La Vinci vola in semifinale, Lorenzi si arrende a Nadal (Gazzetta dello Sport). Agassi-Graf, la coppia di sport più forte di sempre (Russo). San Pietroburgo, Vinci guerriera in semifinale (Gazzetta del Mezzogiorno)

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La Vinci vola in semifinale, Lorenzi si arrende a Nadal (Gazzetta dello Sport). Agassi-Graf, la coppia di sport più forte di sempre (Russo). San Pietroburgo, Vinci guerriera in semifinale (Gazzetta del Mezzogiorno)

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La Vinci vola in semifinale, Lorenzi si arrende a Nadal (La Gazzetta dello Sport)

Che fosse una combattente lo si era capito. Ma la grinta messa in campo ieri a San Pietroburgo (Rus, 687.900 dollari, veloce indoor) nei quarti di finale contro l’ungherese Timea Babos, è stata straordinaria. Battendo la numero 51 al mondo, la Vinci ha conquistato la semifinale e oggi alle 12 (diretta Super-Tennis) trova Ana Ivanovic. Una battaglia durata due ore e mezza e che alla fine l’ha vista avere la meglio contro un’avversaria dal super servizio fino a 200 chilometri orari: 7-6(3) 4-6 7-5(4) il punteggio finale per Roberta Vinci, che ha preferito saltare il primo turno di Fed Cup a Marsiglia per dedicarsi ai tornei. Scelta che è stata ripagata dal percorso che sta facendo nel torneo russo. Roberta fa la differenza nei tie-break. Nel primo parziale la Babos va per due volte avanti di un break ma la Vinci recupera e la riagguanta dal 2-5 al 5 pari ma non sfrutta due chance per poter andare a servire per il set in vantaggio 6-5. Decide il tie-break: la pugliese sale 4-2, concede un punto ma poi ne infila tre consecutivi (7-3). Nella seconda frazione la reazione della 22enne che strappa la battuta a Roberta nel terzo gioco, salva due palle per il contro-break nel game successivo, ma poi difende il vantaggio fino al 6-4 che pareggia il conto dei set. Il parziale decisivo richiama il primo: break Babos in avvio con l’ungherese che mantiene il vantaggio fino al 5-3. La Vinci recupera in extremis quando Timea serve per il match (5-5) ed è ancora il tie-break a essere decisivo: Babos si porta in vantaggio fino al 4-2 ma la finalista dello Us Open infila un parziale di cinque punti a zero, compreso un diritto fulminante sul 5-4 che le frutta il match point. La Babos spedisce lungo e Roberta porta a casa il match. Oggi la Ivanovic, numero 20 al mondo che è avanti per 6-3 nei confronti. LORENZI Si ferma ai quarti invece l’avventura di Paolo Lorenzi a Buenos Aires (Arg, 573.750 dollari, terra rossa). L’azzurro è stato battuto in due set da Rafa Nadal, campione in carica in Argentina. Lorenzi ha comunque impegnato non poco il maiorchino, portandolo al tie break nel primo set. Nel primo parziale Nadal ha conquistato il break nel quarto gioco, ma l’azzurro si è ripreso il servizio nel settimo, portandosi 4-4 in quello successivo grazie a grandi prime e un ace finale. Il set resta in equilibrio fino al tie break conquistato da Rafa per 7-3. Meno equilibrato il secondo con Lorenzi, osservato speciale da Corrado Barazzutti in prospettiva Davis, che cede 6-2.

 

Agassi-Graf, la coppia di sport più forte di sempre (Elisabetta Russo, La Gazzetta dello Sport)

