ATP Cincinnati: Fognini battuto da Kokkinakis, avanza Seppi. Vincono Fish e Karlovic, fuori Monfils

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ATP Cincinnati: Fognini battuto da Kokkinakis, avanza Seppi. Vincono Fish e Karlovic, fuori Monfils

Seconda giornata di incontri a Cincinnati dove Mardy Fish supera agevolmente Victor Troicki. Ivo Karlovic sommerge di ace (35) un incostante Gilles Simon, bene Andreas Seppi in due set su Adrian Mannarino, delude Fognini che si fa rimontare dal giovane australiano ed è ancora alla ricerca della prima vittoria sul veloce nel 2015. Janowicz sorprende Gael Monfils

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[Q] T. Kokkinakis b. F. Fognini 4-6 6-2 6-3 (Stefano Tarantino)

Niente da fare per Fabio Fognini, l’azzurro nemmeno a Cincinnati riesce a raccogliere la prima vittoria sul veloce di questa stagione. Eppure il tennista italiano aveva iniziato benissimo il match contro l’australiano Thanasi Kokkinakis, approdato in tabellone attraverso le qualificazioni e salito agli onori della cronaca in questi giorni più per argomenti extra-tennistici che per meriti sul campo (anzi, anche nelle qualificazioni non si era distinto per motivi tecnici). Ma dopo un’ora di gran bel tennis Fabio è quasi sparito dal campo, il giovane australiano non ha dovuto far altro che limitarsi a giocare la sua onesta partita, attendendo il più delle volte l’errore del suo avversario. Per lui nel prossimo turno il vincente del match Kyrgios-Gasquet, gustosa rivincita della sfida di Wimbledon vinta dal francese.

I primi game del match seguono i servizi senza problemi, Kokkinakis sembra avere un solo schema nel suo Dna, picchiare qualsiasi tipo di colpo, ovunque si trovi. Fognini fatica alla risposta, ma pare in gran condizione ed il suo braccio mulina colpi profondi e vincenti che gli consentono tranquillamente di reggere il ritmo dell’australiano. Sul 3 pari l’azzurro gioca un game alla risposta esemplare, arriva il break a zero ed il primo allungo della sfida. Kokkinakis potrebbe subito centrare il controbreak nel game successivo quando sale 15-40 sul servizio di Fognini, ma Fabio è bravissimo, annulla le ddue palle break ed anche una terza che arriva subito dopo, il tutto nonostante una discussione con il giudice di sedia reo secondo il tennista italiano di non aver sentito una sua richiesta di “challenge”. Con un impressionante 90% di punti fatto con la prima dopo 36 minuti Fognini si aggiudica il primo set 6-3, chiudendo il parziale con un saldo vincenti/gratuiti quasi pari (15-16), mentre Kokkinakis ha un saldo nettamente negativo (4-14).

Il secondo set inizia con l’australiano al servizio e Fognini ha subito due palle break sul 15-40, ma se sulla prima è bravo il suo avversario che piazza un servizio vincente, sulla seconda è sciagurato il tennista ligure che chiama una palla fuori durante uno scambio sconfessato però dall’occhio di falco. Kokkinakis si salva, il match purtroppo per l’azzurro inizia a girare. Scende la percentuale di prime di Fognini, sale il numero di gratuiti, Fabio annulla una palla break con un servizio vincente sull’1-2 ma da quel momento in poi arrivano 7 game di fila del suo avversario, che chiude il secondo set 6-2 e sale 3-0 nel terzo. Fognini torna quello dei momenti peggiori, un paio di lanci di racchetta (con annesso warning), ben 5 doppi falli in 3 turni di battuta, qualche altro piccolo screzio con il giudice di sedia ai quali aggiungiamo anche un paio di interventi del fisioterapista sul braccio e la spalla destra che appaiono doloranti. Nonostante ciò, l’azzurro potrebbe tornare nel match nel settimo game, quando sul 2-4 si procura due palle break, complici 3 gratuiti di Kokkinakis che vede il traguardo e avverte un minimo di tensione. Ma l’australiano rimedia con due ottime prime (un servizio vincente ed un ace) e chiude nel nono game la partita, raccogliendo una preziosa vittoria in un Masters Series.

