US Open oggi al via, ecco cosa ci aspetta nel Day 1, in campo i numeri 1 e il detentore Cilic

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US Open oggi al via, ecco cosa ci aspetta nel Day 1, in campo i numeri 1 e il detentore Cilic

Sei top10 in gara nella prima giornata dell’ultimo Slam stagionale: Nadal-Coric nella notte italiana, Djokovic-Souza all’ora di cena. In campo anche Nishikori, Cilic e Serena Williams, che insegue la storia

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Arthur Ashe Stadium - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
 

UOMINI

Trentadue incontri per reagire allo start del torneo, in gara la parte alta del tabellone maschile. Scenderanno in campo sei delle prime dieci teste di serie, incluso il campione in carica e due ex sovrani di New York: Marin Cilic, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Gli altri top 10 che esordiranno saranno David Ferrer, Milos Raonic e il finalista della scorsa edizione Kei Nishikori.

Djokovic assaggerà l’Arthur Ashe Stadium per la prima volta quest’anno, e lo farà contro il brasiliano Joao Souza, che rincorre il suo primo successo Slam (0-6 in carriera, l’unico set in un Major vinto agli US Open 2011 contro Robbie Ginepri). Il serbo arriva all’ultimo Slam stagionale da numero 1 per la terza volta consecutiva, la quarta in cinque anni (era numero 2 nel 2012), e questa sarà la sua 162esima settimana sul gradino più alto del ranking, che lo rende il sesto re più longevo di sempre. Djokovic comanda inoltre l’ATP per quanto riguarda il record stagionale (56-5) e titoli vinti, con sei.

Nella sessione serale sarà la volta di Rafa Nadal, che torna a New York dopo aver saltato la scorsa edizione per un problema al polso destro: contro di lui il più giovane top50 del ranking, Borna Coric, che ha vinto l’unico precedente tra i due a Basilea 2014. Il maiorchino è fuori dalle prime tre teste di serie del torneo per la prima volta dal 2004, quando era addirittura unseeded, e cercherà di estendere la sua striscia a undici anni consecutivi con almeno uno Slam in borsa. Coric è uno dei dieci teenagers presenti in tabellone, il gruppo di giovani più nutrito a Flushing Meadows dal 1990, quando furono 12.

Kei Nishikori, finalista della scorsa edizione, avrà un primo turno per nulla comodo, contro Benoit Paire, che quest’anno ha vinto il suo primo titolo ATP in carriera, a Bastad. Il giapponese ha già incamerato tre trofei in questo 2015, è in testa negli scontri diretti (2-0) e arriva all’appuntamento della Grande Mela per la prima volta in carriera al numero 4 del ranking.

Il campione in carica Marin Cilic giocherà il secondo match sull’Armstrong, contro il qualificato argentino Guido Pella, che in carriera ha vinto un solo incontro a livello Slam a fronte di cinque insuccessi. Nella magica cavalcata dello scorso anno Cilic divenne il primo croato a vincere un Major da quando il suo coach Goran Ivanisevic si impose a sorpresa a Wimbledon 2001; il nativo di Medjugorje non smarrì nemmeno un set negli ultimi tre incontri, superando Berdych, Federer e Nishikori dai quarti di finale in poi. Il programma del campo sarà chiuso dal primo confronto assoluto tra Gael Monfils, quartofinalista qui nel 2010 e 2014 (quando Federer gli annullò due matchpoint), e il qualificato ucraino Iliya Marchenko.

Sul Grandstand, Mardy Fish aprirà la propria ultima campagna tennistica in carriera: il ragazzone del Minnesota, che torna a New York per la prima volta dal 2012, si ritirerà una volta conclusi gli US Open. All’esordio troverà il nostro Marco Cecchinato, al suo primo tabellone Slam in carriera. Dopo di loro ci sarà il rientro alle competizioni di David Ferrer, fermo per un problema al gomito dal torneo di Nottingham, che se la vedrà con il rumeno Radu Albot.

DONNE

Riflettori ovviamente puntati sul primo match di Serena Williams: la padrona di casa è imbattuta da 28 incontri a livello Slam (vittoria agli US Open dello scorso anno e in tutti i tre Slam giocati in questa stagione, per la seconda volta detentrice di tutti i Majors contemporaneamente). Concrete, considerato anche il forfait dell’ultim’ora di Maria Sharapova, le possibilità di completare il Calendar Year Grand Slam, che nessuna giocatrice è riuscita più a conquistare da quando Steffi Graf lo siglò nel 1988; la leggenda tedesca conquistò anche i successivi Australian Open ’89, vincendo quindi cinque Slam consecutivi, come farebbe Serena se trionfasse a New York quest’anno (solo Margaret Court e Martina Navratilova ne hanno vinti sei in fila, nell’era Open). Serena arriva a Flushing Meadows con uno spaventoso record di 48-2 (uniche sconfitte contro Kvitova a Madrid e Bencic a Toronto), ed è la tennista con più partite vinte e titoli conquistati nella stagione (cinque). All’esordio avrà Vitalia Diatchenko, al secondo main draw a New York, dopo la sconfitta al primo turno del 2011 contro la Zheng. Il 2015 è il primo anno in cui la russa è riuscita a partecipare a tutti gli Slam, vincendo anche un incontro al Roland Garros, prima di perdere dalla Sharapova.

Da tenere d’occhio anche il primo turno tra Ana Ivanovic e Dominika Cibulkova, nomi ben più adatti a fasi avanzate di qualsiasi torneo. La slovacca, finalista in Australia nel 2014, ha iniziato la stagione con un quarto di finale a Melbourne, prima di annunciare una pausa dalle competizioni per affrontare una delicata operazione al tendine d’Achille del piede sinistro, che l’ha costretta fino alla cinquantesima posizione mondiale (best ranking al numero 10 nel marzo dello scorso anno). Dal suo rientro, ha un record di 5-7. Ivanovic, che come miglior risultato a New York ha un quarto di finale nel 2012 (unico Slam in cui non ha mai raggiunto le semi), arriva da due prestazioni positive nello swing nordamericano, con altri due quarti a Toronto e Cincinnati, in entrambi i casi sconfitta dalle future campionesse Bencic e Williams. Riunitasi nel sodalizio con uno dei suoi coach storici, Nigeal Sears, dopo Wimbledon, la serba è alla ricerca di un nuovo exploit Slam, dopo l’ormai lontano successo a Parigi nel 2008.

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