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John McEnroe sul caso Sharapova: “Difficile credere che nessuno sapesse niente”
John McEnroe dice la sua sul caso Sharapova e sul doping
Ormai ogni giorno esce fuori una notizia sul caso Sharapova e ovviamente non poteva mancare il parere del buon vecchio John McEnroe: “Se un farmaco è legale? E’ come un gioco da ragazzi”. La leggenda del tennis ha aggiunto: “Il tennis è uno degli sport più puliti, se non il più pulito da questo punto di vista”. In questi giorni si è parlato molto di farmaci che possono essere considerati legali o meno e McEnroe sostiene i farmaci legali come la procedura PRP (plasma ricco di piastrine), pratica in cui viene prelevato il sangue dal paziente, si produce un’alta concentrazione di piastrine e poi viene iniettato di nuovo nel paziente. Il PRP non contiene fattori di crescita e dunque la WADA ha concluso che non vi sono prove sufficienti per dimostrare che è dopante. Ad esempio, Rafael Nadal ne fa uso.
Tornando a John:“Sarebbe difficile credere che nessuno nel suo campo , i 25 o 30 persone che lavorano per lei o lei stessa, Maria, non avesse idea che il farmaco fosse stato bandito”, ha sentenziato l’americano, che subito dopo ha sottolineato: “Anche a me in passato è capitato di non venire a conoscenza di una nuova regola quindi è possibile che Maria non sapesse nulla”.
L’ex numero uno del mondo non ha potuto far a meno di utilizzare la sua solita e sferzante ironia: “There’s no suspension if when she comes back she promises not to grunt. If you don’t grunt Maria, no suspension. If you continue to grunt, two years”. Letteralmente: “Non c’è alcuna sospensione, se quando torna promette di non grugnire -riferendosi ai celebri urli in campo di Masha- Se Maria non grugnisce più nessuna sospensione. Se continua a grugnire, due anni”.