A. Seppi b. A. Mannarino 6-3 6-3 (Michele Gasperini)

Torna al successo Andreas Seppi, all’esordio nel Masters 1000 di Cincinnati, reduce da tre sconfitte consecutive dalla semifinale di Amburgo contro Rafa Nadal, seguite poi dai problemi fisici patiti nel match d’esordio di Kitzbuhel contro Dusan Lajovic e dall’uscita prematura al primo turno di Montréal contro Gilles Simon, battendo con un doppio 6-3 il francese Adrian Mannarino, No.32 del mondo, in una partita più equilibrata di quanto non dica il punteggio.

Parte bene l’altoatesino, al secondo successo stagionale in un Masters 1000, strappando nel terzo gioco dell’incontro la battuta al proprio avversario, portandosi subito avanti: Seppi però si distrae, cedendo immediatamente il turno successivo, tornando in parità. Ma la solidità dell’azzurro è troppo superiore a quella del francese, il quale una pesantezza di palla insufficiente per creare problemi ad Andreas, che ne approfitta e sfruttando soprattutto la diagonale sinistra, dove Mannarino soffre di più, breakka per due volte consecutive il suo avversario, portando a casa la prima frazione al nono gioco. Il secondo set è più equilibrato, con varie occasioni di break mancate da entrambi i contendenti: Seppi annullerà complessivamente 5 break point, impedendo ad un più arrembante transalpino di prendere il largo, andandosi a conquistare il break decisivo sul 4-3 in suo favore, chiudendo con agio, con il servizio, nel turno successivo. Al prossimo turno Seppi affronterà il vincente dell’incontro fra Feliciano Lopez e Milos Raonic.

J. Janowicz b. [14] G. Monfils 6-4 7-5 (Raffaello Esposito)

Dopo un paio d’ore di attesa dovuta alla pioggia si è svolto l’incontro di primo turno della parte alta del tabellone fra la tds 14 Gael Monfils e il polacco n° 52 ATP Jerzy Janowicz, sempre alla ricerca del suo posto fra i grandi dopo essersi rivelato al torneo di Parigi-Bercy nel 2012. Janowicz rimane sempre una mina vagante in ogni torneo al quale partecipa e anche se la mentalità vincente è ancora di là da venire, il suo gioco stile roulette russa è sempre difficile da imbrigliare nelle giornate di vena. I due soli precedenti sono in perfetta parità, l’ultimo dei quali a favore del polacco in una partita al cardiopalma nel secondo turno degli Australian Open 2015. Dopo il riscaldamento Janowicz vince il sorteggio e stranamente decide di ricevere. Probabilmente si sente in palla ed in effetti fin da subito i suoi colpi piatti sibilano vicino alle righe rendendo arduo il gioco difensivo del francese.

Dopo qualche game di assestamento è proprio il polacco ad assestare lo strappo decisivo brekkando Monfils nel settimo game e difendendo poi la sua battuta fino al sei quattro nonostante qualche doppio fallo di troppo. Il secondo set vede sempre Janowicz comandare il gioco con colpi squassanti e pochi errori. Il francese non riesce ad essere regolare e a tenere la palla in gioco sufficientemente a lungo per indurre l’avversario all’errore ma il polacco non sarebbe lui senza un passaggio a vuoto. Nel decimo game infatti serve e spara un dritto in rete che non sarebbe passato neanche a ping-pong, mette fuori uno smash di metri e va sotto 30-40: set-point Monfils. È qui però che Jerzy mostra gran tempra rientrando e pareggiando a cinque con l’aiuto della battuta. Nel game seguente il match si decide. Monfils, forse scoraggiato per l’occasione sfumata, gioca in modo orribile due smorzate e mette un debole dritto in rete precipitando sullo 0-40. È bravo ad annullare due occasioni con un ace e un super scambio che induce l’avversario all’errore ma alla terza mette un facile rovescio in corridoio. Janowicz vola sul 40-0 e chiude al terzo match point con l’ennesimo servizio vincente che gli regala al secondo turno uno fra la wild card statunitense Donaldson e il qualificato Nicolas Mahut.

