WTA Miami: avanti Azarenka, Kerber e Muguruza. Out Venus e Suarez Navarro

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WTA Miami: avanti Azarenka, Kerber e Muguruza. Out Venus e Suarez Navarro

Una Victoria Azarenka abbastanza nervosa batte in due set Monica Puig e avanza al terzo turno. Tracollo di Carla Suarez Navarro, sconfitta nettamente da Coco Vandeweghe. Anche Venus Williams cede di schianto al terzo set, dopo aver vinto il secondo al tiebreak per reagire ad un bagel iniziale contro la Vesnina. Finalmente una vittoria per Angelique Kerber, che passeggia contro Barbora Strycova. Garbine Muguruza, dopo un primo set perso in malo modo, ha la meglio su Dominika Cibulkova

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[13] V. Azarenka b. M. Puig 6-2 6-4 (Gabriele Ferrara)

Scontro inedito tra Azarenka e Puig, con la bielorussa che – recente vincitrice ad Indian Wells – è la giocatrice del momento, mentre la portoricana quest’anno ha vinto 14 partite su 20 nel circuito maggiore e tra i suoi risultati spicca l’eccellente finale nel WTA Premier di Sydney lo scorso Gennaio.
Si parte con la numero 8 del mondo che gioca con un’intensità ed un ritmo impressionanti, martellando l’avversaria sopratutto sulla diagonale destra, chiudendo spesso poi con un cambio in lungolinea sempre con il dritto e, in poco più di venti minuti, si porta avanti 5-0. La giocatrice di Minsk, oltre a tirare fortissimo da fondocampo senza sbagliare praticamente mai, si muove davvero bene ed è brava anche a variare con il back di rovescio, che riesce a giocare con ottima profondità e rotazione, mandando sempre più il tilt la numero 67 WTA che però reagisce trovando tre accelerazioni di rovescio fantastiche e portandosi così sul 2-5, salvo poi perdere il primo parziale per 6-2.

Nel secondo set Puig commette tre doppi falli consecutivi nel quarto gioco, consentendo così ad Azarenka di salire 3-1, salvo poi recuperare il break nel game seguente picchiando forte con il dritto. Le due giocatrici continuano a darsi battaglia colpo su colpo fino al decimo game, quando l’atleta di San Juan (nonostante il grande tifo per lei sugli spalti) sbaglia malamente un paio di dritti, consentendo ad Azarenka di aggiudicarsi il match con lo score di 6-2 6-4 in un’ora e ventidue minuti di gioco. A parte un piccolo calo nel secondo parziale, probabilmente dovuto anche al nervosismo dettato dal grande sostegno ricevuto dall’avversaria da parte del pubblico, buona prestazione da parte della bielorussa che al prossimo turno affronterà la qualificata Linette. Ottima prova anche per quanto riguarda la Puig che, dopo essere stata schiacciata dal gioco della campionessa di Indian Wells nei primi venti minuti dell’incontro, ha dimostrato di essere un’ottima colpitrice e di avere le giuste potenzialità per salire in classifica.

[Q] E. Vesnina b. [10] V. Williams 6-0 6-7(5) 6-2 (Giovanni Vianello)

Una Vesnina quasi perfetta estromette una Venus Williams sottotono in tre set, rifilando addirittura un “bagel” all’avversaria nel primo parziale. La partita inizia con due game molto combattuti, il primo durato 16 punti, il secondo 12, ed entrambi vanno alla Vesnina, che nel primo gioco sfrutta una percentuale bassa di prime in campo della Williams ed aggredisce costantemente in risposta, talvolta venendo anche a rete; nel secondo game Venus ha due possibilità di operare il contro-break, ma non le sfrutta. Da qui in poi è un dilagare della russa, che mette in campo un repertorio vario di colpi e non concede nemmeno un game all’avversaria. Nel secondo set c’è molta più lotta, Vesnina cala un po’ in precisione e Venus recupera in mobilità e la Williams si porta due volte avanti di un break (2-0 e 3-1), ma in entrambe le occasioni la Vesnina recupera lo svantaggio. La russa opera un break sul 3-3 ed arriva a servire per il match sul 5-4, ma qui fallisce un match-point sul 40-30 e Venus infine strappa la battuta all’avversaria. Il secondo set si conclude al tie-break, che si apre con otto mini-break consecutivi, poi Venus si aggiudica finalmente il gioco conclusivo per 7-5. Nel terzo Vesnina va avanti prima 3-0, si fa recuperare fino al 3-2 ma riconquista subito il break di vantaggio. La russa opera infine un altro break sul punteggio di 5-2 in suo favore e si aggiudica così il match. Davvero stupefacente la performance della no. 96 WTA, proveniente dalle qualificazioni, che si è presa molti rischi ed è stata sorprendentemente brava in risposta, contro uno dei migliori servizi del circuito femminile. Prestazione piuttosto deficitaria per Venus, che soprattutto nel primo set è apparsa scarica fisicamente, a cui va reso tuttavia il merito di essere riuscita a trascinare al terzo set la partita.

