L'ultimo incantesimo di Michaël Llodra, "le Magicien": a Bercy l'addio al tennis giocato

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L’ultimo incantesimo di Michaël Llodra, “le Magicien”: a Bercy l’addio al tennis giocato

Michaël Llodra esegue l’ultimo tocco di magia e, davanti alla stampa presente a Parigi-Bercy, annuncia la fine della carriera. Ma il tennis farà ancora parte della vita del parigino. Sarà consigliere della squadra belga di Coppa Davis per la finale di Ghent. Poi il libro autobiografico “Jeu, set and cash” e… tanta voglia di scherzare: “un sex tape con mia moglie!”

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DA PARIGI – Un annuncio e tante sorprese. Ed eccolo Michaël Llodra per l’ultilma volta davanti ai giornalisti del Bnp Paribas Masters, torneo che, ancora oggi “mi fa venire la pelle d’oca dall’emozione. Ricorderò sempre la mia vittoria contro Novak qui, nel 2010. Essendo parigino, tutta la mia famiglia, i miei amici e i miei figli erano a bordo campo. Viaggiamo in continuazione e non si abbiamo sempre la fortuna di poter giocare davanti al proprio pubblico e alla propria famiglia” confessa il francese all’inizio del suo discorso alla stampa. Ed è proprio in quel magico ottobre 2010, sul centrale del torneo parigino di Parigi-Bercy che Mika, ex n. 21 Atp, realizza la sua migliore performance in singolare, la semifinale in un Masters 1000, persa contro Robin Söderling, dopo aver avuto a disposizione ben tre matchpoint.

Ma il parigino, 35 anni, detentore di cinque titoli in singolare, si è messo in luce soprattutto nel doppio, disciplina nella quale è stato uno dei più grandi specialisti nel circuito e in cui ha vinto tre prove dello slam, due Australian Open (2003-2004, in coppia con Fabrice Santoro) e Wimbledon nel 2007, insiema ad Arnaud Clément. Disputa, inoltre, altre 4 finali slam, due in Australia (2002, 2008) e due al Roland Garros (2004, 2013). In doppio vince complessivamente 26 titoli e raggiunge altre 22 finali.

Ma ora è ufficiale: Mika le “Magicien” pone un termine alla carriera. Lo aveva già annunciato nel 2014 al Roland Garros, ma si trattava dell’addio al singolare. Ora l’addio è definitivo, spinto soprattutto dal dolore al gomito che lo tormenta ormai da due anni: “Vi ho convocato per annunciare la fine della mia carriera, durata 15 anni. Ho tentato e sperato fino all’ultimo di giocare ancora un anno ma, purtroppo, il gomito mi fa male da ormai due anni. L’operazione non ha dato i risultati sperati per poter impegnarmi ancora al massimo per un altro anno. Avrei potuto farlo, certo, ma non sarei stato in condizione, non sarebbe stato giusto lasciare per un anno la mia famiglia senza essere al 100%. Non potevo mentire a me stesso e al mio sponsor“.

Ma non per questo il francese resterà lontano dai campi da tennis. Anzi. Tra tre settimane si troverà in prima linea a Ghent, in Belgio, convocato dalla squadra belga di Coppa Davis per preparare la fatidica finale contro la Gran Bretagna. Llodra avrà il ruolo di consigliere, soprattutto per quanto riguarda il doppio: “Sarò consigliere della squadra belga di Coppa Davis in una settimana di stage e nella settimana che precede la finale. Il mio contributo sarà certamente per il doppio, che costituirà un punto determinante del tie. Conosco bene David [Goffin] e Steve [Darcis]. Ho l’esperienza di quattro finali di Coppa Davis; ne ho parlato a lungo con Steve perché giochiamo insieme nel club di Villa Pimrose e gli era piaciuta la mia analisi della finale, ha voluto che mettessi la mia esperienza a disposizione della squadra. Certo, avrei preferito vivere l’esperienza della finale l’anno scorso con la squadra francese; ma mi viene offerta una seconda possibilità di poter, forse, sollevare l’insalatiera d’argento. Sono eccitato all’idea di poter aiutare i miei amici belgi“.

Ma non solo. Oltre a continuare la collaborazione con France Television in qualità di commentatore e cronista, le Magicien, come viene chiamato in Francia, ha voluto cimentarsi anche con la penna. Il 26 novembre infatti uscirà il libro Jeu, set et cash, “frutto di mesi di riflessione sul prosieguo della carriera, durante lo stop forzato a causa dell’infortunio. Nel libro racconto soprattutto la mia infanzia fino al momento dell’arrivo nel circuito e il fatto di aver fondato una famiglia in piena attività agonistica”. Michaël è infatti padre di tre bambini. “Una volta era una cosa abbastanza normale ma oggi non è facile. Il fatto di aver vissuto con i miei figli durante tutta la carriera non è stato semplice e, ovviamente, ci sono tanti aneddoti: la mia vita nel circuito, i giocatori. Certo, parlo un po’ di tutto, del doping, del tour, dei 15 anni di carriera e altro ancora. Ma farò di tutto perché mia figlia non legga il libro! ” dice Llodra “ha solo 12 anni e ci sono  due o tre cose che vorrei leggesse più tardi, cercherò di risparmiarglielo, anche se prima o poi accadrà. Ovviamente è un libro che ripercorre la mia vita“.

Sembra proprio che Llodra, ancora una volta, non voglia rinunciare a quello che i francesi chiamano il “franc parler” (franchezza) che in lui sfocia, spesso, in quella sfrontatezza che è stata spesso causa di un rapporto di amore odio con la stampa ed alcuni colleghi. Per quanto riguarda i giornalisti, Mika confessa che “durante tutti questi anni vi ho osservato con occhio un po’ diffidente e, a volte, con un po’ di tensione. Ma ora, da quando sono passato dall’altra parte della telecamera, vi capisco un po’ meglio, anche se non dimentico i colpi bassi di alcuni“. Ma Llodra non perde la sua grande voglia di scherzare, quando “annuncia” : “E poi ci sarà un’altra cosa: mia moglie ed io gireremo un sex tape! Sembra che vada di moda oggi . Oh, perché ti nascondi cara?” chiede divertito alla moglie presente in sala. Ovviamente si tratta di uno scherzo, riferito alla vicenda del calciatore francese Valbuena, vittima di un ricatto dopo essersi filmato insieme alla moglie in un video hot, video di cui poi si è impossessato un membro del suo entourage.

Insomma, a Bercy, con l’ultimo “incantesimo” Michaël Llodra le Magicien dice au revoir ad una carriera spumeggiante. Dopo di lui, chi sarà il prossimo artista del tennis champagne?

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