US Open, sayonara e annyong agli ultimi teenager

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US Open, sayonara e annyong agli ultimi teenager

Salutano gli Us Open anche il giapponese Yoshihito Nishioka e il sudcoreano Hyeon Chung

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(da New York, Antonio Volpe Pasini)

Sayonara” e “Annyong” questi i due saluti risuonati ieri agli Us Open. A dire arrivederci dopo il secondo turno sono stati iinfatti i due “teenager terribili” venuti dall’Oriente: il giapponese Yoshihito Nishioka ed il sudcoreano Hyeon Chung, che hanno ceduto le armi rispettivamente al brasiliano Thomaz Bellucci (testa di serie numero 30) ed allo svizzero Stan Warwinka.

Quello che è si è comportato meglio è stato sicuramente Chung (69), che ha fatto vedere i sorci verdi al numero 5 del mondo,  costringendolo a tre tiratissimi set: 7-6 (2) 7-6 (4) 7-6 (6).

“E’ stata la prima volta che l’ho affrontato e che l’ho visto giocare. E’ davvero forte – ha ammesso Warwinka al termine – E’ stata dura batterlo. E’ un combattente che cerca sempre di farti giocare più palle di quelle che vorresti. Ora bisogna vedere come migliorerà, come lavorerà. Ha molta strada davanti a sé e si vedrà tra qualche anno. Certo però che è giovane ed è già molto forte”.

Decisamente meno bene è andata invece a Nishioka, che ha ceduto a Bellucci in 6-0 6-3 6-4.

Non cerco scuse – ha detto il numero 128 del mondo – ma mi sentivo davvero male. Ora non ho la febbre, ma l’ho avuta fino a poco prima dell’incontro. E’ davvero un peccato perché per me questo torneo ha un doppio valore da un punto di vista emotivo: la grande finale di Nishikori lo scorso anno, che mi ha ispirato profondamente, e poi (dopo essere stato costretto al ritiro agli Us Open nel primo turno contro Paolo Lorenzi, ndr) quello stesso giorno ho vinto il mio primo torneo Challanger a Shanghai”.

Con loro due escono quindi di scena gli ultimi due dei 7 under 20 presenti in tabellone.

Vero – spiega il giapponese – e il motivo è solo in parte dovuto all’inesperienza anche nel saper gestire stagioni così lunghe, penso invece che stavolata la colpa sia soprattutto della sfortuna, basta dare un’occhiata la calibro degli avversari capitati nei primi due turni a noi giovani”.

Pazienza. Per il momento sayonara Yoshihito, annyong Hyeon. Al prossimo anno.

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