C. Vandeweghe b. [6]  C. Suarez Navarro  6-4 6-2 (Bruno Morobianco)

 Coco Vandeweghe vince e convince ai danni della Suarez Navarro e si qualifica ai sedicesimi del tabellone femminile di Miami, al termine di un incontro che si è mantenuto equilibrato solo nel primo set. Continua la moria di teste di serie e questa volta a cadere è la spagnola, proprio all’esordio, al rientro circa un mese dopo il trionfo del torneo di Doha. Per l’americana si tratta della prima vittoria negli scontri diretti al terzo tentativo, in una giornata in cui ha trovato tutti i  colpi necessari per eliminare una avversaria apparsa sottotono. Primo set in perfetto equilibro, con entrambe le tenniste impegnate  a mantenere il servizio, ma fin dalle prime battute si è capito che per la tennista spagnola non sarebbe stata una passeggiata, al punto di vedersi annullare l’unica palla break a suo favore, nel primo set, al sesto gioco.  L’equilibrio si è interrotto nel nono gioco, quando la Suarez Navarro ha dovuto cedere il servizio, alla seconda palla break consecutiva a una avversaria in giornata di grazia che ha trovato, nel successivo game, una spagnola combattiva che ha tentato di recuperare l’immediato svantaggiato, arrivando perfino ad annullare due set point, capitolando però definitivamente al terzo tentativo in game chiuso ai vantaggi. Il secondo set si è aperto con un immediato break point per la statunitense, la quale ha dovuto faticare nel successivo game per contenere l’immediato tentativo di rientro della spagnola, annullandole una palla break e portandosi avanti di due giochi, le è bastato gestire il suo servizio per poi approfittare, alla prima occasione utile, del calo mentale della sua avversaria, apparsa abbastanza demotivata, ottenendo un altro break point nel secondo set, al settimo gioco portandosi avanti sul 5-2 e successivamente, nel suo turno di servizio, ha vinto la partita al secondo tentativo. La statunitense affronterà, ai sedicesimi, la romena Niculescu, testa di serie 32 del tabellone.

[4] G. Muguruza b. D. Cibulkova 6-7(3) 6-3 7-5 (Simone Brugnoli)

