Us Open interviste, Murray: “Non sono sollevato ma felice di come ho lottato”

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Us Open interviste, Murray: “Non sono sollevato ma felice di come ho lottato”

Us Open secondo turno,  A. Murray b. A. Mannarino 5-7, 4-6, 6-1, 6-3,6-1.
L’intervista del dopo partita a Andy Murray

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Qual’è l’aspetto più importante del tentare una rimonta e quale è stata la chiave oggi?
Per prima cosa, dobbiamo crederci, e non è sempre facile. Ovviamente ho avvertito di avere alcune opportunità. Lo sai, avevo convertito una palla break su sette o qualcosa del genere. Come nel primo set, 6-5, ero 0-40 sul suo servizio, potevo rientrare. Sfortunatamente, non ero stato capace di fare il break in nessun momento importante. Dovevo solo trovare il modo di dirmi che potevo vincere. Capire come invertire la rotta.

Quale è il metodo di recupero dopo il match? Come ti senti?
Ora mi sento bene. In genere lo avverti il giorno dopo, quando ti alzi. Ti senti rigido e con dei dolori. Ma questo è il motivo per cui con me c’è un team con cui cerco di recuperare al meglio. Doccia di ghiaccio. Ho appena fatto un po’ di stretching. Più tardi farò un massaggio in albergo. Domani cercherò di allenarmi un po’ prima in modo da avere più tempo per riposare e magari dormire nel pomeriggio, recuperare il più possibile.

Ci sono state un paio di volte nel match in cui hai usato la racchetta come una stampella.
No, mi piegavo perché ero senza fiato, perché ero stanco. Soprattutto dopo gli scambi lunghi all’inizio del quarto set, le condizioni erano molto difficili, specie in quel momento, e abbiamo giocato alcuni punti incredibili con corse avanti indietro. Si, ero stanco. Non mi sorreggevo con la racchetta, mi piegavo solo in avanti. Penso che lo facciano molte persone quando sono senza fiato.

Stai schiarendo la voce. Sembri rauco. Sei un po’ ammalato?
Un po’ si.

E’ collegato all’essere senza fiato in campo di cui hai parlato?
No, o meglio, all’inizio del match un pochino. Ma dopo i primi due game mi sentivo molto bene. Credo ci siano un po’ di giocatori che sono un po’ raffreddati. Mio fratello lo era abbastanza ieri. Penso lo siano alcuni giocatori.

Visto che non eri al 100% ed eri sotto di due set, ci sono stati alcuni punti che ti hanno fatto pensare che saresti uscito? E’ un sollievo essere ancora in corsa?
Un sollievo no. Sono felice di come ho lottato. Non era una partita facile da superare. Comunque, lui la stava rendendo molto complicata per me. Credo che abbia giocato del gran tennis a tratti. Ha un gioco imprevedibile, non mi sono sentito a mio agio in molti punti della partita. Ma ero felice, molto felice del modo in cui ho lottato in questa situazione e terminato la partita più forte di lui.

Una domanda sui ritiri. Undici al primo turno. Ovviamente questo mina un po’ l’integrità del torneo. Gli spettatori pagano. Hai qualche idea per risolvere il problema?
Si ne ho parlato l’altro giorno. E’ molto facile da risolvere. Ovviamente un giocatore può infortunarsi durante una partita. Negli sport individuali nessuno può sostituirti durante la partita. Se qualcuno è infortunato prima della partita, va in campo per qualche game giusto per prendere il premio del primo turno, che è pessimo per chi ha pagato per vedere il match. Quindi la cosa milgiore da fare, se tu hai lavorato tutto l’anno per avere il diritto di giocare in questi tornei, se vieni qui e ti ritiri, dai ai lucky loser una chance. Ma il giocatore che si ritira prende comunque il premio del primo turno. Se io fossi un lucky loser, sarei contento di poter giocare per il premio del secondo turno. Credo che se i giocatori che hanno guadagnato il diritto di giocare il primo turno prendessero il prize money comunque, eviterebbero di giocare pochi game. E’ uno spreco di tempo per tutti.

In una partita come oggi, ti preoccupi del prezzo che pagherai nel corso del torneo o vai avanti soddisfatto di come hai dominato gli ultimi tre set?
Questo è il punto. In queste condizioni, ovviamente potrebbe costare più avanti. Sfortunatamente non sempre si ha il lusso di vincere le partite in tre set. Ogni tanto devi lottare. Può capitare che se non giochi al meglio tu debba trovare il modo di vincere. Fortunatamente gli ultimi tre set sono stati  veloci in termini di punteggio; avrei potuto giocare di più. Sarebbe stato molto difficile il recupero. Ma credo che abbiamo giocato poco più di tre ore, ho giocato partite molto più lunghe. Comunque non è facile recuperare in queste condizioni.

Tra i giocatori in attività, sei, insieme a Roger, quello con più rimonte vincenti. Questo alza il tuo livello di fiducia e ti dà motivazioni per il resto del torneo? L’ultima volta che ti è capitato è stato con Verdasco a Wimbledon, poi hai vinto il torneo.
Come ho detto, quando non stai giocando al massimo e trovi il modo di vincere partite come questa, questo ti dà fiducia. Ti senti fortunato per essere ancora in corsa nel torneo e arrivi un po’ più rilassato alla partita successiva. Ho superato molte partite difficili nella mia carriera e credo che quando sei indietro nel punteggio, e ti è già successo in passato, questo ti dia la convinzione di poterlo fare di nuovo. Questo oggi mi ha aiutato.

Bellucci al prossimo turno. Cosa ti aspetti da lui, di cosa avrai bisogno per batterlo?
Mi aspetto una partita dura. Penso che sia vicino al sue best ranking in questo momento. Ha giocato molto bene quest’anno. Ha un buon servizio, gioca fondamentalmente da fondo, ma in maniera aggressiva, cercando di dettare il gioco. Come ho detto, ha fatto buoni risultati quest’anno. Ha vinto due partite facilemente qui. Quindi mi aspetto una partita dura e quello di cui avrò bisogno, per vincere, è giocare molto bene.

 

Traduzione a cura di Matteo De Laurentis

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