WTA Miami: Timea Bacsinszky rimonta Halep e vola in semifinale contro Svetlana Kuznetsova

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WTA Miami: Timea Bacsinszky rimonta Halep e vola in semifinale contro Svetlana Kuznetsova

Nella parte alta del tabellone femminile del WTA Premier Mandatory di Miami continuano le sorprese. La svizzera Timea Bacsinszky recupera un set di svantaggio contro la numero 5 del mondo Simona Halep centrando così la prima semifinale della carriera a Miami. Per l’accesso alla finale sfiderà Svetlana Kuznetsova, anche lei vincitrice in rimonta su Ekaterina Makarova

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[15] S. Kuznetsova b. [30] E. Makarova 6-7(3) 6-4 6-3 (Giovanni Vianello)

In una partita che definire rocambolesca sarebbe un eufemismo, Svetlana Kuznetsova, che al turno precedente aveva superato Serena Williams, dopo aver sconfitto in tre set (2 ore e 43 minuti di gioco) la compatriota russa Ekaterina Makarova,  si assicura un posto in semifinale a Miami contro Timea Bacsinszky.

Sono quasi le dieci di sera in Florida quando le due giocatrici scendono in campo. I presagi dell’aspra lotta che durerà per l’intero match si hanno già nel secondo game, quando la Kuznetsova su proprio servizio recupera da 0-30 e tiene il servizio. Da questo momento in poi c’è una sola giocatrice in campo, la Kuznetsova, che varia molto il gioco e argina la potenza da fondo della Makarova. Svetlana opera un break nel terzo e nel settimo gioco, portandosi avanti cinque a due e servizio. A questo punto la Kuznetsova si porta 40-0 sul proprio servizio, ma non sfrutta nessuno dei tre set-point consecutivi. Svetlana ne avrà un quarto di set-point nell’ottavo gioco, ma sprecherà anche quello ed infine perderà il servizio. La Makarova riacquista fiducia e comincia ad ingranare da fondo, complice anche una Kuznetsova che si intestardisce nel braccio di ferro di rimbalzo e quindi non varia più rotazione e, incredibilmente, Makarova rimonta fino al cinque pari. Una volta riacciuffata, Svetlana ricomincia a ragionare e opera un altro break, ma nel dodicesimo gioco cede la battuta senza nemmeno avere set-point. Il primo set si decide quindi al tie-break, che vede la Makarova vincere piuttosto agevolmente a causa di una Kuznetsova evidentemente scossa da tutte le chance sprecate (ha servito tre volte per il primo parziale).

Il secondo set scivola via un po’ più velocemente del primo. Inizialmente la campionessa di US Open 2004 e Roland Garros 2009 si porta avanti 2-0, poi viene ancora una volta rimontata fino al 2-2. Sul 4-3 per Svetlana sembra esserci la svolta decisiva del parziale, con la Kuznetsova che opera il break ai vantaggi dopo che Ekaterina era stata sopra 40-15. Svetlana va quindi a servire per il set, ma ancora una volta cede psicologicamente: prima va sotto 0-40, poi grazie agli aiuti della Makarova agguanta la parità ma infine la Kuznetsova cede la battuta ai vantaggi su un gran passante di dritto in corsa di Ekaterina. Nel decimo gioco, tuttavia, Makarova mostra anche lei un primo cedimento, concedendo il 15-40 e venendo definitivamente breakkata a 30, facendo sì che la Kuznetsova si aggiudichi il secondo parziale.
Anche il terzo set vede la Kuznetsova andare avanti immediatamente di un break (2-0) ed essere raggiunta sul due pari. La Kuznetsova va poi avanti di nuovo 4-2, ma concede il controbreak e la Makarova recupera fino al 4-3. Qui la Makarova concede il break decisivo ai vantaggi. Svetlana infatti, sopra 5-3, non si farà più sopraffare dall’emozione e porterà a casa il set decisivo 6-3.

Partita spettacolare solo a tratti, molto influenzata dalla vena psicologica della Kuznetsova, che è stata quasi sempre avanti nel punteggio, ma ha fatto molta fatica a chiudere i punti decisivi, in particolare i set point del primo e secondo set. Prestazione altalenante anche per la Makarova, che pure è stata più cinica nelle palle break.

