ATP Challenger Roma Garden: Volandri si ferma in semi, Pellegrino nei quarti

Challenger

ATP Challenger Roma Garden: Volandri si ferma in semi, Pellegrino nei quarti

I finalisti del torneo ATP Challenger di Roma sono Kyle Edmund e Filip Krajinovic. Sconfitti in due set Filippo Volandri e Jiry Vesely

Pubblicato

il

 

dal nostro inviato a Roma

Il programma odierno prevedeva il recupero dell’incontro non disputato ieri per l’abbondante pioggia caduta sulla capitale tra Andrea Pellegrino e il serbo Filip Krajinovic valevole per i quarti di finale del Challenger Roma Garden 2016: subito dobbiamo dire che Andrea Pellegrino, che dopo questo torneo salirà intorno alla 800esima posizione del ranking ATP, ha venduto cara la pelle e ha portato al terzo set il numero 114 del mondo dimostrando a tutti e a sé stesso di essere pronto anche a livello Challenger.

All’inizio dell’incontro Pellegrino è apparso piuttosto contratto ed ha subito il break nel quarto gioco del primo set. Sotto 4-1 però Andrea non ha affatto mollato, anzi ha riposto ancora maggiore energia nei suoi colpi, continuando a giocare punto dopo punto, accelerazione dopo accelerazione, sia di diritto che di rovescio. Il serbo durante tutto il match ha chiamato spesso a rete il ragazzo di Bisceglie attraverso ottime palle corte e questo è sembrato uno schema vincente per Krajinovic a cui Pellegrino nel primo set non è riuscito a rimediare, trovando invece poi delle contromisure. Andrea è stato abile a restare attaccato nel punteggio, mantenendo sempre poi il proprio turno di servizio ma non riuscendo mao ad ottenere palle break e perdendo la prima frazione 6-3.
Seguendo dal vivo il match gli spettatori hanno avuto chiara la sensazione che oggi Krajinovic per vincere avrebbe dovuto soffrire e non poco. Ed Infatti nel secondo set era Pellegrino a fare il break al quarto gioco ed a portarsi sul 5-1 per poi chiudere 6-2 in suo favore. Eccezionali alcuni rovesci a due mani vincenti lungolinea: tantissimi comunque i winners del giovane pugliese che in genere quando riesce a prendere l’iniziativa diventa irresistibile ed anche in difesa se la cava egregiamente, possedendo un’ottima capacità negli spostamenti laterali. Più che buono, e l’ha dimostrato anche oggi, il servizio di Andrea, migliorabile in particolare nella percentuale di prime palle.

Il terzo set si è aperto quindi all’insegna dell’equilibrio e fino al 3 pari non ci sono state palle break, con Pellegrino davvero capace di giocare alla pari con il numero 114 del mondo e se ragioniamo che ci sono quasi mille posizioni di differenza nel ranking, possiamo affermare che ormai Andrea è pronto per il salto definitivo nel circuito professionistico, anche a livello Challenger. Purtroppo nel settimo gioco del terzo set ha avuto un piccolissimo calo di rendimento che è coinciso con alcune buone giocate del serbo, il quale è riuscito a conquistare il break e a spostare l’inerzia dell’incontro in suo favore. Ancora una volta però il ragazzo allenato da Gabrio Castrichella e seguito dal responsabile Federale Umberto Rianna non ha abbassato l’intensità agonistica ed ha tenuto il match vivo fino alla fine, pur cedendo poi 6-4.
Il commento che si può fare su quest’incontro è che Pellegrino, 19 anni, non può che migliorare vista l’età giovanissima e che se continuerà a lavorare con lo stesso impegno e la stessa serenità con il supporto tecnico e anche umano di Gabrio Castrichella, presto arriveranno altri risultati prestigiosi come questo ottenuto al TC Garden, e si potrà proporre come un nome sicuro da seguire per gli appassionati di tennis. Krajinovic andrà ad incontrare dopo poche ore il ceko Vesely per un posto in finale.

Volandri oggi dal canto suo aveva un match piuttosto complesso con Kyle Edmund, che su terra battuta si trova bene pur essendo britannico: c’è da osservare però che ormai le superfici sono tutte piuttosto uniformate e non siamo più negli anni 70-80 in cui esistevano veri e propri specialisti del “rosso”. Il livornese qui a Roma è sembrato comunque vivere una seconda giovinezza, apparso tonico e fluido nei movimenti, ed anche in ottima condizione fisica. Del resto la natura ha dotato Volandri sia di talento tennistico sia di una leggerezza che lo rende resistente e veloce allo stesso tempo. “Filo” ha subito il break al quarto gioco nel primo set e si è trovato sotto 1-4 non riuscendo più ad alzare la testa, con Edmund che ha mostrato una palla piuttosto pesante e ha saputo trovare le accelerazioni giuste, in particolare di diritto. Un Volandri più falloso del solito ha finito col perdere il primo set 6-1. Kyle Edmund ha 22 anni, è già numero 88 del ranking ATP, ed è uno di quei tennisti moderni piuttosto completi, dotato di un buon servizio, forte anche in fase difensiva, contro i quali è complicato giocare, anche se ogni tanto anche lui si assenta dai match improvvisamente dimostrando qualche problemino di natura mentale che se corretto ne farà uno dei futuri top player.

Contro Edmund bisogna fare il punto due volte, perché rimanda sempre una palla in più al di là della rete ed è una palla profonda e pesante: vale sempre la pena ricordare che i valori nel tennis professionistico sono ormai così livellati che, a parte i primi 10 giocatori del mondo, tutti i tennisti del circuito sono completi e che la differenza viene fatta da pochissimi particolari e di volta in volta dallo stato di forma fisica e mentale del momento. In questa ottica vanno letti i risultati, positivi o negativi, dei vari atleti presenti sulla scena. Per salire di classifica occorre riuscire a programmare bene la stagione (in questo uno dei migliori al mondo è il nostro Paolo Lorenzi), provare ad essere in una buona condizione atletica per il numero maggiore di settimane e soprattutto analizzare profondamente i propri match per capire quali dettagli è possibile migliorare.
Il secondo set si è aperto come si era chiuso il primo con Volandri in difficoltà sulle accelerazioni da entrambi i lati dell’inglese nato in sudafrica: l’azzurro ha subito il break al terzo gioco e ha finito per trovarsi sotto 5-1. Partita che è sembrata giunta al termine quando Volandri ha avuto un sussulto, un colpo di coda che lo ha riportato sul 5-4, ma a quel punto Edmund non ha tremato (a dire il vero un doppio fallo l’ha regalato) ed ha tenuto il servizio conquistando così la finale.

La finale, in programma domani, vedrà così affrontarsi l’inglese Edmund, testa di serie numero 2, e il serbo Krajinovic, che nel secondo incontro nella stessa giornata ha conquistato un’altra vittoria ai danni del ceko Jiri Vesely, numero 1 del seeding. Krajinovic evidentemente non ha risentito dei tre set giocati in mattinata contro Pellegrino ed ha vinto in due set, 6-3 6-4, sostenuto in maniera rumorosa dal suo staff per tutto il match, rischiando anche più volte il warning.

Il torneo di doppio è andato alla coppia cinese Yan Bai/Zhe Li.

Risultati

Quarti di finale:

[5] F. Krajinovic b. [WC) A. Pellegrino 6-3 2-6 6-4

Semifinali:

[2] K. Edmund b. F. Volandri 6-1 6-4
[5] F. Krajinovic b. [1] J. Vesely 6-3 6-4

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement