Taylor Fritz in Top 100 a 18 anni: roba da numeri uno

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Taylor Fritz in Top 100 a 18 anni: roba da numeri uno

L’americano Taylor Fritz è tra i più giovani ad aver mai centrato l’obiettivo top 100. Come fecero i Fab Four e i campioni a stelle e strisce del passato.

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C’è chi giura che negli States stiano ascoltando l’inno nazionale “The Star-Spangled Banner” alzando la bandiera e guardando con speranza la foto di Taylor Fritz. Che sia lui il nuovo astro nascente del tennis americano e, chissà, del circuito ATP?

Difficile dirlo con esattezza. Le premesse di certo sono ottime così come le sensazioni offerte dal tennista di Rancho Santa Fe, che a 18 anni e 4 mesi ha fatto il suo ingresso nella Top 100 del ranking, diventandone subito il più giovane giocatore. Un risultato che per qualcuno potrà passare inosservato, ma è estremamente significativo: Fritz è passato dai tornei Juniores (con vittoria gli US Open e finale al Roland Garros 2015, sempre contro l’amico e quasi coetaneo Tommy Paul, altro prospetto da tenere d’occhio) al circuito maggiore da nemmeno un anno, sbriciolando la sua classifica, saltando quasi a piè pari i Futures, a suon di vittorie nei Challenger (tre titoli) e ora con ottimi piazzamenti nei tornei ATP. Nelle ultime settimane ha centrato finale a Memphis (da wild card) e quarti ad Acapulco (da qualificato), confermando la sua forza con un servizio efficace e colpi pesanti da fondo, in particolare con il rovescio.

Su di lui si sprecano pronostici da campione, e la dirompente ascesa pare convincere gli addetti ai lavori. Fritz sembra pronto al salto tra i grandi del circuito già a diciott’anni, con ampi margini di crescita. Ma restando al presente, quanto vale il suo ingresso tra i top 100 (lunedì 29 febbraio il ranking lo attesta al n° 81)? Sicuramente non è impresa da poco. Siamo andati a verificare l’età in cui ci sono riusciti i fuoriclasse della nostra era, gli attuali top ten e i campioni americani del recente passato.

I Fab Four

A Roger Federer, uno dei più grandi di sempre, sicuramente il più vincente, accadde il 20 settembre 1999, a 18 anni e 1 mese. Rafael Nadal, fenomeno assoluto di precocità, ci riuscì (quasi) prima di tutti: 21 aprile 2003, a 16 anni e 10 mesi, l’età in cui chiunque fra noi sonnecchiava sui banchi di scuola di seconda superiore… Novak Djokovic, attuale padrone del circuito, attese un po’ di più: 4 luglio 2005, quando il fuoriclasse serbo aveva 18 anni e 2 mesi. Infine Andy Murray, che con Djokovic ha condiviso gran parte della carriera, essendo nati a distanza di una settimana: il neopapà scozzese entrò in Top 100 il 3 ottobre dello stesso anno, a 18 anni e 5 mesi.

Gli americani

Come si sono comportati i grandi campioni a stelle strisce degli ultimi trent’anni? Cominciamo dall’ultimo numero uno, Andy Roddick: il 2 aprile del 2001 il ranking ATP lo posizionò all’88° gradino, a distanza di un anno e mezzo dal suo ingresso nel circuito. A-Rod, nato in agosto, andava verso i diciannove anni.

L’ascesa di Pete Sampras ebbe l’effetto di uno dei suoi servizi protonici: bucò la Top 100 il 21 novembre 1988, all’età di 17 anni e 3 mesi. Da lì, inutile ricordarlo, è arrivato un “pochino” più su, al numero uno, restandoci per 286 settimane e conquistando in carriera 14 Slam, record poi superato da Federer ed eguagliato da Nadal.

