto in settimana il livello del dritto, profondissimo e carico dello spin che mette in crisi gli ingranaggi di Seppi; potente anche il gioco di gambe, finalmente consono (o quasi) agli standard a cui il maiorchino ha sempre abituato. L’unico momento di panico (ma panico vero, il Centrale quasi collassava dalla disperazione) si ha sul 2-0 nel secondo set, quando Rafa chiama un raro quanto inatteso Medical Time Out in seguito ad un dritto mandato nei pressi dei teloni di fondo campo. Nello spiegarsi con l’arbitro Damian Steiner, lo spagnolo indica il proprio torace, ma un rapido intervento del fisioterapista, con stretching e contrazioni permette a Nadal di riprendere da dove aveva lasciato: di nuovo a martellare con il dritto in cross, per poi chiudere dal lato opposto appena Seppi accorcia per la poca spinta del proprio rovescio bimane. L’unica pecca rimane il servizio, che al di là dei doppi falli perlopiù non influenti, va rivisto in quanto a peso di palla e traiettorie. In conferenza stampa Nadal ha poi chiarito che il problema fisico era derivato da un indurimento agli addominali che non gli permetteva di respirare tranquillamente, poi risolto.

I precedenti di quest’anno sono ovviamente confortanti per Fognini (2-0, l’unico a battere Nadal su terra due volte consecutive dopo Gaudio e Djokovic); l’appuntamento per ripetere la storia è alle 13 di domani.

Risultati:

[8] F. Fognini b L. Pouille 6-2 7-6(2)
[1] R. Nadal vs [4] A. Seppi 6-1 6-2

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement