Soffia il vento dell'Est su Singapore, Radwanska-Kvitova finale a sorpresa

Editoriali del Direttore

Soffia il vento dell’Est su Singapore, Radwanska-Kvitova finale a sorpresa

Avevano perso due partite su tre nel round robin. Per la prima volta avremo una campionessa battuta due volte! Kvitova perdeva 5-1 nel secondo set

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Petra Kvitova e Maria Sharapova - Singapore 2015 (foto di Philip Cho)
 

Prima o poi doveva succedere. Che cosa? Che arrivassero alla finale del Masters femminile due tenniste che nei rispettivi gironi avevano perso due partite su tre!
E che hanno battuto nelle semifinali le due giocatrici che avevano dominato i loro gironi, vincendo tre partite su tre.
Sono Petra Kvitova, che un Masters lo vinse a Istanbul alla sua prima partecipazione, e Agniewszka Radwanska che invece alla finale, in sette partecipazioni non c’era mai arrivata.
Ecco perchè così difficile scommettere quando giocano le donne. È impossibile fare dei pronostici sensati. Radwanska era approdata alle semifinali grazie alla vittoria in due set di Maria Sharapova su Flavia Pennetta – che Flavia le abbia mandato il malocchio? – e Kvitova grazie alla vittoria in due set della sua amica Safarova sulla Kerber.
Sharapova non aveva nessuna necessità di vincere così nettamente contro Flavia perchè era già comunque qualificata. E la Safarova idem contro la Kerber, perchè invece era già eliminata!
E poi dicono che le donne non sono imprevedibili! Più imprevedibili di così si muore. Nessuno avrebbe scommesso un copeco sulla Kvitova nei giorni scorsi, perchè sembrava non essersi ripresa per nulla dalla mononucleosi, e anche oggi quando – dopo aver vinto il primo set – l’abbiamo vista scendere di livello e ritrovarsi sotto 5-1 nel seconodo, non c’è chi non si fosse preparato per assistere al terzo set. E invece la Kvitova ha infilato 5 games di fila! Pazzesco.
Ora giocano la finale e figurarsi se azzardo un pronostico. Forse la favorita è la Radwanska, perchè avendo perso 6 volte su 8 con la Kvitova, non ci sarebbe gusto in questo pazzo torneo se a vincere fosse colei che vanta i migliori precedenti. Siccome però io sono un…matto, considerando che questa superficie è piuttosto lenta e dovrebbe favorire la Radwanska, dico che….secondo me vincerà Petra Kvitova.

La miracolata Aga Radwanska, che perdeva l’unico match che ha vinto nel round robin 5-1 nel tiebreak del primo set con la Halep, alla settima partecipazione ad un Masters si ritrova per la prima volta in finale. Roba quasi da non credere… se questo non fosse il Masters.  Ora ci manca solo che Aga vinca pure il torneo. Non è mai successo a chi avesse vinto solo una partita su tre nel round robin, mentre era successo che Venus Williams nel 2009 facesse lo stesso cammino di Aga “la maga”. Mi chiedo chissà che cosa penserà Flavia Pennetta, in queste ore sull’aereo di ritorno verso l’Italia con mamma Concita e papà Oronzo, quando all’atterraggio verrà a sapere che Aga è in finale. Lei con la ragazza polacca ci aveva vinto 76 64. Ma lei è andata a casa e Aga giocherà qui questa domenica con qualche chance di vincere senza essere favorita… Contro Maria Sharapova ha perso 13 volte su 15, contro Petra Kvitova 6 su 8.

Le finali WTA di Singapore non incideranno sulle prime due posizioni del ranking di fine anno. Serena Williams resta un chilometro avanti al gruppo delle inseguitrici che non la vedono nemmeno sul rettilineo del traguardo, mentre Simona Halep chiude al secondo posto pur avvertendo il fiato delle inseguitrici. Insomma qui a Singapore ci si batte per un posto sul podio… ma si tratta solo di quello meno prestigioso, il terzo. Per questo, anche se per la verità – con la complicità di una superficie perfetta per mettere in mostra anche colpi di tocco quasi vintage e per gli spettatori l’opportunità di ammirare il bel gioco – si sono visti incontri assai piacevoli, tecnicamente validi e fortemente combattuti, si tratta però di un’edizione che finisce per incidere poco e non lascerà comunque storici strascichi.  Questo avrebbero potuto esserci, almeno a mio avviso, soltanto se il torneo fosse stato vinto da un nome davvero emergente (seppur non proprio nuovo… ché è impossibile per una top-8) , come la debuttante al Masters Garbine Muguruza – anche perchè nessuna spagnola l’ha mai vinto e Arantxa Sanchez era stata l’ultima a raggiungere la finale nel 1993 (battè in semifinale Mary Pierce ma poi perse in finale da Steffi Graf), o da un nome che avrebbe potuto ispirare racconti diversamente… romantici, come quello di Flavia Pennetta al canto del cigno dopo una carriera professionistica di 17 anni. Sia Maria Sharapova sia Petra Kvitova hanno già vinto questo torneo, quindi una eventuale loro nuova vittoria non avrebbe fatto né scalpore né notizia. E anche una vittoria di Aga, fuor dalla Polonia, non farà certo grande scalpore. Adesso la Radwanska deve sperare che la Kvitova perda dalla Sharapova per chiudere l’anno da n.5 del mondo. Se fosse la Kvitova invece a battere la Sharapova allora chi vincesse la finale sarebbe n.5 e la sconfitta n.6. Flavia Pennetta può chiudere l’anno da n.7 o da n.8. Al momento chi può superarla è una fra Venus Williams e Carla Suarez Navarro: il torneo di Zhuhai assegna 700 punti a chi vince. Una sola di loro due può farli. E non si sa al momento il tabellone del torneo cinese: le dodici giocatrici sono divise in 3 gironi, e quindi fino alla fine – visto che qui a Singapore si arriva in finale anche avendo una vinto un solo match dei primi tre – Flavia non saprà se chiuderà l’anno da n.7 o da n.8. Non che cambi granchè, alla fine, ma se cipensate ancora oggi si ricorda che Panatta è stato al massimo n.4 del mondo, come la Schiavone, mentre la Errani è stata n.5, e Barazzutti n.7. Per Flavia …uguagliare il capitano di Fed Cup invece che  arrivargli dietro, sarebbe forse – piùche una vera soddisfazione – una buona chance per prenderlo amabilmente in giro per una decade o due.

 

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