Andre Agassi fu un caso a parte, un prodigio. Entrò nell’élite del tennis mondiale, varcando la fatidica soglia, nel 1986, quando era ancora un sedicenne capellone e ribelle. L’anno dopo, 1987, vinse il primo torneo e raggiunse la top ten onorando il suo magnifico talento affinato alla scuola di Bollettieri.

Meno dotato dei suoi celebri connazionali, Jim Courier ebbe comunque una carriera da urlo, conquistando quattro titoli Slam e restando a lungo in vetta al ranking ATP. Ma impiegò un po’ di più per posizionarsi nei migliori cento giocatori: accadde il 25 luglio 1988, dopo quasi un anno e mezzo di attività, una settimana dopo avere compiuto i diciotto. In ogni caso lo fece in maniera precoce, a conferma del suo altissimo valore tennistico.

Tornando più indietro, un’altra leggenda a stelle e strisce, John McEnroe: anche lui entrò nei cento attorno al diciottesimo compleanno, a inizio stagione 1977. E Jimmy Connors? Nel 1973, all’introduzione delle classifiche computerizzate, il 21enne Jimbo occupava già la posizione numero dieci.

I Top Ten di oggi

Ma gli altri giocatori di vertice del tennis attuale? Sono stati altrettanto precoci rispetto ai citati campioni, tutti ex numeri uno (eccetto Murray, n° 1 ad honorem… )?

Stan Wawrinka è come un bambino che impara tardi a parlare, ma quando comincia non sta zitto un minuto… l’attuale n°4 ATP superò la soglia dei primi cento al mondo nell’aprile 2005, a 19 anni e 11 mesi. Entrerà in top ten molto più tardi. Veniamo al nipponico Kei Nishikori, talento che non ha tenuto fede sino in fondo alle premesse e che entrò in top 100 a 18 anni e 4 mesi.

Thomas Berdych è notoriamente un mostro di continuità a medio-alto livello, senza (o con pochissimi) picchi: comunque entrò nei cento nel febbraio 2004, a 18 anni e 5 mesi. Dici David Ferrer e pensi subito alla scarpe da tennis: a lui toccò nel luglio 2002, 20 anni e 3 mesi. Infine due francesi, Jo-Wilfried Tsonga e Richard Gasquet: il primo entrò in Top 100 tardi, a 22 anni e 3 mesi; il secondo, baby prodigio persosi nei meandri del suo fragile carattere, a 17 anni e 3 mesi.

La sentenza

Se non si può affermare con certezza che Taylor Fritz diventerà un campione, si può dire che finora stia ripercorrendo le tappe dei più grandi giocatori degli ultimi anni, americani e non. E abbia fatto meglio di molti top player fra i primi dieci del ranking, traguardo che già sarebbe un ottimo risultato. In più, Fritz gode di un’implicita attenuante: il tennis è cambiato radicalmente negli ultimi anni, rendendo molto complicata l’esplosione di giovani talenti.

L’americano è tuttavia in linea teorica con la proiezione di chi lo vede al vertice nell’immediato futuro. Alla pari, o forse più, dei quasi coetanei Borna Coric (ingresso nei 100 a 17 anni e 12 mesi) e Alexander Zverev (18 anni e 1 mese). Starà a lui confermarsi, e i due Master 1000 sul duro americano costituiranno già un bel banco di prova.

Classifica “più giovane in Top 100” tra i giocatori citati nell’articolo:

Andre Agassi 16 anni 6 mesi

Rafael Nadal 16,10

Pete Sampras 17,3

Richard Gasquet 17,3

Borna Coric 17,11

Jim Courier 18

Alexander Zverev 18,1

Roger Federer 18,1

Novak Djokovic 18,2

Taylor Fritz 18,4

Kei Nishikori 18,4

Andy Murray 18,5

John McEnroe 18,5

Thomas Berdych 18,5

Andy Roddick 18,8

Stan Wawrinka 19,11

Davide Ferrer 20,3

Jo-Wilfried Tsonga 22,3

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