ATP Estoril: trionfa Nicolas Almagro dopo quasi tre ore di lotta e due tie break

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ATP Estoril: trionfa Nicolas Almagro dopo quasi tre ore di lotta e due tie break

Nico Almagro vince l’ATP 250 di Estoril senza essere testa di serie dopo una lunga battaglia col connazionale Pablo Carreno Busta. Almagro manca quattro set point nel primo parziale perso al tiebreak. Nel secondo si fa rimontare da 5-3 prima di riuscire a pareggiare ancora al gioco decisivo. Terzo set senza storia

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N. Almagro b. [8] P. Carreno Busta 6-7(6) 7-6(5) 6-3

Oggi conosceremo il campione del Millennium Estoril Open che succederà al francese Richard Gasquet, vincitore nel 2015. Come non è raro vedere sulla terra rossa, a contendersi il titolo saranno due spagnoli, opposti per età e allori conquistati sul circuito, che si incontrano per la prima volta.
Nico Almagro ha trent’anni ed è alla finale n° 23 di una carriera che guardando semplicemente al talento avrebbe potuto essere ben più vincente. È favorito pur essendo indietro in classifica, 71 contro 50, grazie proprio alla maggior esperienza ma anche al pieno di fiducia incassato in semifinale sconfiggendo Nick Kyrgios in due set con una prova di rara (per lui) concretezza.
Pablo Carreno Busta, classe 1991,  è un ennesimo frutto di buon livello della scuola spagnola, qui ha sconfitto il recente campione di Bucarest Verdasco e le tds 1 e 3 Simon e Paire senza perdere un set.
La sua forza è nella testa più che nel braccio, ieri ha mostrato che non molla facilmente ma è solo alla sua seconda finale di sempre dopo quella persa a Sao Paulo da Cuevas in questa stessa stagione.
L’arma odierna contro la oggettiva maggior classe di Nico potrà essere proprio l’enorme motivazione di raggiungere la sua prima corona sul circuito. Di sicuro non lascerà nulla di intentato.

Al sorteggio Carreno Busta sceglie di servire e inizialmente le rispettive battute vengono difese con agio.
Nico gioca molto fuori dal campo per dare tempo alle sue sbracciate mentre l’avversario cerca maggiori variazioni attaccando la rete in controtempo e affidandosi a qualche smorzata. E proprio questo colpo lo tradisce nel quinto gioco per uno 0-15 che prelude al break. Almagro se lo guadagna con un dritto supersonico e una pressione costante, confermando subito dopo con facilità per il 4-2. La sua velocità di palla fatica ad essere contenuta da Carreno, che lotta e corre come di consueto ma perde costantemente terreno nello scambio e riesce ad evitare il doppio break per un capello, raddrizzando un settimo gioco che lo vedeva sotto 0-40. Ha il merito di non mollare, come si diceva, ed ecco che nel game successivo porta per la prima volta l’avversario ai vantaggi, pur senza riuscire a procurarsi l’occasione adatta.
Da questo momento però Pablo si trasforma in un ecologista provetto, recupera tutto e lo ricicla in punti sonanti, brekka per il 5 pari, perde ancora il servizio ma brekka ancora e arriva al tie-break, dove compie il capolavoro. Nico parte ventre a terra, fugge sul 3-0 e arriva comodo al 6-2 con quattro set point da sfruttare ma l’altro è fatto di granito, ci crede sempre e quella resistenza ad ogni costo fa andare in tilt il braccio avversario. Quattro errori quasi consecutivi in palleggio e un paio di gran prime  ribaltano incredibilmente tutto e il parziale va a Carreno Busta per otto punti a sei

È un colpo che stenderebbe un bufalo, Carreno si trasforma in qualcosa di simile a Ferrer, corre e ribatte senza posa mentre Nico sembra aver perso la fiducia nella sua velocità di braccio e prosegue in  errori inusuali per questi ritmi. Nel quinto gioco del secondo set commette due doppi falli e deve annullare un vantaggio esterno prima di tenere il turno. Però il servizio funziona bene, lo tiene a galla e nell’ottavo game Almagro riesce nel break sfruttando un raro momento di distrazione dell’avversario. Ma drammaticamente ancora una volta non riesce a chiudere il set, viene brekkato alla prima occasione sul 30-40 e lo scambio che decide è emblematico. Nico spara una, due tre volte sempre più forte ma la palla torna indietro e alla fine è lui a steccare per disperazione.
Si difendono i servizi ed è nuovamente l’extra set a decidere. Almagro è ancora il primo ad avvantaggiarsi, dei primi dieci punti sette sono mini break ma stavolta Nico azzecca il momento giusto per il 7-5 che rimanda tutto al terzo set.

Si gioca da oltre due ore, Carreno salva subito due palle break in spinta e col servizio ma nel terzo gioco deve capitolare, sbaglia una chiusura con il dritto e sul 30-40 è sfortunato su un nastro di Nico che lo chiama a rete solo per essere passato di rovescio. Il trentenne di Murcia ora spinge a tutta senza paura e si appoggia al servizio per staccarsi facile sul 3-1, Il suo avversario sembra dare segni di cedimento e lui non molla la presa colpendo forte con entrambi i fondamentali. Pablo rifiuta di arrendersi nel settimo gioco quando il magico rovescio di Nico lo obbliga per tre volte a fronteggiare un vantaggio esterno ma lui resiste e rimane attaccato alla partita con smisurato orgoglio. Senza esito purtroppo perché nel momento che conta Almagro non perde tempo e gli strappa la battuta seguente, l’incontro e il trofeo al terzo match point, procurato e realizzato con due rovesci consecutivi, il primo lungo linea e il secondo in cross. Non è stato certo un match per esteti ma una battaglia di carattere e resistenza, elementi altrettanto fondamentali per la costruzione del grande tennista. 

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