<<Se ci sono problemi, cerchiamo di risolverli insieme». Eccola qui, semplice semplice, la ricetta dell’amore di Andre Agassi e Stefanie (rigorosamente, lui non la chiama mai Steffi) Graf. Una delle più belle storie d’amore dello sport, una coppia fortissima e inossidabile. Sposati dal 2001, due bellissimi figli, Jaden Gil (14) e Jaz Elle (12), tante iniziative per aiutare chi è meno fortunato di loro, mille cose in comune, a partire dalla prima, la più importante, il tennis. NUMERI UNO Agassi, che, dall’alto delle sue infinite vittorie e della sua incredibile parabola di sportivo e della vita (dal numero 1 al 141 e poi ancora al top della classifica Atp, un papà tiranno, l’odio per il tennis e tutto il resto), alla fine, dopo un matrimonio fallito e tanti disastri, riesce a sposare la tennista per la quale ha una cotta da quando aveva 20 anni ed era uno scapestrato che giocava con i pantaloncini jeans e che se pioveva si faceva prestare l’ombrello dal pubblico. Andre cerca di incontrare Stefanie per anni, senza riuscirci. «Era come il Roland Garros, irraggiungibile» racconta nella sua autobiografia di successo, Open. Nel 1992 spera di ballare con lei a Wimbledon, visto che sono loro i due vincitori del torneo maschile e femminile. «Ho una cotta per Steffi da quando l’ho vista per la prima volta in un’intervista alla televisione francese. Ero rimasto fulminato dalla sua grazia discreta, dalla sua naturale bellezza. Mi dava l’impressione che dovesse odorare di buono. E che fosse buona, fondamentalmente, essenzialmente, intrinsecamente buona, piena di rettitudine morale e di un tipo di dignità ormai scomparso». Però il ballo viene annullato. Si rincontreranno ben 7 anni dopo. Andre, che tiene una sua foto sul frigorifero anche durante il matrimonio con Brooke Shields, la cerca più volte, le manda dei fiori, ma lei si nega: «Il mio fidanzato è qui». Il 1999 inizia con il divorzio dalla Shields, ma prosegue con la vittoria al Roland Garros e il ritorno al n. 1 Atp. E, soprattutto, con due appuntamenti con Stefanie. QUANTO AMORE Da li è tutto un tripudio di cose belle, come se finalmente si fossero ritrovate le famose due metà della mela. Basta pensare che ogni mattina Andre scrive su una lavagnetta nella loro cucina frasi d’amore. Non rime o poesie: per tutto l’anno s’ingegna a trovare i motivi per cui ha scelto di sposare sua moglie. Ogni giorno, un motivo nuovo. In quindici anni di matrimonio fanno circa 5mila pensieri. In jeans e a piedi nudi si sono sposati nell’ottobre 2001, a Las Vegas, dove si è trasferita anche tutta la famiglia Graf. Cerimonia nel giardino di casa con due sole invitate: le mamme. «Facciamo una vita normale. I bambini sono la priorità delle nostre giornate. Li seguiamo h 24» ha raccontato di recente Steffi. Ed è l’altro, grande segreto d’amore

 

San Pietroburgo, Vinci guerriera in semifinale (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Incontrerà la vincente tra la serba Ana Ivanovic (20), quarta testa di serie, e l’ucraina Kateryna Kozlova (177). Roberta Vinci, numero 16 del tennis mondiale, si è qualificata per le semifinali a San Pietroburgo, dove è la seconda testa di serie, battendo per 7-6 (3), 4-6, 7-6 (4), in un match da brivido, l’ungherese Timea Babos (51) e aggiudicandosi la quarta delle loro cinque sfide. «All’inizio ero tesa e nervosa, ma sono rimasta concentrata e ho vinto un gran match», ha detto la tarantina, che compirà 33 anni il 18 febbraio, dopo aver raggiunto per la terza volta in carriera le semifinali di un torneo Wta Premier. Per lei, oggi, la vincente tra la serba Ana Ivanovic (20), quarta testa di serie, e l’ucraina Kateryna Kozlova (177), proveniente dalle qualificazioni. È stata, per Roberta, una battaglia di 2h33’ contro un’ avversaria di 22 anni potente e aggressiva, che ha nel servizio la sua arma migliore (con prime palle intorno ai 200 km/h). Dopo aver perso al tie break il primo set e vinto nettamente il secondo, nella terza frazione la Babos è salita 5-3 ma, andata a servire per il match, ha subito la reazione d’orgoglio dell’ azzurra, che è arrivata al tie break e, sotto 4-2, se l’è infine aggiudicato con cinque punti di fila (quello decisivo su una risposta lunga dell’avversaria). La Vinci è l’unica italiana in lizza nel St. Petersburg Ladies Trophy – torneo Wta Premier, con un montepremi di quasi 700 mila dollari, in corso sul veloce indoor nella metropoli baltica -, che ha come prima favorita la 18enne svizzera Belinda Bencic (11).

 

 

 

 

 

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