[19] T. Bacsinszky b. [5] S. Halep 4-6 6-3 6-2 (Tommaso Voto)

Al termine di un match molto fisico ed a tratti spettacolare, Timea Bacsinszky vince in rimonta contro Simona Halep ed ottiene l’accesso alle semifinali del torneo di Miami. C’è da dire che la svizzera, dopo un inizio confuso e pieno di errori, ha saputo tenere testa al gioco della rumena, che con il passare dei minuti ha perso di forza e di vigore atletico. Un calo verticale che si è accentuato nel terzo set, quando l’ex n.2 del mondo avrebbe potuto anche subire uno score più severo.
La tennista di Losanna, dopo l’infortunio ai legamenti del ginocchio patito nel torneo del Lussemburgo, è risorta a Miami, ma il suo gioco non è ancora quello “spumeggiante” e vario che le ha consentito di raggiungere la semifinale al Roland Garros (persa poi contro Serena Williams). Timea manca ancora di continuità ed è lenta quando deve colpire in avanzamento, ma la palla esce sempre con molta fluidità dal piatto corde, soprattutto quando esegue il rovescio.

Dopo i primi due game di studio, Timea subisce il break nel terzo gioco e permette alla sua avversaria di fare corsa di testa. Con una risposta profonda di rovescio Simona costringe Bacsinszky a rimettere in campo un colpo difensivo e la rumena conquista il punto con un diritto vincente. Lo schema utilizzato dall’ex n.2 del mondo è abbastanza lineare: da un lato “spostare” la giocatrice di Losanna e dall’altro giocare “carico” sul colpo meno potente e sicuro della sua avversaria, ovvero il diritto. Una strategia che ha funzionato praticamente da subito e che ha visto Timea andare immediatamente in difficoltà quando lo scambio saliva come numero di colpi. Tuttavia, quasi dal nulla, arriva il controbreak della svizzera, che approfitta di un passaggio a vuoto della Halep. La rumena commette, dal 15-0, una serie di errori gratuiti clamorosi che riportano l’ex top 10 sul 4 a 4, ma la dinamica del parziale non cambia. Simona come un’ape operaia mette pressione in risposta alla Bacsinszky che subisce il break immediatamente.
Prima di servire per il primo set, Halep chiede il supporto del tecnico Darren Cahill che le consiglia di essere più aggressiva e di muovere il gioco utilizzando maggiormente gli angoli. Nel decimo game Halep sul 30-30 arpiona con il diritto una risposta aggressiva della svizzera, che poi spara fuori il colpo successivo. Questo punto, vinto grazie ad una difesa incredibile, è il sunto perfetto del primo set, che Simona chiude 6-4.

Il secondo parziale inizia con tre break di fila e Timea che si porta avanti 3-1 e sembra controllare pienamente la situazione, mentre Halep ha un chiaro calo prestazionale con il servizio. Poi arriva una sospensione temporanea per pioggia, che seppur leggera, rende il campo scivoloso e quindi le giocatrici chiedono l’intervento dell’arbitro. Lo stop di qualche minuto non ferma la tennista di Losanna che, pur con qualche affanno, va avanti 4-1 e gioca in modo più sciolto e convinto. Halep si costruisce una chance nel settimo gioco, ma da 0-30 commette tre errori gratuiti di fila che danno una grossa mano alla svizzera, che con una prima vincente si conquista il diritto di andare a servire per il set.
Simona chiama per l’ennesima volta il tecnico che ascolta in rigoroso silenzio, la rumena cerca concentrazione e fiducia, perché si rende conto che Bacsinszky sembra in grado di rovesciare le sorti del match a proprio favore.
Il nono gioco è il più bello del set, perché Timea spinge da fondo ed Halep prova ad essere aggressiva in risposta. La svizzera, che nei due precedenti non aveva mai vinto un set, si conquista complessivamente tre opportunità del 6 a 3, ma Simona riesce ad annullare le prime due con dei colpi da vera campionessa (straordinario il passante stretto di diritto in corsa con cui infila la svizzera sul secondo set point). L’ex top 10 con molta fatica chiude sul definitivo 6-3 e porta il match al terzo.

Pronti via e l’atto conclusivo parte con un break a favore della Bacsinszky, che con un rovescio incredibile trasforma la palla break, ma le responsabilità sono tutte della rumena che ormai fa i chilometri ed è sempre sulla difensiva. Un ribaltamento di ruoli e di situazioni rispetto al primo set che ha dell’incredibile, ma soprattutto Simona ha perso fiducia e si lascia andare a qualche gesto di stizza, anche se controllato. Tutti i punti che nel primo parziale andavano alla Halep, ora li conquista Timea, che si difende con ordine e quando può attacca sul diritto della rumena, che decolla spesso oltre la linea di fondo.
La svizzera ottiene il doppio break di vantaggio e amministra la situazione e chiude sul definitivo 6-2. Una vittoria sofferta e che porta la svizzera in semifinale, mentre Halep dovrà trovare qualche diversivo al suo tennis, che sembra involuto ed a tratti poco incisivo.

Risultati:

[19] T. Bacsinszky b. [5] S. Halep 4-6 6-3 6-2
[15] S. Kuznetsova b. [30] E. Makarova 6-7(3) 6-4 6-3

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