Maui – Che la storia sia con te. Di Wu, allievo di Davide Sanguinetti, è diventato il primo cinese ad aggiudicarsi un titolo ATP, sia pur nel circuito minore dei challenger. Per farlo, Wu ha dovuto cedere il set iniziale dei suoi ultimi tre match dai quarti in poi e battere in finale la testa di serie numero 1 del torneo, il britannico Kyle Edmund.

Collocato nella metà bassa del tabellone, il cinese è stato in parte agevolato dalla contemporanea uscita di scena al primo turno dei quattro favoriti. Radu Albot (2) è stato eliminato dall’italiano Donati con un doppio 6-4 (poi Matteo ha dovuto ritirarsi proprio contro Wu al turno successivo); Jared Donaldson (6, campione in carica) ha perso dal lucky-looser Bolt mentre Fratangelo (4) e Blaz Rola (7) sono stati battuti rispettivamente da Krueger ed Escobedo. Tuttavia, Wu ha dovuto faticare sia nei quarti con Bolt (5-7 6-4 6-4) che in semifinale contro lo statunitense Noah Rubin (6-7 6-1 6-2), reduce dalla bella vittoria a Melbourne contro Paire.

Più regolare invece la parte alta, con Edmund (1) e Duckworth (3) senza sussulti in semifinale, match che poi non si è disputato a causa di un infortunio al gomito dell’australiano che, al secondo turno, si era imposto sul giovane americano Taylor Fritz. Kyle è entrato sul campo centrale del Royal Lahaina Resort di Maui con i favori del pronostico e voleva allungare a 9 la striscia di vittorie consecutive di un britannico nelle finali Challenger ma il 24enne di Shanghai sentiva di avere un’intera nazione che lo sospingeva. Nonostante la pressione e il primo set ceduto, 11 doppi falli e altrettante palle-break salvate (su un totale di 15), Wu ha saputo adattarsi meglio dell’avversario al forte vento e alla fine ha portato a casa una storica vittoria.

Risultato finale:

Di Wu b. Kyle Edmund 4-6 6-3 6-4

Bucaramanga – Entrambi alla ricerca della doppietta stagionale, Paolo Lorenzi e Gerald Melzer si sono ritrovati di fronte a poco più di un anno di distanza nel Challenger colombiano e di nuovo il risultato è stato favorevole all’austriaco. Quello che un anno fa era stato un match di secondo turno (vinto da Melzer in tre set: 6-4 3-6 6-3), stavolta valeva il titolo e Gerald si è imposto con maggiore facilità.

Tabellone di tutto rispetto quello del Claro Open di Bucaramanga, 50.000$ sulla terra che vedeva due top100 (Estrella Burgos e Lorenzi) ai primi due posti del seeding. Il dominicano è stato fermato nei quarti dal francese Mathias Bourgue, poi regolato in semifinale da Melzer per 6-4 7-6. Quattro invece le teste di serie eliminate al debutto, tra cui Facundo Bagnis (3) reduce dalla doppia vittoria di Buenos Aires e Rio de Janeiro e sconfitto dal connazionale Kicker per 10-8 nel tie-break del terso set; Montanes (4), Dutra Silva (5) e Falla (6) gli altri eliminati eccellenti.

Nella parte bassa del main draw colombiano, Lorenzi ha dovuto ricorrere al terzo set tre volte su quattro prima della finale: al primo turno contro lo slovacco Martin (6-3 2-6 6-3), nei quarti con il portoghese Elias (6-4 3-6 7-6) e infine in semifinale con l’argentino Horacio Zeballos (6-3 5-7 6-3). Solo con Andreozzi, al secondo turno, Paolo ha sbrigato la pratica in due rapidi set: 6-1 6-2.

Dal canto suo, Melzer aveva rischiato moltissimo al primo turno contro il qualificato Estevez e pure nel secondo, contro il cileno Podlipnik-Castillo, era dovuto ricorrere al terzo parziale. In finale però Gerald ha dominato, capitalizzando quattro dei cinque break-point conquistati. Poco da fare per Lorenzi, forse stanco dopo le battaglie dei giorni precedenti. “Non si vincono tornei tutti i giorni e quindi sono molto felice. Ho avuto difficoltà nei primi turni ma, passo dopo passo, il mio gioco è cresciuto e sono arrivato ai turni finali in ottima condizione” ha dichiarato il vincitore. Per lui terzo Challenger in carriera (secondo stagionale dopo Mendoza) e un record 2016 di 12 vittorie e 2 sconfitte. Trentunesima finale invece per Lorenzi, a -5 dal record assoluto detenuto da Lu.

Risultato finale:

Gerald Melzer b. Paolo Lorenzi 6-3 6-1