30 aprile 1993, la ferita di Monica (Dell’Arti). Fognini a Monaco approda ai quarti. Giorgi e Lorenzi ko (Gazzetta).

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30 aprile 1993, la ferita di Monica (Dell’Arti). Fognini a Monaco approda ai quarti. Giorgi e Lorenzi ko (Gazzetta).

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30 aprile 1993, la ferita di Monica (Lucrezia Dell’Arti, Corriere della Sera – Sette)

Il 30 aprile 1993 l’allora n. 1 del mondo, Monica Seles, veniva accoltellata da un trentottenne tedesco che tifava Steffi Graf.

Monica Seles, 19 anni, da due anni n. 1 al mondo, il 30 aprile 1993 sta giocando i quarti di finale del torneo di Amburgo contro la bulgara Magdalena Maleeva. Ha già vinto il primo set 6-4 e sta conducendo il secondo 4-3. Mentre aspetta il cambio di campo seduta su una sedia, un uomo si fa largo nel pubblico e si porta alle sue spalle. Impugna un coltello. Sferra un colpo sulla schiena della Seles, che si gira incredula, con una mano tocca la ferita. Chi le sta vicino vede il sangue cominciare a scorrere, lentamente. L’uomo vorrebbe colpirla ancora ma un agente della sicurezza riesce a bloccarlo a terra e ad arrestarlo. «Ricordo che ero seduta, mi stavo asciugando il sudore con un asciugamano e poi mi sono sporta in avanti per bere un po’ d’acqua; la pausa era quasi terminata e avevo la bocca secca. Non appena mi porto il bicchiere alle labbra sento un tremendo dolore alla schiena. Mi volto di scatto e vedo un uomo con un cappellino da baseball, che mi guarda. Teneva un coltello tra le mani e stava per tirare un altro colpo». All’inizio si pensa a un’aggressione politica, visto che la Seles è nata a Novi Sad, nell’allora Jugoslavia, da una famiglia di origini serbe, e ha già ricevuto parecchie lettere e telefonate di minacce a causa della guerra balcanica, iniziata nel 1991. L’uomo, si scoprirà poi, è Gunther Parche, 38 anni, tedesco. Spiega alla polizia che è ossessionato da Steffi Graf, rivale della Seles, e che non sopporta l’idea che la Graf sia stata spodestata dal primo posto. «Sono un gran tifoso di Steffi Graf. Ho più volte mandato a sua madre cento marchi perché, in occasione dei suoi anniversari, le acquistasse dei fiori. Nel 1990, quando Steffi era n. 1 e perse in finale all’Open di Germania dalla Seles, il mondo parve crollare intorno a me. Così decisi di punire la Seles. Ad Amburgo mi decisi dopo tre giorni di appostamenti, nel momento che mi parve più propizio. Non volevo ucciderla, ma solo ferirla. Non sarebbe mai più stata in classifica davanti alla mia Steffi». Portata subito in ospedale, la Seles non è grave. Ha riportato un taglio superficiale ai muscoli dorsali. Dovrà stare fuori dai campi al massimo per tre mesi. Invece si ferma per due anni. Fino a quel momento Monica Seles era stata la più giovane a vincere il Roland Garros, nel 1990, battendo in finale Steffi Graf. Aveva in bacheca già otto prove del Grande Slam e dal 1991 aveva scalzato la Graf dal primo posto della classifica. Le è rimasta una piccola cicatrice sulla schiena. Quali altri segni le ha lasciato quella lama? «Ha segnato la mia carriera, togliendomi alcuni degli anni migliori. Ma ora non credo di aver subito altri traumi: quando ci ripenso, quell’episodio mi sembra ancora assurdo. Nel mondo dello sport sono l’unica ad aver subito un’aggressione del genere. Ma non mi va di tornare ad Amburgo. Non è stato un periodo felice della mia vita». Il processo contro Parche si concluse nell’ottobre 1993: fu riconosciuto come mentalmente malato e condannato a due anni di libertà vigilata, con l’obbligo di sottoporsi a cure psicologiche. Il torneo di Amburgo proseguì senza venir sospeso. Vinse Arantxa Sanchez Vicario, battendo in finale Steffi Graf per 6-3, 6-3. La Seles rientrò solo nel 1995. Ad agosto vinse l’Open di Canada, nel gennaio del 1996 si aggiudicò il suo quarto Australian Open. Fu il suo ultimo Grande Slam. Smise di giocare nel 2003, dopo un infortunio al piede e si ritirò ufficialmente nel 2008. La dichiarazione della Graf sull’accaduto fu questa: «Non è facile per me convivere con la consapevolezza di essere numero uno perché lei è stata aggredita».

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Fognini a Monaco approda ai quarti. Giorgi e Lorenzi ko (La Gazzetta dello Sport)

Fabio Fognini torna in campo oggi nei quarti al torneo di Monaco, dove si gioca l’ingresso in semifinale con lo slovacco Jozef Kovalik, 24enne di Bratislava, numero 130 del ranking mondiale, ripescato in tabellone come lucky loser. Ieri al secondo turno il ligure ha sconfitto per 6-3 7-5, in poco meno di un’ora e mezza di partita, il kazako Mikhail Kukushkin, numero 88, dimostrando di essere sulla strada giusta per ritrovare la forma migliore dopo il lungo stop dovuto all’infortunio agli addominali. Dopo il rientro a Montecarlo, dove è uscito al primo turno contro Lorenzi, l’azzurro numero 30 al mondo ha raggiunto i quarti la settimana scorsa a Barcellona. Nel 250 bavarese, Fabio è stato finalista due anni fa (stoppato dallo slovacco Klizan). La prima testa di serie del torneo è il belga David Goffin, numero 13 della classifica mondiale. Passa anche Juan Martin del Potro che torna a giocare e vincere sulla terra, e avanza il 18enne tedesco Zverev, consacrato da Nadal come futuro numero 1 al mondo. L’avventura di Paolo Lorenzi si è fermata a Estoril contro l’argentino Mayer. Esce anche Camila Giorgi nei quarti di finale del torneo di Praga. La 24enne di Macerata, che attualmente occupa il numero 50 del ranking mondiale, è stata battuta per 6-2 6-1 da Karolina Pliskova (18 al mondo) e campionessa in carica. Sarà derby ceco nella semifinale bassa del tabellone tra Karolina e Lucia Safarova, numero 16 Wta e seconda testa di serie (3-1 per la Pliskova il bilancio dei precedenti): mentre nella parte alta si affronteranno Kuznetsova e Stosur.

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