Ken Rosewall: "Federer sarebbe grande anche con la racchetta di legno. Ho battuto Laver, ma Hoad..."

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Ken Rosewall: “Federer sarebbe grande anche con la racchetta di legno. Ho battuto Laver, ma Hoad…”

MELBOURNE – AUSTRALIAN OPEN. In occasione della giornata delle leggende, Ubaldo Scanagatta ha intervistato il grande Ken Rosewall. L’australiano ha parlato di sé, di Rod Laver e Lew Hoad, di aver avuto un piccolo vantaggio su Laver nell’anno successivo al primo Grande Slam di Rod nel 1962. Di come Federer sarebbe stato grande anche con i vecchi attrezzi, a differenza di Nadal. Infine un saluto a Rino Tommasi e Gianni Clerici

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Sei stato un mio idolo di gioventù. Ti ho visto vincere due volte a Dallas, al WCT, contro Rod Laver. Come è cambiato il tennis?
Con l’introduzione delle nuove racchette è cambiato tutto. La tecnica, la strategia, il modo di giocare. Non ci sono più molti tornei su erba e anche Wimbledon ha cambiato il tipo di erba che utilizza. Non ci sono più campi veloci come una volta.

Federer sarebbe stato altrettanto grande con la racchetta di legno? E Djokovic e Nadal?
Sì, Roger ha sufficienti abilità naturali e talento per essere competitivo anche con gli attrezzi del passato. Da un punto di vista tecnico, tutti i giocatori che utilizzano molto top spin, come Nadal e anche Sam Stosur, avrebbero molti problemi a controllare la palla con le racchette più piccole.

Alcuni dicono che Laver sia stato il più grande giocatore di sempre. Ma nel 1963 quante volte lo hai battuto?
Abbiamo giocato molto quell’anno e penso di aver avuto un piccolo vantaggio su di lui in quella stagione. Ma i match che ricordo con più piacere sono quelli del ’71 e ’72 a Dallas.

Si dice che Lew Hoad, nei suoi giorni migliori, fosse praticamente imbattibile.
Hoad al suo massimo era davvero difficile da battere. Aveva diversi punti di forza, un grande tocco e giocava bene su tutte le superfici.

Se tu dovessi comprare un biglietto oggi, a quale incontro ti piacerebbe assistere?
Guardo molto Roger.

Avevi un rovescio fantastico. Pensi che saresti in grado di controllare i potenti servizi di oggi?
Non molto, penso che avrei grosse difficoltà. Oggi la risposta è un colpo molto complicato, soprattutto a causa del rimbalzo della palla molto alto e dell’altezza dei giocatori, in particolare sul duro.

Puoi mandare un saluto a Rino Tommasi, che ha sempre detto di essere nato nel 1934, lo stesso anno di Ken Rosewall.
Spero che tu stia bene. Non ci vediamo ma ti penso spesso.

E Gianni Clerici?
Guardo spesso i suoi libri. Bei ricordi…

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