I. Karlovic b. [10] G. Simon 6-4 6-7 (3) 6-3 (Stefano Tarantino)

Seconda uscita prematura consecutiva in un Masters Series per Gilles Simon, testa di serie numero 10 a Cincinnati, altra piccola impresa di Ivo Karlovic, che con il suo servizio dirompente (anche oggi 35 ace e ben 10 palle break annullate su 10, di cui 9 con la battuta) a 36 anni continua a andare avanti nei tornei che contano e riavvicina sempre più la Top20 del ranking. Ben lontano dalla forma migliore il tennista francese, che anche oggi così come a Montreal ha palesato una condizione fisica non al top ed una condotta di gioco troppo altalenante. Contro questo Karlovic non te lo puoi permettere, il croato sale così 3-1 nelle sfide con il francese.

I primi game filano via lisci per chi serve, il primo ad aggiudicarsi il proprio turno di battuta ai vantaggi è Simon che nel quinto game mette poche prime. Il francese sembra lontano dalla forma migliore, poco reattivo fisicamente e senza la necessaria verve agonistica. Simon rischia ancora sul 3 pari, poi nel game seguente si procura la prima palla break del match grazie ad un doppio fallo di Karlovic, che però rimedia subito a modo suo con un servizio vincente. Simon va a servire e si trova sullo 0-40, frutto di una voleé incerta (passante agevole di Karlovic) e dell’ennesima prima sul diritto dell’avversario che gli rimanda indietro l’ennesimo “comodino” della giornata. Il francese annulla le 3 palle break ma ne concede subito una quarta con un incomprensibile gratuito di diritto. Stavolta Karlovic non perdona, viene a rete e si prende il break. Il croato serve per il set e lo chiude 6-4 in 44 minuti. Un solo punto di differenza tra i due alla fine del parziale (31-30 per il croato), ma Simon può e deve fare molto di più se vuole portare a casa la partita.

Invece il francese ricomincia al servizio e rischia il tracollo, insistendo ancora troppo con la battuta sul diritto dell’avversario che sale subito a palla break. Simon la annulla e decide di cambiare strategia, ora quando serve cerca molto il rovescio del croato (ci ha messo quasi un’ora per capirlo) e soprattutto viene spesso a rete per mettere pressione a Karlovic e non dargli più riferimenti. Simon sale anche alla risposta e già nel secondo game si procura due palle per il 2-0. Sulla prima sbaglia un passante di rovescio non impossibile, sulla seconda invece arriva il nono ace di Karlovic. Il francese pare poter operare lo strappo, sul 3-2 in suo favore ha ben 4 palle break, ma il servizio del croato è letale (dei 30 punti alla battuta in tutto il secondo set ben 24 sono ottenuti con il colpo di inizio gioco) e anche queste svaniscono. Simon sul 4 pari prova a complicarsi la vita, ma alla fine si arriva ad un salomonico tie break. Dove Karlovic cede un paio di punti alla battuta e Simon trasforma il primo set point sul 6-3 con un diritto incrociato da urlo (uno dei pochi lampi in una giornata quasi da dimenticare).

Karlovic si prende una lunga pausa fisiologica, Simon pare finalmente poter allungare le mani sul match. Invece il francese sullo 0-1 serve di nuovo troppo sul diritto dell’avversario e va sotto 15-40, ancora gran risposta di diritto del croato ed arriva il break di Karlovic. Subito dopo arriva anche la pioggia che facilita ancora di più probabilmente il croato, il più vecchio giocatore in tabellone, a cui una pausa in una situazione di vantaggio non può far altro che piacere. Si torna in campo dopo circa un’ora, Karlovic riparte alla grande, si permette anche il lusso di fare il “perfect game” (4 ace, il record di Ivanisevic sempre più vicino) nel quinto gioco. Simon fa quel che può, si procura addirittura 3 palle break consecutive sul 2-4, ma ancora una volta non riesce praticamente a giocarle (un ace e due servizi vincenti). Il match ormai è andato, Karlovic chiude alla sua maniera, cioè con un ace, nel nono game. Simon chiude il secondo Masters Series consecutivo con una prestazione sottotono, il suo avversario invece affronterà al secondo turno lo slovacco Klizan (ieri vincitore sull’austriaco Thiem).

