ATP Rotterdam: Zverev elimina Simon. Klizan ferma Baghdatis, Chung si arrende a Troicki

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ATP Rotterdam: Zverev elimina Simon. Klizan ferma Baghdatis, Chung si arrende a Troicki

A Rotterdam tabellone che si allinea ai quarti di finale. Mostra segni di grande crescita Alexander Zverev che batte Gilles Simon al tiebreak decisivo. Hyeon Chung lotta nel primo set con Viktor Troicki per poi crollare nel secondo parziale. Stessa sorte per Jeremy Chardy, sconfitto da Nicolas Mahut. Bautista Agut rimonta Vesely, in serata vittoria di Klizan su Baghdatis

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[WC] A. Zverev b. [3] G. Simon 7-5 3-6 7-6(4) (dal nostro inviato a Rotterdam, Roberto Dell’Olivo)

Il tedesco Zverev ha deciso di fare sul serio. A 18 anni, da numero 70 del mondo, ha sconfitto il numero 15 e terza testa di serie del torneo, Gilles Simon. Un incontro inedito, che il francese si ricorderà sicuramente a lungo, se non altro per essere stato avanti 4-2, con palla break a favore nel terzo set, prima di uscire con le ossa rotte. Per la verità già per il primo set e mezzo il piccolo Alexander (alto “solo” 189 cm) aveva decisamente dettato lui i tempi, con la sua aggressività, ostentando nessun timore reverenziale per il più blasonato avversario, superando l’esperto Simon proprio sul suo terreno preferito, quello della regolarità. Da fondo campo Zverev tira più forte di Gilles, cercando e trovando spesso le righe. Per la felicità dei giudici di linea, in serata decisamente no, insieme al giudice di sedia, reo di aver sbagliato ben due overrule. Simon è disperato e si rivolge al suo angolo. Coach De Witt gli fa cenno di restare tranquillo: “Non può continuare tutta la partita così.” E quando sembra poter arrivare il colpo del ko, sul 2-1 e break a favore per il tedesco, ecco il ritorno di Simon. Uno di quei tennisti che non si deve mai dare per morto. Il primo passaggio a vuoto del tedeschino gli costa di fatto il secondo set, che scivola via di colpo 6-3 per Simon.

Si gioca abbondantemente da oltre due ore un match, fin qui decisamente il più interessante di questa edizione olandese. La verve di Zverev sembra però essere arrivata ormai al capolinea; il francese sale in cattedra ed ora infila con splendidi passanti il suo avversario, che dà qualche segnale di resa, anche dal lato fisico, con un problemino alla gamba destra, subito dopo un gran punto di rovescio lungo linea. È la fine? Ma nemmeno per sogno, entra anche il fisioterapista, giusto il tempo per creare ancora un po’ di confusione nella testa di Simon e ridare fiducia ad “Alessandro Magno” di Germania, che di colpo ritrova aggressività e forza mentale da campione navigato: armi che gli consentono di allungare il terzo set fino al tie break. Dove clamorosamente riesce ad imporsi 7-4. Lo stadio ormai è quasi vuoto, la linea del metrò chiude entro mezzanotte e mezza. Zverev chiude in tempo giusto qualche minuto prima il suo ottavo di finale e sogna l’impresa contro il compagno di Davis di Simon, Gael Monfils. Si giocherà come ultimo match dei quarti. Zverev ha così giusto qualche ora di tempo per dormire felice, recuperare un po’ di forze e sognare magari un’altra impresa.

M. Klizan b. M. Baghdatis 6-3 6-2  (dal nostro inviato a Rotterdam, Roberto Dell’Olivo)

Dopo due ore di buon tennis contro Goffin, Marcos Baghdatis ha ceduto di schianto contro Klizan. Un’ora e nove minuti sono bastati allo slovacco per conquistare i quarti di finale. C’è partita solo all’inizio con il cipriota subito a conquistare un break poi prontamente restituito. “Abbiamo fatto fatica entrambi all’inizio – dirà a fine match Klizan – poi ho iniziato a servire meglio (il primo set si è chiuso con un ace di seconda, ndr) e sono riuscito a gestire il match a mio favore”. Lo slovacco conferma così il suo buon momento di forma e dopo le semifinali di Sofia conquista i quarti di finale qui a Rotterdam (domani secondo incontro non prima delle 14.30 contro Bautista Agut).
Ma Baghdatis ci ha messo molto di suo. Genio e sregolatezza, atleta capace di raggiungere una finale di uno slam, entrare nei top 10, ma al tempo stesso perdere anche con l’ombra di sé stesso. Stasera non è sembrato avere poi tanta voglia di fare fatica. Il pubblico ha provato a sorreggerlo, tanti i cori a suo favore. “Perso” Federer, gli olandesi speravano di aver trovato proprio nel cipriota il loro nuovo beniamino. Ma Baghdatis ha fatto finta di non sentirli e perso il primo set 6-3, ha lasciato via libera a Klizan nel secondo in un attimo subito avanti 4-0. Due turni di servizio del cipriota rendono meno pesante il passivo. Con Klizan che ringrazia anche il pubblico per la prima volta accorso numeroso alla Ahoy Arena.

