Super Djokovic domina Nadal. A Pechino non perde mai (Crivelli), Nadal, segreti svelati addio colpo magico e ora non vince più (Clerici), Inarrestabile Djokovic, distrugge Nadal a Pechino (Giorni)

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Super Djokovic domina Nadal. A Pechino non perde mai (Crivelli), Nadal, segreti svelati addio colpo magico e ora non vince più (Clerici), Inarrestabile Djokovic, distrugge Nadal a Pechino (Giorni)

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Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Super Djokovic domina Nadal. A Pechino non perde mai

 

Riccardo Crivelli, la gazzetta dello sport del 12.10.2015

 

Sesto trionfo in Cina, dove ha un record di 29 vittorie a zero: non basta a fermarlo il miglior Rafa di stagione Riccardo Crivelli Intrattabile. Ingiocabile. Impressionante. O forse, semplicemente, Djokovic. Che sta compilando una stagione che non pub essere descritta con un linguaggio umano. E’ vero, come dimostra la tabella, che nel fantastico 2011 Nole aveva una percentuale di vittorie addirittura superiore a questo punto dell’anno (allora 64-3, oggi 68-5), ma mai come adesso dà l’impressione di essere inavvicinabile, di poter cambiare il corso di una partita a piacimento, scegliendo i momenti chiave per inchiodare gli avversari con una forza mentale e tecnica mai viste. Come dimostra il 23-4 contro giocatori nella top ten. EQUILIBRIO Numeri che si commentano da soli: sulla strada verso il sesto trionfo a Pechino (è il primo torneo nel quale si impone sei volte A OTTOBRE in carriera), Djokovic ha lasciato per strada solo 18 game, suo record personale in una settimana con almeno quattro partite; ha disputato la 12′ finale consecutiva (solo a Dubai, primo torneo del 2015, non ha raggiunto l’epilogo, fermato da Karlovic), conquistando l’8 torneo in stagione; ha battuto Nadal (con 23 vincenti a 6…) per la 7′ volta negli ultimi otto match, avvicinandolo negli scontri diretti (22 a 23): l’ultima volta che ci ha perso è stata la finale del Roland Garros 2014. GRANDE SLAM Eppure Rafa ha giocato per un set il miglior tennis della sua disgraziata stagione, supportato da una ritrovata mobilità e da un rovescio finalmente in grado di trasformare la difesa in offesa, come ai bei tempi. Eppure, scemate le due palle per il controbreak dello spagnolo nel sesto game del primo set, il match non ha più avuto storia e un lottatore indomito come Nadal ha finito per racimolare solo quattro giochi. A Pechino, Novak è più invincibile che altrove, anche perché non ha mai perso una partita (29-0) e in sei anni ha ceduto solo tre set….

 

Nadal, segreti svelati addio colpo magico e ora non vince più

 

Gianni Clerici, la Repubblica del 12.10.2015

 

Perché Nadal non vince più, o almeno vince meno, e soprattutto non è più in grado non solo di battere, ma nemmeno di infastidire un avversario come Djokovic? La ragione non è solo quella che, su Repubblica, avevano anticipato da anni il Dottor Laser Francesco Parra, e il Chiropratico Alfio Caronti: e cioè la progressiva usura muscolare. La ragione è che gli avversari, i loro strateghi, i coach meno distratti, si sono alfine resi conto del perché lo spagnolo vincesse tanto. ll suo segreto era il diritto, il diritto cui un mancino che lo giocava dall’angolo destro del proprio campo, la zona dalla quale i mancini giocano il rovescio, sino a tempo fa difensivo, oggi meno grazie al gesto bimane. Simile diritto è stato definito da vari neologisti diritto anomalo, oppure a sventaglio. Rimane il fatto che fosse la grande novità di Nadal, e praticasse una traiettoria insolita, che spesso finiva, dall’angolo destro del mancino, in quello a destra del destro, oppure sul rovescio, aggredito da un lungo linea esplosivo. Al di là, ripeto, dall’attuale superiorità atletica di Nole su Rafa, il serbo non ha mai consentito allo spagnolo un solo diritto assassino dall’angolo destro. È questa la principale ragione del 6-2, 6-2 della finale di Pechino, e mi son visto quasi costretto a sottolinearlo, non avendolo né letto né sentito.

 

Inarrestabile Djokovic, distrugge Nadal a Pechino

 

Alberto Giorni, il giorno del 12.10.2015

 

E’ un fuoriclasse anche nelle pubbliche relazioni: ha giocato tutta la settimana con la maglietta rossa, colore portafortuna da quelle parti, ha salutato il pubblico presente con una frase in cinese e quello davanti alla tv autografando la telecamera con alcuni ideogrammi. Novak Djokovic non perde un colpo e al sostanzioso elenco di successi stagionali aggiunge l’Atp 500 di Pechino, dominando in finale Rafael Nadal 6-2, 6-2. Una marcia trionfale in cui ha lasciato le briciole di 18 game in cinque match; è il primo titolo che vince per sei volte in carriera e la striscia di vittorie consecutive si allunga a 29. Djokovic ha chiuso in bellezza con un ace e durante la premiazione si è tolto un sassolino dalla scarpa: «Qui ci sono tifosi leali, che mi supporta-no moltissimo», ha detto lanciando una frecciatina allo scorretto pubblico di New York che lo aveva disturbato a più riprese contro Federer. Nadal sull’1-1 del secondo set ha chiamato l’intervento medico per un problema a un piede, ma non può essere un alibi. Una settimana comunque positiva per lo spagnolo; nel suo anno più nero è tornato in una finale sul cemento a un anno e mezzo dall’ultima volta, dando qualche segno di risveglio. E ora la sfida continuerà a Shanghai, nel penultimo «Masters 1000» che inizia oggi vedrà la presenza di tutti i migliori. In tabellone anche tre italiani: Bolelli debutterà con il potente canadese Pospisil, Fognini con il portoghese Sousa e Seppi con lo statunitense Johnson. Tra le donne, a Pechino festeggia Garbiñe Muguruzza, che ha battuto 7-5, 6-4 la svizzera Timea Bacsinszky. La spagnola sale al n.4 della classifica, a un passo dal terzo posto occupato da Maria Sharapova, e ha già staccato il pass per le Wta Finals di Singapore, il prestigioso appuntamento tra le prime otto giocatrici del mondo che scatta il 25 ottobre. Al tradizionale Masters di fine anno non parteciperanno Sara Errani e Roberta Vinci, eliminate prematuramente a Pechino, invece Flavia Pennetta ha buone probabilità di entrare tra le elette. Attualmente la regina degli US Open è nona nella Race e virtualmente qualificata, considerando il forfait di Serena Williams che ha già chiuso la sua stagione. Molto dipenderà dal torneo cinese di Tianjin, dove è impegnata questa settimana…..

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