[WC] M. Fish b. V. Troicki 6-2 6-2 (Francesco Gizzi)

Il match d’apertura del programma odierno sul cemento rovente dell’Ohio di Cincinnati regala subito una bella sorpresa: Mardy Fish tornato all’attività dopo i seri problemi fisici e scivolato oltre la millesima posizione del ranking mondiale, si regala nella sua penultima apparizione nel tennis ( l’ultima sarà proprio allo US Open) una bella vittoria ai danni di un Troicki sempre più in crisi. E pensare che l’americano era appena al suo terzo match disputato nell’anno dopo il rientro e che la sua ultima vittoria in un match ufficiale datava esattamente due anni. Mentre d’altra parte il serbo dopo la buona stagione che lo ha riproposto ai vertici del tennis che conta fino alla ventesima posizione grazie anche all’ottimo exploit sull’erba londinese, sta passando un’estate davvero pessima: con quella di oggi siamo a tre sconfitte consecutive al primo turno di un torneo che si aggiungono alla sanguinosa sconfitta in Davis contro Delbonis in Argentina.

Che non fosse giornata per il serbo si era capito già dai primi minuti di partita. Troicki è lento, falloso all’inverosimile, scarico nelle gambe e nei colpi ma è soprattutto dalla parte del rovescio che il serbo fa una fatica tremenda anche solo quando deve fare due passi lateralmente per impattare la palla. Fish ha comprensibilmente perso esplosività e potenza, ma l’intelligenza tattica è rimasta quella dei bei tempi. L’americano imbriglia Troicki in scambi lunghi da fondo offrendo palle senza peso e senza ritmo attendendo il momento giusto per l’accelerazione decisiva che spesso arriva attraverso pregevoli dritti in lungolinea. Il primo set scivola via liscio in appena 29 minuti con due break a favore dell’americano, uno nel terzo e l’altro nel settimo game. Nel secondo parziale il copione non cambia: il serbo regala subito il servizio giocando un game a limite dell’ indecenza. In confusione tattica e fisica, Victor vede scappare il suo avversario senza dar mai la sensazione di potersi rimettere davvero in carreggiata. Fish continua a sbagliare poco e senza fare cose sensazionali, ma restando sempre e comunque ordinato da fondo, si ritrova con un altro break in tasca a dover servire per il match dopo poco più di un’ora di gioco. Mardy non trema e chiude con un roboante doppio 6-2. Ora lo aspetta Murray per scrivere una pagina della sua carriera che potrebbe essere bellissima davvero.

Risultati:

[WC] M. Fish b. V. Troicki 6-2 6-2
J. Janowicz b. [14] G. Monfils 6-4 7-5
J. Sock b. [WC] B. Fratangelo 6-1 6-2
I. Karlovic b. [10] G. Simon 6-4 6-7(3) 6-3
[Q] V. Pospisil b. [Q] D. Kudla 6-4 6-3
[Q] T. Kokkinakis b. F. Fognini 4-6 6-2 6-3
A. Seppi b. A. Mannarino 6-3 6-3
[13] D. Goffin b. Y. H. Lu 5-7 6-3 6-4
T. Bellucci b. J. Vesely 7-6(5) 6-2
R. Bautista Agut b. P. Cuevas 6-3 6-4
B. Tomic b. S. Stakhovsky 6-4 6-3
J. Sousa b. P. Kohlschreiber 6-2 6-7(5) 6-2
[LL] B. Paire b. G. Muller 7-6(5) 7-6(6)
[WC] J. Donaldson vs [Q] N. Mahut 7-5 6-7(2) 4-1 sospesa

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