ATP Barcellona: la finale più attesa, Rafa Nadal contro Kei Nishikori

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ATP Barcellona: la finale più attesa, Rafa Nadal contro Kei Nishikori

Semifinali senza storia nell’ATP 500 di Barcellona. Philipp Kohlschreiber non crea problemi a Rafa Nadal che chiude in due set e torna in finale a Barcellona a tre anni di distanza dalla vittoria del 2013 contro Almagro. Kei Nishikori lascia appena 5 giochi a Benoit Paire e centra la terza finale consecutiva nell’Open Banc Sabadell. Decima sfida fra i due (Nadal conduce 8-1)

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[1] R. Nadal b. [10] P. Kohlschreiber 6-3 6-3

Rafa Nadal ha superato in due set il tedesco Philipp Kohlschreiber con il punteggio di 6-3 6-3 in un’ora e 32 minuti di gioco. I precedenti vedevano l’iberico avanti 11 a 1, avendo perso solamente ad Halle nel 2012. Buona versione del campione di Manacor – anche se inferiore finora a quella vista la settimana scorsa nel Principato – che ha vinto senza sudare troppo contro un ottimo giocatore come il tedesco.

L’incontro comincia con Nadal che imposta gli scambi sulla diagonale sinistra, col teutonico che, tranne rare eccezioni (ad esempio lo splendido passante in diagonale di rovescio nel secondo punto del match) non riesce mai a liberarsi con continuità da questa ragnatela, soprattutto nei game di risposta. Quando è al servizio, invece, Kohlschreiber cerca di comandare il gioco con drive carichi e precisi direzionati verso il rovescio dell’avversario, ma non riesce quasi mai a sfondare con il dritto lungolinea. Nel sesto gioco il numero 27 del mondo sbaglia un rovescio in cross e tre dritti – uno in avanzamento, uno inside in ed un altro inside out – commettendo anche un sanguinoso doppio fallo e, complice anche l’aiuto del nastro sul break point, Nadal va avanti 4-2 e non ha particolari problemi ad archiviare il primo set per 6-3.

Nella seconda frazione di gioco, nel quarto game il teutonico trova un ottimo dritto inside out e sfrutta un errore dell’avversario con lo stesso colpo per andare a palla break, ma Rafa si salva con un ace al centro (molto bene oggi lo spagnolo al servizio, con il 65% di prime in campo, con cui ha vinto 28 punti su 34), approfittando anche di due errori con il rovescio in diagonale del rivale (il vero colpo che oggi avrebbe potuto consentirgli di fare match pari, ma che troppo spesso ha giocato lontano dal campo, incidendo poco). Nel gioco seguente, sul 15-30, si gioca il punto più bello dell’incontro: i due contendenti si affrontano in una “battaglia” di back di rovescio, con Nadal che rompe gli indugi ed accelera con il dritto inside out, chiudendo a rete con una comoda stop volley sul generoso tentativo di passante del tedesco. Questi, tuttavia, si salva alla grande con un bel dritto inside out e con due rovesci in cross che sono pura poesia. Qui, però, Kohlschreiber commette un doppio fallo e, dopo un gran dritto inside out dello spagnolo, concede un altro break point, ma se la cava attaccando con il dritto e trovando un provvidenziale ace: 3-2. Ciò nonostante, il break è soltanto rimandato, con il numero 5 ATP che nel settimo game annulla tre palle del 4-3 e strappa il servizio al rivale, approfittando di un errore di rovescio e di un doppio fallo di Kohlschreiber, chiudendo poi in avanzamento con il rovescio in cross dopo un’ottima risposta centrale e profonda. Sul 4-3 Rafa si salva dal 15-30 con il servizio ed approfittando di due gratuiti con il dritto in diagonale del giocatore di Augusta, chiudendo poi l’incontro con un gran dritto lungolinea in corsa, in grado di trasformare la situazione da difensiva in offensiva – il colpo che oggi è stata sicuramente la novità più interessante e che ha funzionato ancora meglio rispetto a Montecarlo – chiudendo la contesa con un doppio 6-3.

Nona finale a Barcellona per l’iberico (finora ha vinto tutte le otto precedenti, giocate dal 2005 al 2009 e dal 2011 al 2013). Domani ci sarà dunque la grande sfida con Nishikori. 8-1 i precedenti per il maiorchino, che si è imposto il mese scorso ad Indian Wells e che è avanti 2-0 negli scontri sul rosso, avendo vinto a Parigi nel 2013 negli ottavi di finale, oltre che nella sfortunata – per Nishikori – finale di Madrid dell’anno successivo.

[2] K. Nishikori b. [6/WC] B. Paire 6-3 6-2

Terza finale consecutiva a Barcellona per Kei Nishikori, che sconfigge in due rapidi set Benoit Paire con il punteggio di 6-3 6-2 in un’ora e sette minuti di gioco. Ottima prestazione del giapponese, che vendica così le sconfitte di New York e Tokyo e si porta in vantaggio per 3-2 negli head to head con il transalpino, quest’oggi apparso ancora una volta poco continuo e con i soliti problemi tecnici – soprattutto dalla parte del dritto – e di concentrazione.

Si parte con il giapponese che mette molte prime in campo (68% a fine match) e che cerca di comandare gli scambi dal centro del campo con il proprio dritto, spingendo bene verso il rovescio di Paire e facendolo poi muovere repentinamente verso destra. Dal canto suo, il tennista di Avignone tenta di destabilizzare l’avversario con molti drop shot subito dopo il servizio, in particolare con il rovescio nella direttrice lungolinea, ma mostra i soliti problemi con il dritto sia in risposta che in manovra, oltre che in fase difensiva. Ogni tanto trova qualche risposta in avanzamento di notevole fattura, ma l’alta percentuale di prime palle in campo del giapponese, che peraltro è fenomenale anche in fase di risposta, non gli consente di fare molto da questo punto di vista, subendo il ritmo forsennato da fondocampo imposto dal numero 5 del mondo. Quest’ultimo centra il primo break nel quinto gioco, in cui il francese sbaglia un dritto in difesa e una palla corta di rovescio, con il nipponico bravo a capitalizzare l’occasione con una gran risposta di dritto ed un ottimo tocco sotto rete. Sul 5-3 Paire cede nuovamente la battuta, commettendo due doppi falli consecutivi e subendo due risposte sensazionali di Nishikori con il rovescio lungolinea.

Nel secondo parziale il giocatore del Sol Levante trova un’altra risposta fenomenale nella stessa maniera sopra citata, un passante con il medesimo fondamentale ed un ottimo dritto dal centro del campo, col transalpino che completa l’opera con l’ennesimo doppio errore: 2-0. Nel terzo gioco il numero 22 ATP ha un sussulto d’orgoglio e trova quattro risposte eccezionali – due con il rovescio ed altrettante con il dritto – e si riprende subito il break. Ciò nonostante, la percentuale di prime di servizio continua ad essere disastrosa (42%), facendo solamente un punto su tre con la seconda. Inoltre il francese si fa sempre trovare impreparato di fronte alle risposte fulminanti del rivale, che prende così facilmente il comando degli scambi ed evidenzia tutti i limiti difensivi di Paire, il quale cede nuovamente il servizio sul 2-1, con Nishikori che poco dopo si impone con lo score definitivo di 6-3 6-2. Domani il giapponese cercherà il terzo successo consecutivo in terra catalana, dopo quelli del 2014 e del 2015.

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