ATP Chennai: terzo titolo consecutivo per Wawrinka, battuto Coric in due set

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ATP Chennai: terzo titolo consecutivo per Wawrinka, battuto Coric in due set

Dodicesimo titolo ATP per Stan Wawrinka, che in finale ha sconfitto Borna Coric con il punteggio di 6-3 7-5 dopo un’ora e 27 minuti di gioco. Ottima prestazione per lo svizzero, che si presenta agli Australian Open più in forma che mai

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[1] S. Wawrinka b. [8] B. Coric 6-3 7-5

Scontro generazionale quello che vede impegnati il numero 4 del mondo Stan Wawrinka e il classe 1996 Borna Coric, che ormai sembra in procinto di compiere il definitivo salto di qualità per entrare nell’élite di questo sport. I precedenti vedono lo svizzero in vantaggio per 2-0, con i successi riportati lo scorso anno proprio a Chennai (vittoria in due rapidi set) e a Cincinnati (stavolta in rimonta, con il croato che ebbe alcune chances di chiudere la partita nel secondo set).

Si comincia con Wawrinka subito costretto ai vantaggi per tenere il primo turno di servizio. Nel game successivo lo svizzero si porta sul 15-30 grazie ad uno straordinario cross stretto di rovescio, non riuscendo però ad incidere nello scambio nei punti successivi, con Coric che tiene il servizio ai vantaggi senza annullare palle break. Entrambi i giocatori, quando sono alla battuta, cercano di essere molto aggressivi e di venire a prendersi i punti a rete ogni volta che ne hanno la possibilità (splendida la demi volée di rovescio di Wawrinka sul 30 pari nel quinto game), tenendo il servizio sempre con relativo agio. Nel sesto game, però, lo svizzero mostra tutta la sua superiorità dalla parte del rovescio procurandosi così due possibilità di break, concretizzando la prima con un ottimo passante proprio con il suo colpo migliore. Nel gioco successivo Coric riesce a trovare alcune ottime risposte, procurandosi ben quattro palle break (di cui due consecutive), ma l’elvetico se la cava alla grande con due ace e due dritti inside out vincenti di notevole fattura, portandosi così sul 5-2 dopo un ottimo serve and volley, conquistando pochi minuti dopo il primo parziale con il punteggio di 6-3.

Nel terzo gioco del secondo set il tennista di Zagabria, dopo essere stato in vantaggio 40-15, si ritrova costretto a fronteggiare un break point dopo una brutta volée di rovescio e due gratuiti di dritto, ma si salva con due ottime prime di servizio ed un eccellente volée di opposizione su un passante di rovescio potentissimo di Wawrinka. Nei game successivi non ci sono chances per chi risponde, con lo svizzero molto solido al servizio e Coric che cerca la rete ogni volta che può. Nel nono game il croato va sotto 0-30 dopo un brutto doppio fallo, ma riesce a tenere il servizio con due ottimi servizi e due gravi errori di rovescio da parte dell’avversario. Lo svizzero però continua a servire alla grande e a martellare con il dritto, portandosi così sul 5 pari. Nell’undicesimo game il croato va sotto 15-40 dopo un punto spettacolare a rete vinto dall’avversario, che conquista il break con un sensazionale rovescio lungo linea vincente, tenendo poi a 0 il servizio e aggiudicandosi così il suo quarto titolo in terra indiana (il terzo consecutivo).

Dodicesimo titolo su ventuno finali disputate in carriera per lo svizzero, che a Chennai non perde dal 2013 (24 set vinti consecutivamente). Wawrinka consolida così la sua quarta posizione mondiale (a 1300 punti di distanza dal numero 3 Federer), presentandosi a Melbourne in un eccellente stato di forma, dopo aver mostrato in questa settimana un gioco propositivo ma anche piuttosto solido, proponendosi così come una delle più valide alternative a Djokovic (che questa settimana a Doha ha giocato in modo strepitoso) per la vittoria finale nel primo Slam di questo 2016.

Ottimo torneo anche per Coric (alla prima finale in carriera), che da domani sarà al numero 40 del mondo. Il croato ha mostrato, oltre alla consueta solidità e combattività, importanti miglioramenti sia per quanto riguarda il servizio (buone percentuali e molti punti ottenuti gratuitamente con questo colpo), sia con il dritto (più penetrante e con cui riesce a verticalizzare bene il gioco), ma anche nel gioco di volo (decisamente più frequenti le proiezioni a rete, con buoni risultati, nonostante ci sia ancora da lavorare, per esempio, sulla distensione del braccio sulle volée alte). La strada intrapresa per diventare un campione è ancora lunga, ma sembra davvero essere quella giusta, con la top 20 a fine anno che è senz’altro un obiettivo alla sua portata

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