Nel primo incontro di giornata vittoria neanche troppo sorprendente di Nicolas Mahut nel derby francese con Chardy, probabilmente stanco dopo la maratona di ieri contro Donskoy. Mahut ha un gioco più adatto alla superficie, sta servendo molto bene usando gli angoli e coprendo come al solito alla grande la rete, togliendo il tempo all’avversario che non fa di certo della regolarità la sua arma migliore. A dire il vero è Mahut a soffrire di più sul suo servizio nel primo parziale annullando 3 palle break (di cui 2 pericolosissime sul 5 pari) e breakkando alla prima chance il connazionale, portando a casa il set per 7 giochi a 5. Il calo di Chardy si evidenzia nel secondo set soprattutto al servizio (solo 2 ace contro i 7 del primo, ma soprattutto una percentuale di prime che crolla dal 76% al 47%) che cede due volte, perdendo il parziale per 6 giochi a 2, seppur costringendo Mahut ad annullare 4 pericolose palle break.

Interessante il secondo match fra la testa di serie nr. 8 Victor Trociki e il giovane Hyeon Chung, il teenager dalla classifica migliore dopo Borna Coric. Parte bene il coreano che nel terzo gioco si procura subito 3 palle break consecutive che Troicki è bravo ad annullare con un accelerazione di dritto lungolinea e due ace consecutivi; la quarta però è quella buona con il serbo che manda in corridoio un dritto non impossibile. Chung mostra molta solidità e pesantezza nei colpi di rimbalzo, un rovescio molto fluido ed un dritto efficace seppur con uno swing di preparazione un po’ elaborato. Impeccabile fino al 4 a 3 e servizio in suo favore, Chung incappa in un brutto game e subisce il controbreak del serbo che inizia a salire di livello. Chung tiene botta seppur soffrendo, il match è tiratissimo e si arriva così al tie break, nel quale il serbo fa valere la sua maggiore esperienza nei momenti importanti. Il secondo set si apre con i due giocatori che tengono il servizio ma sull’uno pari Trocki gioca un gran game e breakka a zero il suo giovane avversario andando poi 3 a 1. Chung continua a giocare piuttosto bene ma commette qualche ingenuità e subisce un secondo break. Troicki chiude senza patemi per 6-2 conquistandosi il quarto di finale contro Nicolas Mahut in un parte di tabellone “aperta” dal forfait della testa di serie nr. 1 Gasquet.

Il terzo incontro è quello fra la testa di serie nr. 6, lo spagnolo Roberto Bautista Agut ed il giovane ceco Jiri Vesely. Il primo set è uno show del gigante ceco che tira vincenti da ogni lato del campo e mostra un repertorio tecnico veramente notevole, chiudendo con il punteggio di 6-4 un ottimo primo parziale condito da ben 21 winners contro i 7 dello spagnolo. Nel secondo set lo spagnolo ribalta l’inerzia dell’incontro e con il ceco in evidente difficoltà conquista il parziale con il punteggio di 6-2, trascinando l’esito del match al terzo set. Medical time out per lo spagnolo che però non sembra risentirne muovendosi come al solito estremamente bene; si seguono i servizi fino al 4 pari quando Bautista annulla una delicatissima palla break per salire 5 a 4. Nel game successivo Bautista chiude al terzo match point con un passante di dritto lungolinea dopo 2 ore di gioco. Affronterà il vincente del match fra Baghdatis e Klizan.

Francesco Scurci

Risultati:

[Q] N. Mahut b. J. Chardy 7-5 6-2
[8] V. Troicki b. H. Chung 7-6(5) 6-2
[6] R. Bautista Agut b. J. Vesely 4-6 6-2 6-4
M. Klizan b. M. Baghdatis 6-3 6-2
[WC] A. Zverev b. [3] G. Simon 7-5 3-6 7-6(4)

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