La testa di serie numero 4 Garbine Muguruza fa il suo esordio sul Grandstand, dopo aver beneficiato di un bye al primo turno, contro la slovacca Cibulkova che non è mai riuscita a sconfiggerla nei due precedenti. Dopo un iniziale scambio di break, il match diventa molto combattuto ed equilibrato con entrambe le giocatrici intenzionate, seppur alternando vincenti e molti errori, a prendere in mano il pallino del gioco. Sul 3-3 Dominika regala il break alla spagnola con un sanguinoso doppio fallo che viene immediatamente restituito dalla sua avversaria nello stesso modo, rendendo l’incontro un susseguirsi di regali da entrambe le parti. Sul 5-4 in favore della numero 54 Wta, la Muguruza infila però un parziale di 8 punti a 0 che sembra consegnarle su un piatto d’argento la conquista del primo parziale; questo set tuttavia non smette mai di stupire, e un nuovo doppio errore al servizio della giocatrice iberica sul 6-5 30-30 in suo favore spiana la strada ad una logica conclusione al tiebreak. La Cibulkova prende fiducia in questo frangente, allunga sul 4-1 e, approfittando di una spagnola ormai in completa confusione, mette in cascina uno schizofrenico primo parziale con il punteggio di 7-6, 7 punti a 3 nel tiebreak.
La seconda frazione sembra procedere con un andamento più regolare fino a quando la testa di serie numero 4, complice un pessimo sesto game della sua avversaria, sale 4-2 e favorita da una slovacca inspiegabilmente uscita dal campo, riesce ad aggiudicarsi la seconda partita per 6-3 (non prima di aver fallito comunque ben 5 set point), dopo 1 ora e 48 minuti di gioco. In questo incontro stranissimo tuttavia, l’avvio di terzo set sorride a Dominika che si invola con un parziale di 3 game a 0, grazie ad una Garbine nuovamente fuori fase e soggetta a troppi alti e bassi nel corso di questa sfida. Proprio quando la situazione sembrerebbe indirizzata, la Muguruza, con un nuovo scatto d’orgoglio, impatta sul 3-3 dando il preludio ad un tiratissimo rush finale; il match diventa una lotta vera e propria a questo punto,ma, proprio quando l’epilogo sembra avviato verso il tie-break, l’iberica ottiene un nuovo break nell’undicesimo game con una risposta vincente di rovescio e incamera la partita con un soffertissimo 7-5, al termine di una sfida più emozionante che spettacolare durata 2 ore e 45 minuti. La testa di serie numero 4 dunque, sfruttando la sua maggior attitudine a questi livelli e nonostante 8 doppi falli commessi, si garantisce la possibilità di sfidare al terzo turno la sorpresa Gibbs, che ha sconfitto la numero 19 del seeding Mladenovic.

[2] A. Kerber b. B. Strycova 6-1 6-1 (Giovanni Vianello)

Come nei tre precedenti tra le due, è Angelique Kerber a vincere su Barbora Strycova. Come si può intuire dal risultato, la partita ha poco da raccontare. La Kerber ha in pratica giocato contro un fantasma. Inizialmente, si poteva sperare in una partita più combattuta, in quanto la Strycova, nel primo game, si è procurata due palle break, ma sulla prima la Kerber ha giocato bene e sulla seconda la Strycova ha affossato la risposta in rete. Da qui in poi c’è poco da dire, la tedesca ha operato il break che le ha consegnato il 2-0 nel primo parziale ed ha sfruttato la fallosità, in particolare sulle palle game, della Strycova. La teutonica è salita 4-0 nel primo, avendo poi un piccolo black-out concedendo un contro-break, ma ha nuovamente strappato la battuta all’avversaria nel game successivo. Anche nel secondo set la Kerber è salita 4-0 ed ha poi chiuso 6-1. Difficile giudicare la prestazione della Kerber oggi, che ha affrontato un’avversaria fuori partita mentalmente, ma positivo il ritorno alla vittoria per la tedesca, che non si aggiudicava un incontro dal match di Fed Cup Germania-Svizzera contro la Bacsinszky in febbraio. La ceca, invece, recente finalista a Dubai, come noi italiani ricordiamo con piacere, visto che a sconfiggerla in quell’occasione fu Sara Errani, ha avuto una giornata particolarmente storta ed ha forse subito la pressione psicologica di fronteggiare la campionessa in carica degli Australian Open.

Risultati:

[2] A. Kerber b. B. Strycova 6-1 6-1
[Q] E. Vesnina b. [10] V. Williams 6-0 6-7(5) 6-2
[13] V. Azarenka b. M. Puig 6-2 6-4
[4] G. Muguruza b. D. Cibulkova 6-7 (3) 6-3 7-5
C. Vandeweghe b. [6] C. Suarez Navarro 6-4 6-2
[24] J. Konta b. D. Kovinic 6-4 6-2
[WC] N. Gibbs b. [27] K. Mladenovic 6-2 6-4
[22] M. Keys b. K. Flipkens 6-4 6-2
T. Babos b. [17] Ka. Pliskova 5-7 6-2 7-6(0)
[Q] Kr. Pliskova b. [7] B. Bencic 4-1 rit.
[WC] N. Osaka b. [14] S. Errani 6-1 6-3
I.C. Begu b. [29] S. Lisicki 6-4 1-6 7-6(2)
[Q] K. Bertens b. [25] A. Pavlyuchenkova 6-1 4-6 6-1
[Q] M. Linette b. [18] J. Jankovic 1-0 rit.
[32] M. Niculescu b. S. Peng 6-1 3-6 6-0
[9] R. Vinci b. L. Hradecka 1-6 6-4 7-6(5)

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