Federer: "Il numero 2? Viene prima l'impresa di Nole". Le interviste delle semi di Roger, Djokovic, Murray e Dolgo

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Federer: “Il numero 2? Viene prima l’impresa di Nole”. Le interviste delle semi di Roger, Djokovic, Murray e Dolgo

Le interviste delle semifinali a Roger Federer, Novak Djokovic, Alexander Dolgopolov e Andy Murray. Roger ed Andy non pensano alla posizione del ranking, a detta loro, Novak va avanti coltivando il sogno del Golden Masters, Alexander invece sente di aver sprecato un’occasione

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Roger Federer - ottavi ATP Cincinnati 2015
 

Roger Federer ha battuto Andy Murray 6-4 7-6. Per lui ci sarà l’opportunità di gareggiare per il 7° titolo a Cincinnati, oltre che per la seconda posizione nel ranking, che può dargli una buona mano in vista degli US Open: “La posizione numero 2 del ranking?” – è stato chiesto a Federer – “Non è questa la storia. La storia è se Novak riuscirà a fare l’impresa di vincere il Golden Masters. Cercherò di fermarlo e vincere il mio 7° titolo.”Mi sto allenando lontano dai campi da Wimbledon. Non è un periodo di tempo così lungo, ma nei termini del tennis, un mese è un periodo di tempo lungo. Domani darò tutto me stesso. Sarà difficile, non potevo avere un avversario più tosto di Novak. Forse sto giocando bene perché ho giocato più volte questo torneo, cosa che mi dà più chance di vincerlo. È un buon periodo dell’anno, gioco spesso molto bene tra Wimbledon e lo US Open. Con Andy mi sono concentrato sul servizio, è stato un buon segnale tenerlo con un ribattitore come lui. Ho cercato di variare la seconda ed ha funzionato molto bene.”

A contendergli il titolo, ci sarà Novak Djokovic, che volentieri aggiungerebbe alla sua bacheca uno dei suoi 6 trofei, così da completare il Golden Masters, ovvero riuscire a vincere tutti i trofei Masters 1000. Il serbo ha vinto una complicatissima semifinale contro Alexander Dolgopolov, rimontando un set: “Ho dato a me stesso un’opportunità per lottare per il trofeo.” – ha dichiarato Novak – “Era l’obbiettivo ed anche il desiderio che avevo venendo qui a Cincinnati. Ovviamente, le ultime settimane mi ritornava in mente, l’opportunità di fare la storia, e ovviamente questo mi motiva ancora di più. Il fatto che mi tornasse in me mi ha aiutato ad andare avanti in match come questo contro Dolgopolov.”

L’ucraino Dolgopolov ha avuto una ghiotta chance di conquistare la sua prima finale in un Masters 1000, vinto il primo set per 6-4, aveva recuperato in extremis un break nel secondo set per poi portare il parziale al tiebreak, dove si era ritrovato anche in vantaggio: “Credo di aver fatto una brutta scelta sul 4-4.” – ha commentato Dolgopolov – “Era un punto difficile, credo. In quel momento ho giocato un colpo che non era necessario. Se, se, un sacco di se. Prendi una decisione e quella rimane. Djokovic gioca più cautamente sui punti decisivi. Devi martellarlo e cercare il rischio. Credevo davvero di poter vincere ed il mio gioco era sufficiente per riuscirci. È stata solo la situazione, quei pochi punti hanno deciso tutto.”

L’altro sconfitto è stato Andy Murray, che di chance contro Roger Federer ne ha avute zero… letteralmente, zero palle break sul servizio dello svizzero. “Ero quasi riuscito a rientrare nel match oggi, non ho risposto come dovevo e come mi sarebbe piaciuto.” – ha detto un Murray non del tutto insoddisfatto della prestazione – “Quest’è stata la differenza. Sulla posizione numero 2 del ranking? Dormirò sonni tranquilli. Ovviamente sarebbe meglio se fossi piazzato secondo in vista degli US Open. Un giorno di riposo in più? Ne avevo bisogno. Ho giocato molto a tennis le ultime settimane e poi gli altri giocatori che hanno giocato così tanto non hanno partecipato anche alla Coppa Davis quest’anno”.

 

 

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