Australian Open: Francesca Schiavone a due partite dal record

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Australian Open: Francesca Schiavone a due partite dal record

Superata la belga An-Sophie Mestach, al prossimo turno di qualificazione per il tabellone principale dell’Australian Open, Francesca Schiavone affronterà Virginie Razzano

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Francesca Schiavone - US Open 2015 (foto di Luigi Serra)
 

Stat SchiavoneMestach

Melbourne Park è ancora un cantiere in cui l’attività freme per terminare i lavori in tempo per l’inizio del torneo principale. È già iniziato però quello di qualificazione: ieri il torneo maschile, con un caldo sahariano talmente intenso da far sospendere i match per due ore quando la temperatura ha superato i 42C (extreme heat policy); oggi quello femminile, in condizioni meteo completamente diverse.
Alle 11 e 55 con temperatura appena sotto i 18 gradi e vento fresco la sola italiana alle qualificazioni ha iniziato la sua avventura che la potrebbe portare ad un record di 62 tornei dello slam consecutivi: Francesca Schiavone. Dall’altra parte del campo la giovane belga An-Sophie Mestach (n.158 WTA), vincitrice qui a Melbourne nel torneo junior nel 2011 contro la Puig. In tribuna allo show court 3 poche centinaia di spettatori, tra cui Stefano Barsacchi, ex preparatore atletico di Francesca ai tempi della vittoria al Roland Garros, ed ora trapiantato in Australia per seguire Daria Gavrilova (e i frutti si stanno vedendo).

Non succede molto nei primi 4 giochi, con entrambe le giocatrici che mantengono agevolmente il servizio. Poi Schiavone prende le misure sul servizio della belga e ottiene il break alla terza opportunità con un gran attacco slice di rovescio lungo linea. Tocca poi a Francesca annullare una palla break con un pregievole serve & volley. L’italiana è molto efficace al servizio mettendo sempre in difficoltà Mestach e controllando lo scambio. Sul 5-3 Schiavone ha un set point che spreca con facile dritto in rete. Questo è il tennis: Mestach tiene il servizio e poi lo strappa a Francesca, che non riesce a convertire altre due palle set: tutto da rifare. Da campionessa quale è, Schiavone si riprende dal passaggio a vuoto e strappa ancora il servizio all’avversaria per andare di nuovo a servire per il set. Una serie di errori non forzati da parte di Francesca invece portano la partita al tie-break, che Schiavone si porta a casa facilmente 7-6(2).
Nel secondo set Schiavone si porta subito sul 2-0 per poi perdere il servizio e vanificare il vantaggio. Il match viene anche interrotto per qualche minuto per pioggia (Frascesca poi mostra a un ball kid come si asciugano le linee con l’asciugamano). L’interruzione non favorisce Francesca che appare nervosa, risponde male e commette molti errori da fondo, finendo per perdere il servizio sul 3 a 3, e il set 6-4.

Nel set decisivo Schiavone ritrova però la concentrazione e i colpi (pregevoli drop shot di rovescio che mettono in crisi la belga) mentre cede di schianto Mestach.
In una ventina di minuti Francesca liquida la pratica per un risultato finale 7-6(2), 4-6, 6-0, appena in tempo per evitare il diluvio che sospende nuovamente il torneo.
È sempre un piacere veder giocare Francesca: anche se gli errori non forzati sono stati tanti (forse troppi), la sagacia tattica, le variazioni di ritmo e di schema, la classe che trasuda da ogni colpo sono una miscela che delizia gli appassionati di tennis.

Prossimo turno contro la francese Virginie Razzano, anche lei una veterana del circuito (professionista dal 1999, best ranking numero 16)  scivolata al numero 209 della classifica mondiale.

Nella mattinata italiana Matteo Donati affronterà lo slovacco Jozif Kovalik.

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