ATP Atlanta: Isner e Baghdatis all’ultimo atto

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ATP Atlanta: Isner e Baghdatis all’ultimo atto

Finale promettente all’Open 250 di Atlanta. Il campione in carica John Isner elimina in rimonta il sorprendente qualificato Denis Kudla solo per 7-5 al terzo. Nell’altra semi Baghdatis e Muller danno vita ad una lotta all’ultimo sangue ed è Marcos a prevalere solo al tie break del terzo dopo oltre due ore e mezza di battaglia entusiasmante

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[1] J. Isner b [Q] D. Kudla 4-6 6-2 7-5

Al sorteggio prima del match la tv inquadra i giocatori da dietro e i due sembrano uno il figlio dell’altro tanta è la differenza di stazza. Ma sul campo il ventiduenne nativo di Kiev e naturalizzato statunitense Denis Kudla ha accarezzato a lungo l’idea di raggiungere la finale direttamente dalle qualificazioni. Gioca infatti un primo set perfetto, resistendo ottimamente alle violente bordate della prima testa di serie, rispondendo bene appena possibile e procurandosi tre palle break per il 6-4 che chiude il set. Ma John è imbattuto su questi campi da oltre due anni e corre per il terzo titolo consecutivo, aggiusta l’alzo definitivamente e non concede più una singola occasione all’avversario sulla propria battuta. Contemporaneamente si fa più aggressivo sul servizio di Kudla, ora meno efficace di prima e attacca la rete aiutandosi anche con lunghi back d’approccio. La paura di vincere blocca il più giovane che cede nettamente il secondo set e anche nel terzo, pur lottando strenuamente, paga una bassissima percentuale di realizzazione con la seconda palla e subisce il break decisivo al dodicesimo game.

[5] M. Baghdatis b. [7] G. Muller 6-7(4) 6-3 7-6(4)

L’uomo di Cipro non smetterà mai di stupire e di regalare emozioni a chi ha la fortuna di assistere ai suoi incontri. Gilles Muller non era certo un avversario comodo per lui, uno dei pochi che ancora oggi pratica un serve and volley praticamente costante obbligando l’avversario ad essere sempre accurato e preciso, pena la perdita immediata del punto. Il lussemburghese smarrisce la tremenda efficacia alla battuta del turno precedente (100% con la prima) ma Marcos non è Soeda e in risposta fa sempre male. Il primo set vede i contendenti perfetti nel non concedere alcuna occasione e giungere al sei pari con tranquillità. È Muller a staccarsi per primo e ad aggiudicarselo per 7-4. L’orgoglio ferito di Baghdatis è sempre pericoloso e il cipriota aumenta il suo livello di gioco e attenzione, sfrutta un netto calo alla battuta del mancino avversario e concretizza con classe una delle due sole occasioni avute. È il terzo parziale a decidere il finalista e quale migliore conclusione di un tie break? Entrambi provati dalla durezza dello scontro traballano al servizio perdendolo per due volte a testa ma è Muller che con quattro doppi falli nel set è maggiormente in difficoltà. Giunti al sei pari sarà Baghdatis ad avere lo scatto di reni decisivo per conquistare l’extra set dopo due ore e mezza di lotta e raggiungere Isner in finale.

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